Sedi dell'Università degli Studi di Napoli Federico II

L'Università degli Studi di Napoli Federico II possiede un patrimonio architettonico molto vasto, frutto di acquisizioni avvenute nel corso dei secoli.[1][2] Ove non specificato, il comune di appartenenza è quello di Napoli.

Sede centrale modifica

Palazzo dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
 
La facciata principale del palazzo
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Indirizzocorso Umberto I, 40
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1897-1908
UsoSede universitaria
Realizzazione
ArchitettoPierpaolo Quaglia
Guglielmo Melisurgo

La sede centrale dell'ateneo federiciano si erge lungo corso Umberto I, ad angolo con via Mezzocannone, al civico 40. L'edificio è in stile neobarocco e venne eretto durante il Risanamento, tra il 1897 ed il 1908, su progetto degli architetti Pierpaolo Quaglia e Guglielmo Melisurgo. La sede centrale, come è comunemente e diffusamente chiamata in ambito universitario, sorge a ridosso del complesso universitario originario (che dal 1777 aveva trovato posto presso la Casa del Salvatore, ormai non più dei gesuiti). Tuttavia la nuova costruzione non venne isolata dal complesso retrostante in quanto gli architetti si premurarono di metterla in collegamento con le sedi preesistenti alle sue spalle tramite il cosiddetto Scalone della Minerva, che si origina nel cortile del Palazzo dell'Università e termina nel cortile gesuitico, superando un dislivello di più di 7 m. La sede ospita gli uffici della direzione centrale, appunto, dell'ateneo (Rettorato, Senato Accademico, Economato, etc) e il Dipartimento di Giurisprudenza. È anche la sede secondaria del Dipartimento di Studi Umanistici.

Policlinico - Complesso di Cappella Cangiani modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.
Complesso di Cappella Cangiani
 
I nuovi edifici del policlinico
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Sergio Pansini 5, 80131 Napoli
Informazioni generali
CondizioniIn uso
UsoOspedale e sede universitaria

Il Complesso di Cappella Cangiani, così chiamato in quanto situato in contrada Cappella Cangiani a Rione Alto (Municipalità V), si estende su una superficie di 441.000 m² su cui insistono 21 edifici per una superficie coperta di 57.086 m² (e una superficie complessiva dei piani di 257.118 m²). L'ingresso principale al complesso ospedaliero universitario è sito in via Pansini; altri tre ingressi secondari sono usufruibili in determinati giorni e orari. La mobilità all'interno del vasto complesso è assicurata da un servizio di mini-bus gratuito che mette in comunicazione l'ingresso principale con i vari padiglioni. Hanno qui sede il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, il Dipartimento di Farmacia, il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche, il Dipartimento di Neuroscienze e Scienze Riproduttive ed Odontostomatologiche, il Dipartimento di Sanità Pubblica, il Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate e il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali.

Complesso di "Porta di Massa" modifica

San Pietro Martire (Porta di Massa)
 
Facciata dell'edificio.
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Porta di Massa, 1
Coordinate40°50′40.08″N 14°15′28.86″E / 40.844467°N 14.258017°E40.844467; 14.258017
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Inaugurazione1557
1961 (come complesso universitario)
Usouniversità

Il Complesso universitario di San Pietro Martire, anche detto semplicemente Porta di Massa, è un edificio di Napoli, che si apre lungo Via Porta di Massa, 1, ad angolo con Corso Umberto I.

Dal 1961 è sede del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, che include i corsi di Laurea di Archeologia e Storia dell'Arte, Discipline della Musica e dello Spettacolo, Filologia, Filosofia, Lettere, Lingue e letterature, Psicologia e Storia.

  • Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale
  • Filosofia
  • Lettere Classiche
  • Lettere Moderne
  • Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee
  • Scienze e Tecniche Psicologiche
  • Storia
  • Archeologia e Storia dell'Arte
  • Coordinamento dei Servizi Educativi per la prima Infanzia e per il Disagio Sociale
  • Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria.
  • Filologia Moderna
  • Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico
  • Filosofia
  • Lingue e Letterature per il Plurilinguismo Europeo
  • Management del Patrimonio Culturale
  • Psicologia
  • Scienze Storiche

La Sede di via Porta di Massa dell'ateneo federiciano è raggiungibile tramite:

Storia modifica

L’edificio fu realizzato nel 1557 dall'architetto Giovanni Francesco Di Palma durante un piano di ristrutturazione generale del complesso domenicano. Durante i lavori, la struttura fu dotata di un interessante sistema idrico che raccoglieva l'acqua da ogni parte del convento e alimentava le fontane del chiostro; la fontana centrale era alimentata dall'Acquedotto della Bolla.

