Cucurbita maxima

specie di pianta della famiglia Cucurbitaceae

Cucurbita maxima Duchesne, 1786 è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Cucurbitaceae,[1] detta comunemente zucca, zucca gialla o zucca dolce.

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Cucurbita maxima
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Cucurbitales
Famiglia Cucurbitaceae
Genere Cucurbita
Specie C. maxima
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Violales
Famiglia Cucurbitaceae
Sottofamiglia Cucurbitoideae
Genere Cucurbita
Specie C. maxima
Nomenclatura binomiale
Cucurbita maxima
Duchesne, 1786

Storia modifica

La zucca è originaria dell'America Latina, dove già nel 1200 a.C. era molto conosciuta e ampiamente coltivata. Fu introdotta in America settentrionale dagli europei, e in queste zone si differenziò sia per la forma sia per le utilizzazioni. In Europa è stata introdotta solo di recente, durante il XVI secolo.[2]

Descrizione modifica

Ha le seguenti caratteristiche botaniche: fusto rampicante; foglie cuoriformi e lobate; fiori sessuati grandi di colore giallo con 5 petali; frutti rotondi di grandi dimensioni, a superficie liscia o rugosa di colore verde grigio, giallo o arancione, polpa di colore giallo o arancione.

Varietà modifica

Si riscontrano ben 500 varietà di zucca, riconducibili a 15 specie, di cui 10 non commestibili.[3]

Le varietà italiane di zucca maggiormente diffuse sono:

  • Mammouth, a polpa gialla
  • Marina, di Chioggia, con la polpa arancione;
  • Grigia, di Bologna, usata per le marmellate;
  • Zucca Turbante turco
  • Quintale, la zucca italiana di maggiori dimensioni.

Coltivazione modifica

 
Cucurbita maxima al Castello di Villandry (Francia)

È una coltura da pieno campo, piuttosto esigente per quanto riguarda lo spazio occupato e il fabbisogno di elementi nutritivi. Esistono anche varietà rampicanti che hanno ingombri minori. La semina si effettua tra aprile e maggio. Prima di seminare o trapiantare piantine di zucca è bene lavorare il terreno ed effettuare una ricca concimazione di fondo. I lavori che si effettuano durante la coltivazione sono la sarchiatura, la cimatura e l'irrigazione estiva. Può valer la pena durante il ciclo colturale una seconda concimazione, oltre a quella iniziale.

Della zucca si raccoglie anche il fiore, che si mangia soprattutto fritto in pastella. Bisogna però fare attenzione a lasciare i fiori femminili e qualche fiore maschile che fornisca il polline per fecondarli.

La raccolta viene effettuata in autunno e le zucche si conservano a lungo durante l'inverno, è importante saper riconoscere le zucche mature (per farlo si può guardare il picciolo seccare). Le zucche vanno raccolte mature, a differenza delle zucchine, in cui il frutto si consuma acerbo.

Avversità modifica

Le malattie da funghi che colpiscono più frequentemente questa specie sono l'oidio (causato da Erysiphe cichoracearum e dal Sphaerotheca fuliginea), la peronospora (causata da Pseudoperonospora cubensis), la muffa grigia (causata da Botrytis cinerea), il nerume (causato da Alternaria alternata). Tra gli insetti, il parassita più importante è un afide, l'Aphis gossypii.

Note modifica

  1. ^ (EN) Cucurbita maxima Duchesne, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  2. ^ Pagina del sito "Erboristeria dei frati.it"
  3. ^ Tipi di zucca: le eccellenze italiane, su informacibo.it. URL consultato l'11 luglio 2022.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85109079 · GND (DE4178132-6 · J9U (ENHE987007548545005171

Coltivazione della zucca, di Matteo Cereda, su Orto Da Coltivare