Crédit Agricole

istituto bancario cooperativo francese, fondato nel 1894
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Il Gruppo Crédit Agricole è un istituto bancario cooperativo francese, fondato nel 1894. È costituito da una rete di Casse locali e regionali e da Crédit Agricole S.A., la società che coordina le strategie del Gruppo.[1]

Groupe Crédit Agricole
Logo
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La sede di Crédit Agricole a Montrouge
StatoBandiera della Francia Francia
Forma societariaSocietà anonima
Borse valori
ISINFR0000045072
Fondazione1894
Sede principaleMontrouge
Persone chiave
SettoreBancario
ProdottiBanca retail; credito immobiliare e al consumo; risparmio; assicurazioni; asset management; real estate; leasing; factoring; corporate e investment banking, servizi finanziari e istituzionali; wealth management.
Fatturato33,8 miliardi (2019)
Utile netto7,2 miliardi € (2019)
Dipendenti139 000 (2017)
Slogan«Toute une banque pour vous»
Sito webwww.credit-agricole.com/

Conta 52 milioni di clienti,[2] ed è presente in 49 Paesi. È la prima banca in Europa per ricavi nel retail banking,[3] la terza in Francia per capitalizzazione di mercato.[4]

Dal 2001 Crédit Agricole è quotata presso la Borsa di Parigi, nell’indice principale CAC 40.

Storia modifica

Le origini modifica

La storia del Crédit Agricole risale alla fine del XIX secolo, ad una legge del 1884 che permetteva la libera associazione professionale, che tra l'altro autorizzava la formazione di unioni di contadini e la creazione di casse mutue locali. La nascita di Crédit Agricole si inserisce nel quadro delle prime casse di credito legate al mondo agricolo, promosse in Francia durante la seconda metà dell’Ottocento.[5] La prima cassa aprì nel 1885 a Salins-les-Bains, nel dipartimento del Giura. L’edificio ospita oggi un museo dedicato al modello cooperativo, gestito dalla Fondazione Maison de Salins.[6][7] Questa istituzione è stata la prima del suo genere in Francia.

La fondazione di Crédit Agricole fu però sancita ufficialmente con la legge del 5 novembre 1894 sullo statuto delle casse mutualistiche locali, fortemente voluta dal futuro primo ministro Jules Méline.[8] I primi casse furono la creazione di eliti locali composte da agronomi, professori e proprietari, mentre gli agricoltori erano ancora in minoranza. Negli anni successivi l’intervento dello Stato crebbe, fino all’istituzione, nel 1899, delle Casse regionali, che ancora oggi costituiscono il secondo livello (al di sopra delle Casse locali) della struttura di Crédit Agricole.[5]

Il Novecento modifica

A completamento di tale organizzazione piramidale fu istituito, nel 1920, un ente pubblico centrale, l’Office Nationale du Crédit Agricole, poi rinominato Caisse Nationale de Crédit Agricole (CNCA).[9] Dopo essere diventato finanziariamente autonomo nel 1966,[10] nel 1988 l’istituto, rilevato dalle stesse Casse regionali, acquisì la completa indipendenza dallo Stato. Con questa rilevazione, la CNCA assunse l’attuale forma di società anonima di capitali e il nome di Crédit Agricole S.A.[11][12]

Negli anni successivi, Crédit Agricole S.A. estende le proprie attività oltre l’ambito del credito agricolo: nel 1996 acquisisce Indosuez, marchio specializzato nel wealth management,[12] e in seguito Sofinco e Finaref, istituti di credito al consumo poi fusi nel 2010.[13]

Nel 2001 Crédit Agricole si quota presso la Borsa di Parigi.[12]

Nel 2003 il Gruppo acquisisce il controllo di Crédit Lyonnais,[14] una delle principali banche francesi.

Nel 2010 Crédit Agricole, insieme a Société Generale, dà vita ad Amundi, tra i principali gestori di risparmio in Europa.[15]

Organizzazione modifica

Il Gruppo presenta una struttura piramidale a tre livelli:[16]

  • una rete di 2 447 Casse locali;
  • 39 casse regionali che, attraverso la holding SAS Rue de la Boétie, detengono la quota maggioritaria di Crédit Agricole S.A.;
  • Crédit Agricole S.A.

Al fine di alleggerire e semplificare tale complessa struttura, nel 2015 è stato varato il progetto “Eureka” che ha sancito, tra le altre misure, la cessione da parte di Crédit Agricole S.A. della propria quota (25%) delle Casse regionali, per un importo di 18 miliardi di euro.[9][17][18]

Crédit Agricole in Italia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Crédit Agricole Italia.

Crédit Agricole opera in Italia attraverso il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia e gli altri marchi del Gruppo attivi in diversi segmenti di mercato.

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia attualmente è il settimo in Italia per masse amministrate,[19] presente in undici regioni con più di 10 000 dipendenti e oltre 2 milioni di clienti.[19]

L'espansione modifica

Nel 2007, Crédit Agricole assume il controllo di Cariparma e FriulAdria, cedute da Banca Intesa per motivi di antitrust in seguito alla fusione con Sanpaolo IMI.[3]

Nel 2010 Crédit Agricole acquisisce da Intesa Sanpaolo anche l’80% della Cassa di Risparmio della Spezia, insieme a 96 filiali.[20]

Nel 2016, nell’ambito dell’operazione di rebranding promossa dal Gruppo, nasce il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia,[21] che comprende Cariparma (capogruppo), Carispezia, FriulAdria, Crédit Agricole Leasing Italia, Crédit Agricole Group Solutions.

Nel 2017 Crédit Agricole Cariparma estende la propria presenza in Italia rilevando, per 130 milioni di euro, il 95% del capitale di Cassa di Risparmio di Rimini, Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di Risparmio di San Miniato;[22] nel 2018 i tre istituti vengono fusi e assorbiti in Crédit Agricole Cariparma.[23]

Sempre nel 2018 il Gruppo Bancario inaugura la nuova sede: Crédit Agricole Green Life, un centro polifunzionale di 12 000 mq a Parma.[24]

Il 23 Novembre 2020 Credit Agricole lancia un'OPA per acquisire il 100% di Credito Valtellinese; essa si conclude con successo il 23 aprile 2021, e segna un importante rafforzamento in Italia della Banque Verte.

Nel 2022 con il 9,2% diventa il primo azionista di Banco BPM.[25]

Organizzazione modifica

Crédit Agricole è presente in Italia con i servizi di:[26]

  • Banca Retail, Private e Corporate: Crédit Agricole Italia
  • Corporate e Investment Banking: Crédit Agricole Corporate & Investment Bank;
  • Credito al Consumo: Crédit Agricole Auto Bank , Agos controllata dal Crédit Agricole Consumer Finance;
  • Leasing e Factoring: Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Factoring;
  • Asset Management e Asset Services: Amundi, CACEIS; Lyxor Asset Management
  • Assicurazioni: Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance;
  • Wealth Management: Crédit Agricole Indosuez Wealth Management e Crédit Agricole Fiduciaria.

Identità di marca modifica

Payoff[27] modifica

  • Dal 1976 al 1987: “Le bon sens près de chez vous
  • Dal 1987 al 1999: “Le bon sens en action
  • Dal 2000 al 2011: “L’imagination dans le bon sens
  • Dal 2011 al 2016: “Le bon sens a de l’avenir
  • Dal 2016: “Toute une banque pour vous

Azionisti modifica

Gli azionisti di Crédit Agricole S.A. sono:[16]

  • SAS Rue La Boétie (holding delle banche regionali) - 56,6%
  • Investitori istituzionali: 31,9%
  • Azionisti individuali: 7,4%
  • ESOP (Employee Stock Ownership Plan, Azionariato dipendenti): 3,4%
  • Azioni proprie: 0,1%

Risultati modifica

Anno Fatturato

(in milioni di €)

Utile netto

(in milioni di €)

2017[28] 32 108 6 536
2016[29] 30 428 4 825
2015[30] 31 836 6 043
2014[31] 30 243 4 920

Nel 2020, l'istituto di credito ha registrato, soltanto in Italia, un utile netto pari a 334 milioni di euro.[32] L'utile netto globale del 2019 era pari a 4 844,00 milioni di euro (tondi, +10.1% a.a.).[33]