Agli inizi del XVII secolo, nell'edificio nacque l'accademia di San Pietro Martire dove si riunivano i nobili; uno dei suoi membri più illustri fu Onofrio Riccio, medico e filosofo.
Nel medesimo periodo, la peste del 1656, che non risparmiò i frati domenicani, rappresentò una pagina nera della storia del complesso.

Ciò nonostante, nel corso della propria esistenza il monastero organizzò feste per il popolo e anche commedie.
Tuttavia, nel 1808 fu soppresso per volontà di Giuseppe Bonaparte e la struttura divenne officina di tabacchi per lungo tempo, finché nel 1961 divenne facoltà universitaria.
Il complesso fu restaurato dopo il terremoto del 1980.

La struttura dell'edificio è quadrangolare: ogni lato presenta sette arcate, con al centro una fontana del XVI secolo in marmo.

Uno scorcio del palazzo può essere notato sulla destra, accanto alla Chiesa di San Pietro Martire. Napoli, 1943.
Fontana esagonale
Giardino all'interno del complesso
Statua di bronzo dedicata a Ruggiero Bonghi, situata all'esterno dell'edificio

Complesso di Monte Sant'Angelo modifica

Monte Sant'Angelo
 
Ingresso dell'edificio principale
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Vicinale Cupa Cintia, 21
Coordinate40°50′19.81″N 14°11′06.04″E / 40.838836°N 14.185011°E40.838836; 14.185011
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXX secolo
Inaugurazione1990
Usouniversità

Il complesso universitario di Monte Sant'Angelo è un conglomerato edilizio che sorge a Napoli nel quartiere Fuorigrotta, nei pressi dell'omonima collinetta. Inaugurato nel 1990 è una delle sedi più vaste dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, dedicata principalmente ai dipartimenti dell'area scientifica ed economica dell'ateneo.[3] All'interno del complesso sono presenti anche le sedi napoletane di alcuni centri di ricerca nazionali[4] ed è un importante centro congressi. Al 2019 la struttura non risulta ancora del tutto completata.[5]

Storia modifica

Nell'ambito del dibattito sul decongestionamento universitario partito alla fine degli anni sessanta, fu per spinta del rettore Giuseppe Cuomo che si giunse all'approvazione di una nuova sede per le facoltà tecniche e scientifiche della Federico II.[6]

Nel 1975 fu approvato definitivamente il progetto dal piano regolatore, tuttavia gran parte dell'area circostante, in precedenza soprattutto agricolare, era stata occupata dalla speculazione e dall'abusivismo edilizio, relegando alla cittadella universitaria uno spazio minore a quello previsto inizialmente, con un perimetro irregolare. Furono per tale motivo sacrificati gli spazi aperti che avrebbero dovuto fare del complesso un vero e proprio campus universitario.[6]

Nel 1980 fu individuato come concessionario l'azienda Infrasud, del gruppo IRI, alla quale furono affiancate le competenze dell'ateneo stesso nelle figure di Arrigo Croce, come consulente geotecnico, Elio Giangreco e Renato Sparacio, come consulenti delle strutture, Raffaele Vanoli e Vittorio Betta, come consulenti per l'impiantistica, Michele Capobianco e Massimo Pica Ciamarra come progettisti.[6] Il progetto aveva come punto di riferimento i campus realizzati negli atenei e nelle facoltà dell'Europa del Nord negli anni cinquanta e sessanta. Tuttavia il complesso risulterà troppo aperto e dispersivo, non del tutto adatto al sistema universitario italiano.[6]

Descrizione modifica

Centro congressi modifica

Nell'edificio principale il complesso è dotato di due centri congressi:[7]

  • Aula Carlo Ciliberto, con la capienza di 770 posti a sedere
  • Sala Azzurra, con la capienza di 220 posti a sedere.

Dipartimenti modifica

Al settembre del 2022 il complesso è sede dei seguenti dipartimenti:[8]

Centri di ricerca modifica

All'interno della struttura sono presenti le sedi napoletane dei seguenti centri di ricerca:

Infrastrutture sportive modifica

Il complesso è dotato di due campi sportivi dedicati alle attività del CUS Napoli:[9]

  • Campo polivalente: 800 
  • Campo polifunzionale: 500 

Trasporti modifica

La sede è raggiungibile con i bus dell'Azienda Napoletana Mobilità (linee S1, S2, R6 e 180) e dell'Ente Autonomo Volturno,[10] oltre che con la Ferrovia Circumflegrea, dalla stazione di Traiano. È in costruzione la ferrovia locale Linea 7, che prevede una delle soste nella stazione di Monte Sant'Angelo, progettata dall'architetto britannico Anish Kapoor,[11] anch'essa in costruzione, che sorgerà nei pressi del complesso universitario.[12]

