La Coppa Italia 2003-04 fu la 16ª edizione della Coppa Italia di rugby a 15. Per esigenze di sponsorizzazione fu nota come Škodasuperb Cup 2003-04 grazie all'accordo commerciale siglato nel 2002 tra Lega Italiana Rugby d'Eccellenza, organizzatrice del torneo, e il marchio automobilistico Škoda.
Tenutasi con una fase iniziale a gironi (due da 5) con la formula dell'andata e ritorno, le squadre non poterono schierare per regolamento i giocatori internazionali; gli incontri d'andata furono così disputati a ridosso della Coppa del Mondo di rugby 2003[1], e quelli di ritorno durante il Sei Nazioni 2004.
Le semifinali, in gara unica, furono disputate in casa di ciascuna delle prime classificate di ogni girone; vide tali squadre incontrare la seconda classificata del girone opposto al proprio.
La finale fu disputata allo stadio Picchi di Jesolo (VE); inizialmente prevista per il 18 marzo 2004 fu rinviata per neve al 28 marzo successivo.
Le due finaliste furono Calvisano e Viadana[2], come l'anno precedente, ma a vincere fu Calvisano, che si aggiudicò così la sua prima Coppa Italia e, in assoluto, il suo primo trofeo ufficiale[3].
^Partita terminata 21-23 sul campo in favore del Benetton Treviso; omologata 6-0 dal Giudice sportivo in favore del Petrarca per infrazione del regolamento da parte della Società trevigiana.
«RUGBY – PENALIZZATO. Partita persa al Benetton nel match di Coppa Italia disputato domenica contro il Petrarca. Motivo: il tecnico Craig Green ha utilizzato come centro Simon Picone, n. 9 di riserva della nazionale, non impiegato sabato a Parigi nel Sei Nazioni. Ma il regolamento LIRE non consente agli azzurri impegnati nel weekend di scendere in campo con i rispettivi club. Il DS Vittorio Munari si è assunto ogni responsabilità.»
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