Cultura di Afanasevo

La cultura di Afanasevo, 3500—2500 a.C., è una cultura archeologica del tardo calcolitico e dell'inizio dell'Età del bronzo della Siberia meridionale, Russia. Prende il nome dalla località di Afanasjeva Gora, nel bacino dello Enisej, dove fu scavata una necropoli di questa cultura.

Cultura di Afanasevo
Estensione massima approssimata della cultura di Afanasevo
RegioneSiberia meridionale, Russia
Periodo3500—2500 a.C.
Sito tipoDepressione di Minusinsk
Preceduta dacultura di Jamna ma in altri luoghi
Seguita dacultura di Okunevo, cultura di Andronovo

Descrizione modifica

Divenne nota dagli scavi nel bacino di Minusinsk nel Territorio di Krasnojarsk, nella Siberia meridionale, ma le estensioni di questa cultura giungono fino in Mongolia occidentale, Xinjiang settentrionale, e Kazakistan centro-orientale, con connessioni e propaggini in Tagikistan e nell'area del Lago d'Aral.

L'economia sembra essere stata principalmente di tipo pastorale semi-nomadico, essendo documentata la presenza di resti di bovini, ovini ed equini, insieme con quelli di selvaggina. È documentata anche agricoltura primitiva.

La cultura è principalmente nota per le inumazioni, con il defunto sepolto in vano rettangolare o conico in posizione supina, in maniera simile alle sepolture della cultura di Jamna, ma esiste anche una discreta quantità di resti di insediamenti. Sono inoltre documentati oggetti di metallo e di carri da guerra.

Le sepolture presentano una notevole somiglianza con quelle trovate a occidente della cultura di Jamna, della cultura di Srednij Stog, cultura delle catacombe della cultura di Poltavka, che si ritiene siano culture portate da popoli di lingua indoeuropea, particolarmente nell'ambito dell'ipotesi dell'invasione kurgan portata avanti da Maria Gimbutas e sostenitori. Kozshin (1970) ritiene di aver identificato pezzi di corno perforato utilizzati come morso per cavalcatura, ma questa proposta non è stata accettata universalmente. Non è chiaro il legame con la cultura più recente e occidentale di Andronovo, con la quale spesso sono state evidenziate somiglianze.

Nelle regioni più orientali viene sostituita dalla cultura di Karasuk.

Questa antica cultura isolata, presumibilmente indoeuropea, sembra essere la naturale candidata al ruolo di più antico rappresentante del ramo tocario dell'indoeuropeo.

La cultura di Okunevo modifica

Nel villaggio russo di Okunevo nella regione di Omsk è venuto alla luce un sito preistorico. La cultura di Okunevo viene datata al III millennio a.C., successiva a quella di Afanasevo di cui può essere considerata un'evoluzione. Sono stati rinvenuti manufatti in rame e bronzo, oltre ad arredi funebri decorati con figure di animali, soprattutto mandrie.

Antropologia fisica modifica

Dalle ricerche paleoantropologiche di epoca sovietica, si ha che i resti umani nelle sepolture afanasiane sono chiaramente paleo-europoidi e in particolare di tipo cromagnonoide, fatto questo abbastanza suggestivo se si pensa che dal punto di vista antropologico gli afanasiani risultano essere un elemento chiaramente intrusivo nell'area, dominata da popolazioni di tipo asiatico-orientale. L'elemento europoide si mantiene in questa area siberiana abbastanza stabilmente attraverso la cultura di Tagar, almeno fino al periodo Taštyk (circa II secolo a.C.).

Tabella temporale modifica

Cultura precedente:

Cultura di Namazga
6000 a.C. circa
3500 a.C. circa
Cultura corrente:

Cultura di Afanasevo
3500 a.C. circa
2000 a.C. circa
Cultura seguente:

Cultura di Andronovo
2000 a.C.
1200 a.C.

Cronologia delle culture protostoriche nella regione di Minusinsk - Yenisey - Baikalia modifica

Cultura Periodo
Afanasevo metà del IV millennio a.C. (3500) - inizio del II millennio a.C.: (2000)
Okunevo I II millennio a.C.: 2000 - 1500 a.C.
Okunevo II (per Arutiunov) 1400 - 1300 a.C.
Andronovo II millennio a.C.: 1500 - 1100
Karasuk II millennio a.C. (fine) - I millennio a.C.: 1100 - 900
Tagar X secolo a.C. - IV secolo a.C.: 900 - 300
Taštyk III secolo a.C. - II secolo d.C.

Studi genetici modifica

Afanasevo
Indoari
Iran
Migrazioni della popolazione della cultura di Jamna, secondo David W. Anthony (2007),[1] 2017;[2] Narasimhan et al. (2019);[3] Nordqvist and Heyd (2020):[4]
  Lo stesso argomento in dettaglio: Pastori delle steppe occidentali.