Complesso Scampia modifica

Scampia
 
Palazzo del Complesso
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoViale della Resistenza
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXXI secolo
Inaugurazione2022
Usouniversità

Il complesso universitario di Scampia è un edificio che sorge a Napoli nel quartiere Scampia, nei pressi di viale della Resistenza. Inaugurato nel 2022, è sede dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, dedicata principalmente ai dipartimenti di medicina e chirurgia con il Corso di laurea di Scienze della nutrizione umana.[13] [14] [15]

L'edificio possiede 5 piani, con una superficie totale di 15.000 metri quadrati, con 48 aule per 330 posti a sedere, laboratori, studi medici, uffici e servizi alla didattica, consultori, ambulatori e un'aula magna.

La sede è raggiungibile con i bus delle linee 180, C67, R5 e 167 dell'Azienda Napoletana Mobilità (ANM) e la Stazione di Piscinola Scampia dell'Ente Autonomo Volturno (EAV).[16]

Complesso "Santi Marcellino e Festo" modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Complesso universitario Santi Marcellino e Festo.
Santi Marcellino e Festo
 
I giardini visti dall'alto
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Leopoldo Rodinò, 22/a.
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Usouniversità
 
Interni del complesso

Il Chiostro dei Santi Marcellino e Festo è un edificio di Napoli, che si apre lungo Via Leopoldo Rodinò, 22, ad angolo con Largo San Marcellino, 10.

Esso è la sede del Dipartimento di Scienze Politiche e del Museo di Paleontologia di Napoli dell'Università Federico II.

Complesso dello Spirito Santo modifica

Complesso dello Spirito Santo
 
Il palazzo
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Toledo, 402
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Usouniversità
 
Il portale

Il complesso universitario dello Spirito Santo è un edificio di Napoli situato lungo via Toledo, nel quartiere Montecalvario. Attualmente ospita una sezione distaccata della Facoltà di architettura dell'Ateneo Federico II.

Costruito a metà del XVI secolo per ospitare le fanciulle povere, venne più volte rimaneggiato. Nel 1590 vi fu istituita una cassa depositi e nel 1629 una cassa dei pegni.

In stile barocco sono il portale monumentale e la parte prospiciente sul cortile; il resto venne ricostruito nel 1960 da Marcello Canino. Un tempo l'edificio era annesso alla basilica dello Spirito Santo.

Palazzo Orsini di Gravina modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzo Orsini di Gravina.
Palazzo Orsini di Gravina
 
Il palazzo
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Monteoliveto, 3
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Usouniversità

Il palazzo Orsini di Gravina è un elegante esempio di architettura rinascimentale di derivazione toscana e romana a Napoli; dal 1936 è la sede centrale della Facoltà d'Architettura dell'Università degli Studi "Federico II".

sede secondaria del Dipartimento di Architettura, è situato in via Monteoliveto 3.

Particolare dell'ingresso
Controfacciata del palazzo
Il cortile interno del palazzo

Palazzo Latilla modifica

Palazzo Latilla
 
ll palazzo
Localizzazione
Stato  Italia
LocalitàNapoli
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
Usouniversità
Realizzazione
CommittenteFerdinando Latilla

Il Palazzo Latilla è un edificio monumentale di Napoli ubicato in via Tarsia 27 e 31 nel quartiere Avvocata. Ospita la seconda sede del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

L'edificio risalente al XVIII secolo fu completato da Mario Gioffredo nel 1762, su commissione del consigliere municipale Ferdinando Latilla, marchese di Taurasi, e conserva al secondo piano da una piccola cappella con il pavimento maiolicato utilizzata oggi per conferenze e simposi accademici.

Chiesa dei Santi Demetrio e Bonifacio modifica

Chiesa dei Santi Demetrio e Bonifacio
 
Facciata
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
Usouniversità

La chiesa dei Santi Demetrio e Bonifacio è un edificio momunentale ubicato nel centro storico di Napoli, in piazzetta Monticelli, 6. La chiesa, oggi sconsacrata, ospita l'Aula magna della Facoltà di architettura dell'Università di Napoli "Federico II".[17]

Fu costruita nel 1706 su progetto di Giovan Battista Nauclerio e per commissione dei padri somaschi, che vollero l'edificazione della chiesa per sostituire la cappella di un vecchio monastero benedettino, di loro proprietà dal 1616.

