Coridala

antica città della Licia

Coridala o Coridalla (in greco antico: Κορύδαλλα?, in latino Corydala) era una città dell'antica Licia, nell'odierna Turchia. Secondo Ecateo di Mileto, citato da Stefano di Bisanzio, anticamente, apparteneva ai Rodi.[1] tuttavia, Coridala non si trovava a Rodi, né era uno dei possedimenti rodi nella Perea Rodia, in Caria.[2] La Tabula Peutingeriana pone Coridala (citata come Coridallo) sulla strada da Faselide a Patara, città costiere distanti fra loro 29 miglia romane (43 km). Invece, Plinio il Vecchio colloca Coridalla all'interno della Licia,[3] mentre Tolomeo la menziona insieme a Sagalassus, Rhodia, Phellus, Myra e altri luoghi, tutti situati intorno al Mons Massicytus.

Coridala
Κορύδαλλα
Corydala
Utilizzocittà
Localizzazione
StatoBandiera della Turchia Turchia
ProvinciaAntalya
Mappa di localizzazione
Map

Coridala è conosciuta soprattutto come la città natale di Aglais, alias Aristokila, figlia di Hermaios e madre del famoso evergete Opramoas di Rodiapoli, che si impegnò nella patria di sua madre come benefattore e le dedicò nella parte inferiore della Stoà di Rodiapoli un monumento onorario.[4]

La principale divinità di Coridala era probabilmente Leto, possibilmente equiparata alla "madre" della Licia.[5] Monete della città del tempo di Gordiano III (r. 238-44) raffigurano anche Atena, Herakles e Tyche. Ulteriori dediche sono note per Artemide, i Dioscuri e Sarapis.[6]

Le monete di Coridala coniate nel periodo imperiale la scritta Κορυδαλλεων.

Coridala divenne la sede di un vescovo cristiano, suffraganeo della sede metropolitana di Mira. Adesso è una sede titolare della chiesa cattolica.

Il sito attuale modifica

Il sito attuale è presso un villaggio chiamato Hacıveliler, situato vicino a Kumluca, sulla sponda orientale di un piccolo ruscello, a circa 26 km in linea d'aria a sud-ovest di Faselide.[7] Li' fu scoperto in un vecchio muro un blocco quadrato con il lato inciso rivolto verso l'interno del muro. Nell'iscrizione, in lettere ben conservate, era inciso il nome della città, Corydalla. A Coridala sono visibili i resti di un piccolo teatro, di un acquedotto romano e di un enorme muro del periodo ellenico. L'iscrizione sopra citata [8] è del tempo di Marco Aurelio, e da questa si evince che la città aveva la consueta costituzione greca, un senato e una rappresentanza popolare. Plinio menziona Gagae, Coridala e Rodiopoli, in quest'ordine; e Rodiopoli fu trovata da Spratt e Forbes vicino a Coridala.

Note modifica

  1. ^ Steph. B. s. v. Κορύδαλλα.
  2. ^ Plin. v. 25; Ptol. v. 3.
  3. ^ Plin. v. 25.
  4. ^ (EL) TAM II 916, su Searchable Greek Inscriptions. A Scholarly Tool in Progress. The Packard Humanities Institute. URL consultato il 9 marzo 2018.
  5. ^ Frei (1990) p. 1813
  6. ^ Frei (1990) p. 1858
  7. ^ Spratt and Forbes, Lycia, vol. i. p. 164.
  8. ^ Spratt and Forbes, Lycia, vol. ii. p. 277.

Bibliografia modifica

  • (DE) Peter Frei, Die Götterkulte Lykiens in der Kaiserzeit, in Aufstieg und Niedergang der römischen Welt (ANRW), II.18.3, 1990, pp. 1729–1864., qui: pp. 1813, 1858.
  • (DE) Martin Zimmermann, Untersuchungen zur historischen Landeskunde Zentrallykiens, in Antiquitas. Reihe 1: Abhandlungen zur alten Geschichte, vol. 42, Bonn, Band Habelt, 1992, pp. 61–67, ISBN 978-3-7749-2553-3.
  • Smith, William, ed. (1854–1857). "Corydalla". Dictionary of Greek and Roman Geography. Londra: John Murray