Coppa Intercontinentale 1968 (calcio)

9ª edizione della Coppa Intercontinentale CONMEBOL / UEFA

La Coppa Intercontinentale 1968 è stata la nona edizione del trofeo riservato alle squadre vincitrici della Coppa dei Campioni e della Coppa Libertadores.

Coppa Intercontinentale 1968
Competizione Coppa Intercontinentale
Sport Calcio
Edizione
Organizzatore UEFA e CONMEBOL
Date 25 settembre
e 16 ottobre 1968
Partecipanti 2
Risultati
Vincitore Estudiantes
(1º titolo)
Secondo Manchester Utd
La festa degli argentini al ritorno a casa
Cronologia della competizione
1967 1969

Avvenimenti modifica

A partire da questa edizione, per determinare il vincitore in caso di una vittoria per parte viene utilizzato il criterio della maggiore differenza reti; in caso di parità in tal senso, viene organizzato uno spareggio in campo neutro. Come per l'edizione precedente, anche quest'anno si trovano di fronte due squadre alla loro prima volta: il grande Manchester United di George Best e Bobby Charlton contro il sorprendente Estudiantes, vincitore della sua prima Copa Libertadores dopo aver vinto il suo primo campionato.

 
Il gol di Conigliaro che diede all'Estudiantes la vittoria nella gara d'andata della Bombonera

Per la partita d'andata venne scelta La Bombonera, stadio del Boca Juniors, la gara fu caratterizzata da un gioco scorretto e da una atmosfera piuttosto movimentata[1]: i tifosi dell'Estudiantes utilizzarono dei fumogeni e Carlos Bilardo tenne una condotta di gioco particolarmente ruvida, tanto da far dichiarare all'allenatore dei Red Devils Matt Busby che il giocatore fosse pericoloso per l'incolumità degli avversari. Al 28º minuto Conigliaro mise a segno il gol del vantaggio argentino, colpendo di testa un corner calciato da Juan Ramón Verón. Al 79º Nobby Stiles, mediano inglese, fu espulso dal direttore di gara paraguaiano Sosa Miranda dopo reiterate proteste[1] e dovette dunque saltare la partita di ritorno. Bobby Charlton fu invece ferito alla testa e dovette farsi applicare dei punti di sutura.[2]

 
La rete di Verón che aprì le marcature nel ritorno all'Old Trafford

L'incontro di ritorno a Manchester si tenne sotto una pioggia battente: al settimo minuto Verón raccolse un cross di Madero, colpendo di testa e battendo Stepney. Il primo tempo fu appannaggio degli argentini anche dal punto di vista del gioco, mentre nel secondo emersero maggiormente le qualità degli inglesi, comunque poco concreti al momento di finalizzare (gran parte dei tiri finirono alti).[3] Il portiere della compagine sudamericana Poletti dimostrò di essere in buone condizioni, respingendo i tentativi portati dagli avversari.[1][3][4] Al minuto 88 l'arbitro jugoslavo Zečević estrasse il cartellino rosso per Best e Medina, che dopo alcune reciproche scorrettezze stavano azzuffandosi.[3] Un minuto più tardi Morgan, tirò di destro su un cross di Crerand proveniente dalla fascia sinistra e segnò il gol del pareggio.[3] Nei minuti di recupero segnò Kidd, ma il direttore di gara annullò la marcatura poiché sostenne di aver già fischiato il termine della partita.[3] L'Estudiantes tentò di fare un giro d'onore per raccogliere gli applausi dei propri sostenitori, ma ciò fu impedito dal pubblico di parte inglese, che tirò delle monetine ai giocatori.[5]

Nel 2017, la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di "campione del mondo FIFA", inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del mondo per club.[6][7][8]

Tabellino modifica

Andata modifica

Buenos Aires
25 settembre 1968, ore 21:00
Estudiantes  1 – 0
referto
  Manchester UnitedLa Bombonera (66.000 spett.)
Arbitro:   Sosa Miranda

Ritorno modifica

Manchester
16 ottobre 1968, ore 19:45
Manchester United  1 – 1
referto
  EstudiantesOld Trafford (63.428 spett.)
Arbitro:   Zečević

Note modifica

  1. ^ a b c Carlo Felice Chiesa, Regine del mondo - La storia della Coppa Intercontinentale, in Calcio 2000, n. 27, febbraio 2000, p. 65.
  2. ^ Murphy, p. 123.
  3. ^ a b c d e (ES) 1-1: El Estudiantes, conquistó la Copa Intercontinental, Mundo Deportivo, 17 ottobre 1968, p. 3. URL consultato il 12 marzo 2011.
  4. ^ (EN) Intercontinental Cups 1968 Archiviato il 6 novembre 2012 in Internet Archive. su fifa.com
  5. ^ (ES) Martin Macchiavello, Nostalgia Alá vista, su edant.ole.com.ar, Olé, 18 dicembre 2009. URL consultato il 18 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2012).
  6. ^ Cfr. (EN) FIFA Council approves key organisational elements of the FIFA World Cup, su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, 27 ottobre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).; (EN) FIFA Club World Cup 2017: Statistical Kit (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, pp. 15, 40-42. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).; Mondiale per club: il Real cerca l'allungo, su it.uefa.com, 13 dicembre 2017.
  7. ^ Sebbene non promuova l'unificazione statistica dei tornei, la FIFA è l'unica organizzazione con giurisdizione mondiale al di sopra delle confederazioni continentali e quindi, l'unica che può conferire un titolo di tale livello, ergo, il titolo assegnato dalla stessa federazione mondiale ai vincitori della Coppa Intercontinentale è formalmente un titolo mondiale FIFA, cfr. (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).; (EN) FIFA, FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, aprile 2016, p. 19.
  8. ^ Cfr. (ES) FIFA acepta propuesta de CONMEBOL de reconocer títulos de copa intercontinental como mundiales de clubes, su conmebol.com, 29 ottobre 2017.; (ES) La FIFA reconoció de manera oficial a la Copa Intercontinental, su diariovivo.com, 27 ottobre 2017.; (ES) FIFA reconoce Intercontinentales como Mundiales, su espndeportes.espn.com, 27 ottobre 2017.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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