Due importanti palazzi furono altresì edificati al posto dell'antico convento: il palazzo dei Duchi di Casamassima e il palazzo Penne, che diventò in seguito la sede di somaschi stessi.

In seguito alla soppressione degli ordini religiosi ed alla conseguente espulsione dei somaschi, la chiesa venne affidata alla gestione dell'arcivescovo di Napoli, prima di divenire di proprietà dell'Università Federico II.

 
L'altare maggiore

La struttura presenta un impianto a croce greca con esedre ai lati; l'interno pur spogliato di arredi, conserva ancora i tre dipinti di altare del 1748: la Madonna con Bambino, San Demetrio e San Bonifacio di Nicola Maria Rossi, la Madonna con Bambino e i santi Paolo eremita, Leonardo Abate e Ignazio martire di Antonio Romeo ed infine la Madonna con Bambino e Gerolamo Emiliani di Gennaro Gamba.

L'altare maggiore ligneo presenta stucchi decorati con pannelli di finto marmo.

Palazzo Pecoraro-Albani modifica

Palazzo Pecoraro-Albani
 
Esterni dell'edificio
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Porta di Massa, 32
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXX secolo
Usouniversità

Il Palazzo Pecoraro-Albani è un edificio di Napoli ubicato in Via Porta di Massa, 32. L'edificio ospita una delle sedi del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Nel 2015 l'edificio è stato intitolato ad Antonio Pecoraro-Albani, scomparso nel 2008, ex preside della facoltà del 1986 al 1993.[18]

La Sede di Palazzo Pecoraro-Albani dell'ateneo federiciano è raggiungibile tramite:

Palazzo della Facoltà d'Ingegneria modifica

Palazzo della Facoltà d'Ingegneria
 
Il palazzo dall'esterno
Localizzazione
Stato  Italia
LocalitàNapoli
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXX secolo
Usouniversità

Il palazzo della Facoltà d'Ingegneria è un vasto complesso edilizio che sorge a Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta, presso piazzale Tecchio. È stato realizzato su progetto di Luigi Cosenza, Michele Pagano, Marcello Picone e Luigi Tocchetti tra il 1955 e il 1970.

Il palazzo sorge come terminale delle case popolari di viale Augusto, sempre progettate da Luigi Cosenza; l'edificio, adibito a facoltà dell'Università Federico II, è stato progettato dallo stesso per mascherare le abitazioni retrostanti con un palazzo alto undici piani antistante ad un cortile alberato e con un altro palazzo di quattro piani dietro. Un'ampia decorazione musiva sul frontone celebra il progresso raggiunto dall'Uomo grazie al proprio lavoro.

Al piano terra si trova il Centro di Calcolo Elettronico e una biblioteca universitaria; al primo piano si trovano l'aula magna (intitolata a Leopoldo Massimilla), l'aula delle lauree (intitolata a Scipione Bobbio[19]), l'ufficio di segreteria, la presidenza e alcune aule; i piani dal terzo all'undicesimo ospitano i vari dipartimenti.

Reggia di Portici modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Reggia di Portici.
Reggia di Portici
 
Reggia di Portici
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneCampania
LocalitàPortici
IndirizzoVia Università, 100
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1738 - 1742
StileBarocco
UsoSede della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e del Centro MUSA - Musei delle Scienze Agrarie
Realizzazione
IngegnereGiovanni Antonio Medrano
Antonio Canevari
ProprietarioStato italiano
CommittenteCarlo di Borbone

La reggia di Portici è un palazzo monumentale, sede della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e del Centro MUSA - Musei delle Scienze Agrarie. È situata a Portici in via Università, nº100.

Essa è una dimora storica fatta costruire dal sovrano Carlo di Borbone come palazzo reale estivo per la dinastia dei Borbone di Napoli, prima della costruzione della più imponente reggia di Caserta. Insieme all'Orto botanico di Portici, costituisce il più importante complesso architettonico-naturalistico della città.

