Cratere Púnsk

cratere marziano


Púnsk è un cratere sulla superficie di Marte. Il Cratere Púnsk è un cratere meteoritico nel quadrilatero Oxia Palus di Marte, che si trova a 20,8° N e 41° W. Ha un diametro di 11,6 km e deve il suo nome a Puńsk, Polonia.[1]

Cratere Púnsk
TipoCrater
PianetaMarte
Dati topografici
Coordinate20°37′12″N 318°52′12″E / 20.62°N 318.87°E20.62; 318.87
MagliaMC-11 Oxia Palus
Diametro11,2 km
Localizzazione
Cratere Púnsk
Mappa topografica di Marte. Proiezione equirettangolare. Area rappresentata: 90°N-90°S; 180°W-180°E.

I crateri da impatto in genere hanno un bordo con materiale espulso intorno a loro, invece i crateri vulcanici di solito non hanno un orlo o prodotti di depositi piroclastici. Sono crateri più grandi (maggiori di 10 km di diametro) che di solito hanno un picco centrale.[2] Il picco è causato da un rimbalzo del cratere a seguito dell'impatto.[3]

Il cratere Punsk, visualizzato dalla Fotocamera CTX

Perché i crateri sono importanti? modifica

La densità dei crateri da impatto viene utilizzata per determinare l'età della superficie di Marte e di altri corpi del sistema solare.[2] Più la superficie è vecchia, più i crateri presenti sono numerosi. Le forme dei crateri possono rivelare la presenza di ghiaccio sul terreno. La zona intorno ai crateri può essere ricca di minerali. Su Marte, il calore dall'impatto scioglie il ghiaccio sul terreno. L'acqua del ghiaccio in fusione dissolve i minerali, e poi li deposita in crepe o difetti che sono stati prodotti con l'impatto. Questo processo, chiamato alterazione idrotermale, è un modo importante in cui i depositi di minerale vengono prodotti. La zona intorno ai crateri marziani può essere ricca di minerali utili per la futura colonizzazione di Marte.[4]

Note modifica

  1. ^ (EN) Púnsk, su planetarynames.wr.usgs.gov, Gazetteer of Planetary Nomenclature United States Geological Survey, 17 novembre 2010. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  2. ^ a b (EN) Nadine G. Barlow e Virgil L. Sharpton, Impact craters, su lpi.usra.edu, Lunar and Planetary Institute. URL consultato il 28 dicembre 2016 (archiviato il 14 gennaio 2016).
  3. ^ (EN) Hugh H. Kieffer, Mars: Maps, su books.google.it, University of Arizona Press, 1992. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  4. ^ (EN) Megan Elizabeth Patterson, Hydrothermal Alterations and the Formation of Metal Ores in the Sierra Nevada's, su indiana.edu, Indiana University. URL consultato il 28 dicembre 2016 (archiviato il 4 gennaio 2016).

Voci correlate modifica

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