Crocodylus siamensis

specie di animali della famiglia Crocodylidae

Il coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis) è una rarissima specie di coccodrillo d'acqua dolce originaria del Sud-est asiatico. Gli esemplari rimasti in cattività si aggirano intorno alle 5000 unità, i dati in natura sono incerti, forse 250 esemplari.[2]

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Coccodrillo siamese
Crocodylus siamensis
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Sauropsida
Ordine Crocodylia
Famiglia Crocodylidae
Genere Crocodylus
Specie C. siamensis
Nomenclatura binomiale
Crocodylus siamensis
Schneider, 1801
Areale

Un coccodrillo siamese sta dormendo a fauci spalancate.

Caratteristiche modifica

Di lunghezza intorno ai 3 metri, con muso piuttosto largo e un'elevata cresta ossea dietro ad ogni occhio. Si nutrono di pesci (loro cibo di scelta), anfibi, rettili e piccoli mammiferi. In cattività, questi coccodrilli si riproducono durante la stagione umida (tra aprile e maggio) e depongono da 20 a 50 uova.

Conservazione modifica

Alla fine del XIX secolo questo rettile – presente nel Vietnam, nel Laos, nella penisola di Malacca, in Thailandia e nelle isole di Giava e del Borneo – era comune e diffuso in tutti i laghi e le paludi dell'Indocina. In seguito a causa dell'uomo, alla ricerca delle sue pelli, la specie andò scomparendo; nella seconda metà del XX secolo in Thailandia era quasi scomparso, e alla fine dello stesso secolo era sull'orlo dell'estinzione. Nel XXI secolo sono rimasti piccoli gruppi nel Myanmar e Laos, nel Parco Nazionale thailandese di Bang Sida, dove si sta cercando di ripopolare la specie.

Reperti museali in Italia modifica

Un esemplare essiccato è conservato presso il Museo Zoologico dell'Università di Torino, proviene dal Vietnam ed è stato raccolto nel giugno del 1866.

Note modifica

  1. ^ (EN) Crocodylus siamensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Wildest Indocina ep.1, Animal Planet, 2014

Bibliografia modifica

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