Cronache d'attualità

Cronache d'attualità è stata una rivista italiana di arte, scienze, musica, arte decorativa, letteratura, teatro, industrie moderne, cinematografia, caffè concerto, mode, sport, mondanità, fondata da Anton Giulio Bragaglia e pubblicata a Roma con periodicità quindicinale a partire dal 1916. Diretta da Bragaglia, regista teatrale e critico cinematografico, ha cessato le pubblicazioni nel 1922.[1]

Cronache d'attualità
StatoBandiera dell'Italia Italia
Periodicitàquindicinale
Genererivista
FondatoreAnton Giulio Bragaglia
Fondazione1916
Chiusura1922
Inserti e allegatiL'Attualità cinematografica
SedeBanchi Vecchi 139, Roma
Editorevia Bagni 24, Casa d'arte Bragaglia
DirettoreAnton Giulio Bragaglia
 

Storia modifica

 
Cronache d'attualità, anno I, n. 6, Roma, 30 agosto 1916

La rivista diede particolare spazio a nuove forme di espressione come il cinema, a cui era dedicato il supplemento L'Attualità cinematografica, e in ambito artistico mostrò particolare interesse per le avanguardie, come ad esempio il Dadaismo.

Tra i suoi collaboratori ebbe artisti provenienti da più campi. A letterati come Gabriele D'Annunzio, Ada Negri e Luigi Pirandello si affiancarono artisti come Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Pablo Picasso, musicisti come Gian Francesco Malipiero, Ildebrando Pizzetti e Francesco Balilla Pratella e autori di teatro come Rosso di San Secondo.

Nel febbraio 1919 Giorgio de Chirico pubblicò Noi Metafisici, il saggio che gettava le basi della Pittura metafisica.[2]

Tra gli altri collaboratori figurarono Carlo Carrà, Vincenzo Cardarelli, Filippo de Pisis, Salvatore Di Giacomo, Fortunato Depero, Julius Evola, Piero Gobetti, Filippo Tommaso Marinetti, Renato Mucci, Aldo Palazzeschi, Ardengo Soffici, Renato Fondi, Federigo Tozzi.[3][4]

Curzio Malaparte ha ricordato la rivista con queste parole:

«Quando si parla dell'inizio, dell'avvio della moderna letteratura italiana si fa il nome di "Lacerba", della "Voce", della "Ronda"; ma nessuno fa il nome delle "Cronache di attualità" e delle Terme di via degli Avignonesi, a Roma, che tuttavia ebbero una parte molto importante se non decisiva, fra il 1920 e il 1925, nella formazione intellettuale e artistica di quella generazione che da molti anni, ormai, tiene il campo nelle arti e nelle lettere italiane. [...] Accanto alla rivista "Cronache di attualità", sorgeva quel Teatro delle Terme di via degli Avignonesi, e si aprivano quelle mostre di pittura e di scultura, da cui è uscito quanto di più intelligente, e di più libero, contano l'arte e la letteratura italiana di questi ultimi trent'anni.»

Note modifica

  1. ^ BRAGAGLIA, Anton Giulio, in Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Fra.
  3. ^ Mad, p. 30.
  4. ^ Sgr, p. 28.
  5. ^ Curzio Malaparte, Gli «amici» di Anton Giulio Bragaglia, in Tempo, n. 52, Milano, 24 dicembre 1953.

Bibliografia modifica

  • Renato Mucci (a cura di), Indice delle cronache d'attualità, introduzione di Anton Giulio Bragaglia, Roma, Casa editrice del Libro Italiano, 1942.
  • Sergio Frau, Noi Bragaglia, famiglia futurista, in la Repubblica, 19 novembre 1991.
  • Angela Madesani, Le icone fluttuanti : Storia del cinema d'artista e della videoarte in Italia, introduzione di Vittorio Fagone, Milano, Paravia Bruno Mondadori Editori, 2002.
  • Alfredo Sgroi, Rose lubriche e telefoni pallidi: la scena plurale, Roma, Bulzoni, 2003.

Collegamenti esterni modifica