Uno studio genetico pubblicato su Nature nel 2015, Allentoft et al., ha analizzato i resti ossei di quattro donne appartenute alla cultura di Afanasevo. Due donne sono risultate avere l'aplogruppo del DNA mitocondriale (mtDNA) J2a2a, una terza T2c1a2, la quarta l'aplogruppo del DNA mitocondiale U5a1a1.[5][6]

Gli autori dello studio concludono che gli individui della cultura di Afanasevo erano "geneticamente indistinguibili" da quelli della cultura di Jamna.[5] I risultati indicano come l'espansione degli antenati del popolo della cultura di Afanasevo nell'Altai avvenne attraverso "migrazioni e spostamenti di popolazione su larga scala" da ovest a est,[5] senza commistione con le popolazioni locali.[5][7] Lo studio ha anche trovato che gli abitanti di Afanasevo fossero geneticamente strettamente correlati con quelli della cultura di Poltavka.[7] Secondo gli autori, le conclusioni dello studio sono a sostegno della teoria per la quale la popolazione di Afanasevo fosse indoeuropea, e che, forse, la popolazione di Afanasevo possa essere stata antenata dei Tocari.[5]

Uno studio pubblicato su Science nel 2019, Narasimhan et al. (2019), ha analizzato i resti di 24 individui attribuiti alla cultura Afanasevo. Dei 14 campioni analizzati, 10 sono risultati appartenenere all'aplogruppo del cromosoma Y (Y-DNA) R1b1a1a2a2, 1 a R1b1a1a2a, e 3 all'aplogruppo Q1a2. Da un punto di vista del DNA mitocondriale, i campioni di appartenevano a sottocladi di U (in particolare di U5), insieme a T, J, H e K. Gli autori hanno interpretato questi risultati come prova di una migrazione dalle steppe pontico-caspiche che ha dato a vita alla popolazione della cultura di Afanasevo.[8]

Note modifica

  1. ^ David W. Anthony, The Horse, The Wheel and Language: How Bronze-Age Riders from the Eurasian Steppes Shaped the Modern World, 2007
  2. ^ David Anthony, Archaeology and Language: Why Archaeologists Care About the Indo-European Problem, in European Archaeology as Anthropology: Essays in Memory of Bernard Wailes, 2017
  3. ^ (EN) Vagheesh M. Narasimhan, Nick Patterson, Priya Moorjani, Nadin Rohland e Rebecca Bernardos, The formation of human populations in South and Central Asia, in Science, vol. 365, n. 6457, 6 settembre 2019, DOI:10.1126/science.aat7487, ISSN 0036-8075 (WC · ACNP). URL consultato il 22 marzo 2021 (archiviato il 4 aprile 2021).
  4. ^ Nordgvist e Heyd, The Forgotten Child of the Wider Corded Ware Family: Russian Fatyanovo Culture in Context, in PLOS, 2020. URL consultato il 22 marzo 2021 (archiviato il 15 novembre 2020).
  5. ^ a b c d e (EN) Morten E. Allentoft, Population genomics of Bronze Age Eurasia (PDF), in Nature, vol. 522, n. 7555, New York City, Macmillan Publishers Limited, 11 giugno 2015, pp. 167–172, DOI:10.1038/nature14507, PMID 26062507, 4399103. URL consultato il 21 marzo 2021 (archiviato il 25 ottobre 2020).
  6. ^ (EN) Iain Mathieson, The Genomic History of Southeastern Europe, in Nature, vol. 555, n. 7695, New York City, Macmillan Publishers Limited, 2018, pp. 197–203, DOI:10.1038/nature25778, PMID 29466330.
  7. ^ a b (EN) Iain Mathieson, Genome-wide patterns of selection in 230 ancient Eurasians, in Nature, vol. 528, n. 7583, Macmillan Publishers Limited, New York, pp. 167–172, DOI:10.1038/nature25778, PMID 26595274.
  8. ^ (EN) Vagheesh M. Narasimhan, The formation of human populations in South and Central Asia, in Science, vol. 365, n. 6457, American Association for the Advancement of Science, 6 settembre 2019, pp. eaat7487, DOI:10.1126/science.aat7487, PMID 31488661.

Bibliografia modifica

  • J. P. Mallory, "Afanasevo Culture", Encyclopedia of Indo-European Culture, Fitzroy Dearborn, 1997.
  • Einführung in die Ethnologie Zentralasiens Marion Linska, Andrea Handl, Gabriele Rasuly-Paleczek (2003) (.doc version)
  • Kozshin, P, "O psaliach is afanasievskih mogil", Sovetskaya Archeologiya 4, 189–93 (1970)
  • H. P. Francfort, The Archeology of Protohistoric Central Asia and the Problems of Identifying Indo-European and Uralic-Speaking populations (review Archiviato il 12 marzo 2007 in Internet Archive.)

Voci correlate modifica

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