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Il cucito è la tecnica per unire due parti con ago e filo. Il cucito è una delle arti tessili ed esiste dal Paleolitico.

La moglie del pescatore di Anna Ancher (1890)

Il cucito si distingue dal ricamo in quanto il primo è il lavoro dell'ago, quindi un lavoro inteso come cucitura ossia come congiunzione di parti complementari eseguita come ago e filo (o mediante una macchina da cucire); mentre il secondo è l'esecuzione di punti decorativi su un tessuto svolto anche seguendo un disegno predisposto.

StoriaModifica

Prima dell'introduzione della filatura nell'industria del tessuto e nella tessitura, gli archeologi ritengono che già nell'età della pietra, in Europa e Asia, venivano cuciti il cuoio e le pelli degli animali per essere utilizzati nell'abbigliamento con strumenti di adattamento come ossa e palchi di animali o avorio. Per migliaia di anni, la tecnica del cucito è stata fatta a mano. Nel XIX secolo sono state inventate le macchine per cucire e nel XX secolo la computerizzazione ha portato benefici nella produzione di massa di abiti e capi d'abbigliamento. La pratica del cucito è comunque ancora portata avanti a mano in tutto il mondo. Il cucito è inoltre una caratteristica di alta qualità per quanto riguarda l'attività sartoriale, dell'alta moda e dei costumi. Essa è perseguita sia come mestiere che come hobby.

A macchinaModifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Punti di cucitura.
 
Pubblicità di macchina per cucire a pedali sulla copertina di una rivista del 1912

L'invenzione della macchina per cucire è controversa, brevetti per meccanismi in grado di produrre cuciture furono depositati nel 1755 da Fredrick Wiesenthal, nel 1790 da Thomas Saint, nel 1830 da Barthélemy Thimonnier e nel 1842 da John J. Greenough.

I primi modelli erano azionati a mano: attraverso una manovella applicata al volano, con la mano destra si produceva il movimento dell'ago, della spoletta e l'avanzamento per trascinamento del tessuto, mentre con la mano sinistra si controllava la sua posizione e l'indirizzamento. Successivamente le macchine per cucire furono a pedale: la movimentazione si otteneva con l'oscillazione di un pedale, posto sotto il tavolino in cui era inserita la macchina e che, collegato da una cinghia, produceva il movimento; entrambe le mani rimanevano libere e quindi disponibili per l'indirizzamento del tessuto. Oggi il movimento è prodotto da un motore elettrico: il comando d'azionamento della macchina da cucire è dato da un pedale che si schiaccia col piede o da una leva azionata con lo spostamento laterale del ginocchio. La tecnologia di pari passo con l'industria ha ottimizzato l'utilizzo delle macchine con più parti dell'operatore (95% donne), punte e tacco del piede, ginocchio, gomito e chiaramente mani, rendendo l'operaia simile ad un automa, per questo motivo le macchine vengono abbinate a computer rendendole unità automatiche.

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