Altre sedi modifica

A Napoli modifica

  • Complesso di San Giovanni a Teduccio: sede della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, è situato in Corso Nicolangelo Protopisani, 70.
  • Edificio via Claudio: sede del Dipartimento di Ingegneria, situato in via Claudio, 21.
  • Edificio via Nuova Agnano: sede del Dipartimento di Ingegneria, situato Via Nuova Agnano, 30-38.
  • Complesso Collegio Medico (vecchio policlinico): situato in Piazza S. Andrea delle Dame, 1-2-3
  • Complesso di Santa Patrizia: situato in Via Armanni 3-4-5.
  • Complesso di Piazza Miraglia ed Edificio della Croce di Lucca: situati in Piazza Miraglia 1-2.
  • Ex Poligono di tiro: situato in Via Campegna
  • Edifici veterinari (Complesso di Santa Maria degli Angeli alle Croci) sede del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, sono situati in Via Federico Delpino, 1 e Via S. Maria degli Angeli alle Croci, 28.
  • Palazzo ISVEIMER: sede della Segreteria del Dipartimento di Studi Umanistici, situato in Via Giulio Cesare Cortese, 29.
  • Complesso di Sant'Antoniello a Port'Alba: sede della BRAU, Biblioteca di Area Umanistica, già biblioteca della Facoltà di lettere e filosofia, è situato in Piazza V. Bellini, 56.
  • Orto botanico: situato in Via Foria, 223.
  • Edificio del Salvatore: sede del CLA (Centro Linguistico di Ateneo) sito al quinto piano e del Dipartimento di Giurisprudenza, è situato in Via Mezzocannone, 4-8.
  • Palazzo Iniziativa Marina: sede del Dipartimento di Giurisprudenza, del corso di laurea di Scienze storiche del Dipartimento di Studi umanistici e del Centro Interdipartimentale di Studi per la Magna Grecia, è situato in via Nuova Marina, 33.
  • Edificio biotecnologie (ex politecnico): è situato in Via Mezzocannone, 16.
  • Palazzo de Laurentiis: sede del Dipartimento di Scienze Sociali, è situato in Vico Monte della Pietà, 1.
  • Palazzo della Facoltà di economia e commercio
 
Palazzo de Laurentiis

In altre località modifica

Note modifica

  1. ^ Alisio Fratta 2004.
  2. ^ Università degli Studi di Napoli Federico II, Patrimonio immobiliare dell'ateneo (PDF), su unina.it, 2015. URL consultato il 16 dicembre 2015 (archiviato il 22 dicembre 2015).
  3. ^ Monte Sant'Angelo, una sede da vivere a tempo pieno, su ateneapoli.it. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  4. ^ Complesso Monte Sant'Angelo a Napoli, su eventinapoli.com. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  5. ^ 1981 - Napoli, dipartimenti di scienze e economia a Monte Sant'Angelo, su pcaint.com. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  6. ^ a b c d Fratta.
  7. ^ Centro Congressi Federico II - Monte Sant'Angelo, su centrocongressi.unina.it. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  8. ^ Complesso universitario Monte Sant'Angelo, su distar.unina.it. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  9. ^ CUS Napoli, il polo delle Universiadi, su corrieredinapoli.com. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  10. ^ Monte Sant'Angelo più vicino con i nuovi bus Anm ed Eav, su ateneapoli.it. URL consultato il 10 marzo 2022.
  11. ^ Napoli, a Monte Sant’Angelo pronta la scultura di Anish Kapoor, su napoli.repubblica.it. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  12. ^ EAV, proseguono i lavori finalizzati all'apertura della Linea 7 di Napoli, su ferrovie.it. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  13. ^ Nuova sede per la Facoltà di Medicina a Scampia, su unina.it. URL consultato il 4 febbraio 2023.
  14. ^ ildenaro.it, Università, conclusi i lavori del nuovo Polo formativo della Federico II a Scampia, su Ildenaro.it, 16 luglio 2022. URL consultato il 4 febbraio 2023.
  15. ^ Si inaugura il Complesso Scampia, nuova sede della Federico II | In Ateneo, su unina.it. URL consultato il 4 febbraio 2023.
  16. ^ ANM EAV e Federico II, 6 nuove linee per il Polo Universitario di Scampia, su unina.it. URL consultato il 4 febbraio 2023.
  17. ^ Chiesa di S. Demetrio e Bonifacio, in Unina.it. URL consultato il 3 dicembre 2023.
  18. ^ Giurisprudenza intitola la sede di Porta di Massa all'ex Preside Antonio Pecoraro-Albani, su ATENEAPOLI, 7 maggio 2015. URL consultato il 4 febbraio 2023.
  19. ^ Scipione Bobbio, nato a Napoli nel 1941, fu docente di Elettrotecnica dal 1969 e le sue lezioni avevano sempre vasto uditorio. Nel 1993 accettò l'invito del sindaco di Napoli Antonio Bassolino a ricoprire il ruolo di assessore al personale e all'informatica e avviò una profonda opera di ammodernamento della macchina comunale. Morì nel 2000.

Bibliografia modifica

  • Giancarlo Alisio, Il patrimonio architettonico dell'Ateneo Fridericiano, a cura di Arturo Fratta, Napoli, Arte Tipografica Editrice, 2004, ISBN 88-87375-60-7.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica