Crisi marocchine

due crisi internazionali degli inizi del XX secolo

Agli inizi del Novecento, il Marocco fu al centro di due crisi internazionali, denominate crisi marocchine, rispettivamente nel 1905 e nel 1911. Gli echi di queste crisi si fecero sentire con forza in un contesto di grandi tensioni internazionali.

Queste crisi coinvolsero in particolare la Germania, la Francia e la Spagna, tutte interessate alla colonizzazione del Marocco, ma di riflesso anche la Gran Bretagna che sosteneva le posizioni francesi.

La prima crisi marocchina modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Crisi di Tangeri.

La Prima crisi marocchina, detta anche Crisi di Tangeri, venne provocata da una visita del kaiser Guglielmo II a Tangeri al Sultanato del Marocco, il 31 marzo 1905. Con questa azione la Germania prendeva posizione a favore dell'indipendenza del Marocco che era minacciata dalla Francia forte della Entente cordiale del 1904.

La Francia tenne quindi testa alla Germania e, dopo un periodo di aspre polemiche e tensioni in cui il Ministro degli Esteri francese Delcassé fu costretto a dimettersi, la soluzione della crisi venne affidata alla conferenza di Algeciras, del 1906, in cui la Germania fu isolata e la Francia migliorò la propria posizione aumentando la sua influenza sul Marocco.

La seconda crisi marocchina modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Crisi di Agadir.

La Germania, nonostante la grande sconfitta di questa spartizione, non si rassegnò e nel 1911 inviò la propria cannoniera Panther davanti al porto marocchino di Agadir, provocando la Seconda crisi marocchina, detta anche Crisi di Agadir. Questa mossa, che mirava a far pressioni sulla Francia per ottenere maggiori compensazioni in cambio della rinuncia alle pretese tedesche sul Marocco, venne interpretata dalla Gran Bretagna come un tentativo di prendere il controllo del porto di Agadir ad opera della marina del Reich, facendone una piazzaforte in grado di contrastare le rotte dell'Atlantico centrale.

Anche questa crisi fu all'origine di intense trattative diplomatiche, che sfociarono in una convenzione secondo la quale la Germania riconosceva definitivamente la supremazia francese in Marocco, ottenendo in cambio alcune concessioni territoriali con una striscia di territorio del Moyen Congo, che venne annessa ai possedimenti territoriali tedeschi nella zona (il cosiddetto Neukamerun). In conseguenza di questi accordi, la Francia poté stabilire un pieno protettorato sul Marocco (30 marzo 1912). Il territorio marocchino fu diviso tra Francia e Spagna. Quest'ultima aveva sotto il proprio controllo la parte nord del paese ad eccezione di Tangeri, che per la propria posizione strategica nei pressi dello Stretto di Gibilterra manteneva il proprio status di città internazionale. La Francia invece aveva il controllo del centro del paese.

Conseguenze modifica

Queste crisi in territorio africano ebbero una notevole importanza sulla storia dell'Europa, perché da una parte contribuirono a rafforzare i legami tra Inghilterra e Francia, e dall'altra invece approfondirono il solco tra questi due paesi e la Germania, prefigurando quelli che sarebbero stati poi gli schieramenti della prima guerra mondiale.

La seconda crisi marocchina, inoltre, con l'inserimento del Marocco nella sfera francese, dette il via libera all'Italia (che faceva parte della triplice alleanza) alla conquista della Libia che si realizzò nel 1912 dopo la guerra italo-turca.

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