Note modifica

  1. ^ Organizzazione. Il Gruppo Crédit Agricole, su gruppo.credit-agricole.it. URL consultato il 6 maggio 2019.
  2. ^ Crédit Agricole «Italia dinamica: abbiamo fiducia», su Gazzetta di Parma. URL consultato il 6 maggio 2019.
  3. ^ a b Credit Agricole - Ultime notizie su Credit Agricole - Argomenti del Sole 24 Ore, su Argomenti Argomenti del Sole 24 Ore. URL consultato il 6 maggio 2019.
  4. ^ Credit Agricole vuole crescere in Italia - MilanoFinanza.it, su milanofinanza.it. URL consultato il 6 maggio 2019.
  5. ^ a b Jean-Luc Mavaud, L’integrazione politica dei contadini in Francia e la politica agricola della Repubblica, in Annuali dell'Istituto Alcide Cervi 1992-1993, Edizioni Dedalo, 1994, p. 126.
  6. ^ maison de salins crédit agricole - Tourisme en Franche-Comte, su franche-comte.org. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  7. ^ Histoire de la Maison – Fondation Maison de Salins, su ca-fondationmaisondesalins.org. URL consultato il 6 maggio 2019.
  8. ^ (FR) Dans les archives du « Monde »: Jules Méline et la naissance du Crédit agricole, 29 agosto 2014. URL consultato il 6 maggio 2019.
  9. ^ a b Come funziona il Crédit Agricole, il sistema cooperativo francese che Renzi vuol prendere a modello [collegamento interrotto], su cinquantamila.it.
  10. ^ (FR) Le Crédit agricole en route pour la Bourse, su LExpress.fr, 14 giugno 2001. URL consultato il 6 maggio 2019.
  11. ^ Evolution du Crédit agricole - Sénat, su senat.fr. URL consultato il 6 maggio 2019.
  12. ^ a b c Roberto Bottiglia, I grandi gruppi bancari: formazione, sviluppo e crisi, Giuffré, 2009, p. 501.
  13. ^ (FR) La fusion de Finaref et de Sofinco prend effet ce 1er avril, su La Tribune. URL consultato il 6 maggio 2019.
  14. ^ Ecco chi sono i transalpini approdati in riva al Noncello - Messaggero Veneto, su Archivio - Messaggero Veneto. URL consultato il 6 maggio 2019.
  15. ^ Amundi si quota Socgen venderà il 20% a 1,7 miliardi - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 6 maggio 2019.
  16. ^ a b 2017 Key Figures - Crédit Agricole Group (PDF), su credit-agricole.com. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  17. ^ Crédit agricole cambia pelle con il progetto Eureka, su Repubblica.it, 22 febbraio 2016. URL consultato il 6 maggio 2019.
  18. ^ Crédit Agricole vara riassetto del gruppo. Utile +50%, su italiaoggi.it.
  19. ^ a b APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE DI CRÉDIT AGRICOLE CARISPEZIA IN CRÉDIT AGRICOLE CARIPARMA (PDF), su static.credit-agricole.it.
  20. ^ Redazione, Intesa SanPaolo cede sportelli ad Agricole: 740 milioni, su ilGiornale.it. URL consultato il 6 maggio 2019.
  21. ^ L'organizzazione del Gruppo Crédit Agricole, su gruppo.credit-agricole.it. URL consultato il 6 maggio 2019.
  22. ^ Fabrizio Massaro, Banche, Crédit Agricole salva le casse in crisi di Rimini, San Miniato, Cesena, su Corriere della Sera, 29 settembre 2017. URL consultato il 6 maggio 2019.
  23. ^ Carismi, sì alla fusione con Crédit Agricole, su Il Tirreno, 9 febbraio 2018. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  24. ^ Crédit Agricole Green Life: le caratteristiche della nuova sede di Parma, su Repubblica.it, 12 giugno 2018. URL consultato il 6 maggio 2019.
  25. ^ Luca Davi, Perché il blitz dell’Agricole su Banco Bpm riapre il risiko e infiamma la Borsa, su Il Sole 24 ORE, 10 aprile 2022. URL consultato l'11 aprile 2022.
  26. ^ Credit Agricole, un trimestre pieno di utili, su Repubblica.it, 15 maggio 2018. URL consultato il 6 maggio 2019.
  27. ^ (FR) Le Crédit Agricole ou « le bon sens près de chez vous », su cBanque Actu. URL consultato il 6 maggio 2019.
  28. ^ Crédit Agricole Group Financial Statements 2017 (PDF), su credit-agricole.com. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  29. ^ Crédit Agricole Group Financial Statements 2016 (PDF), su credit-agricole.com. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  30. ^ Crédit gricole Group Financial Results 2015 (PDF), su credit-agricole.com. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  31. ^ Crédit gricole Group Financial Results 2014 (PDF), su credit-agricole.com. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  32. ^ Crédit Agricole, in Italia utile netto a 334 milioni di euro nel primo semestre del 2020, 6 agosto 2020
  33. ^ Utile e fatturato in crescita per Crédit Agricole, 14 febbraio 2020.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN209916632 · GND (DE10175239-8 · BNF (FRcb11863382n (data) · WorldCat Identities (ENviaf-209916632
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