Correttori alle Leggi

Nella Repubblica di Venezia, quella dei Correttori alle Leggi era una magistratura straordinaria eletta dal Maggior Consiglio per apportare tutte le modifiche necessarie ad aggiornare e riformare le leggi o le norme e le procedure dello Stato, dei Consigli e delle diverse Magistrature, ogni qualvolta se ne ravvisasse la necessità.

Storia e funzioni della magistratura dei Correttori modifica

La pratica derivava dall'antica tradizione romana, nella quale era compito e potestà del Pretore mantenere sempre aggiornate al contesto e alle necessità vigenti le leggi in vigore. Un simile uso si giustificava con l'eccezionale continuità del diritto veneziano (lo Stato, che già ereditava la tradizione giuridica e legislativa romano-bizantina, durò per più di un millennio), con la conseguenza che le leggi avevano spesso origini molto antiche e richiedevano la necessità di essere adeguate nel tempo alle mutate circostanze e usi.
La magistratura aveva forma di collegio, con un numero variabile di membri a seconda delle necessità. Correttori alle Leggi vennero costituiti negli anni 1280, 1325, 1400, 1416, 1554, 1577, 1585, 1595, 1605, 1612, 1616, 1623, 1635, 1639, 1655, 1667, 1704, 1761, 1765.

Bibliografia modifica

  • Da Mosto, Andrea: L'Archivio di Stato di Venezia, Biblioteca d'Arte editrice, Roma, 1937.
  • Mutinelli, Fabio: Lessico Veneto, tipografia Giambattista Andreola, Venezia, 1852.
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