Cumucchi
I cumucchi[1] (detti anche kumyki[2]; in cumucco къумукълар, qumuqlar) sono un popolo turco che vive nella zona dell'altopiano del Kumyk, nel nord del Daghestan e a sud del fiume Terek, oltre che sulle coste del mar Caspio. Rappresentano il 12% della popolazione totale della repubblica del Daghestan. Parlano la lingua cumucca. Sono in gran parte fedeli all'islam ma a queste fede associano diversi rituali che risalgono ad epoche precedenti alla diffusione islamica nella regione.


Cumucchi (къумукълар , Qumuqlar) | ||||
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Luogo d'origine | Daghestan | |||
Lingua | Lingua cumucca | |||
Gruppi correlati | Balcari, Carachi, Nogai | |||
Distribuzione | ||||
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Si suppone che Claudio Tolomeo sia entrato in contatto con questa gente e li abbia denominati "Kami" o "Kamak". Alcuni esploratori hanno poi visto nei Cumucchi gli antenati dei Cazari. Secondo A. Vambry, i Cumucchi si stanziarono nell'area dell'odierna repubblica del Daghestan nel periodo del regno dei Cazari, durante l'VIII secolo. Sembra certo che gruppi di Cabardi si siano stanziati in quest'area nei secoli seguenti.
Durante il XVI, XVII e XVIII secolo i Cumucchi ebbero un regno indipendente, con capitale in Tarki, governati da un re denominato il Shamkhal.
I russi costruirono avamposti nel loro territorio nel 1559 e sotto Pietro I. Essendo molto più civilizzati rispetto agli altri popoli caucasici, i cumucchi sono stati un gruppo molto rispettato dalle altre etnie e dai vari occupanti. In anni recenti, i nazionalisti cumucchi, come Salau Aliev, hanno propagandato a favore dell'autonomia cumucca e della loro relativa preminenza entro i confini del Daghestan, citando la storia cazara come fonte ispiratrice di tali affermazioni.
NoteModifica
- ^ Toso Fiorenzo, III. Paesi esterni al'Unione Europea, in Lingue d'Europa: la pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato e presente, Baldini Castoldi Dalai, 2006, p. 468, ISBN 88-8490-884-1.
- ^ treccani.it, http://www.treccani.it/enciclopedia/cumucchi/ . URL consultato il 25 luglio 2012.
BibliografiaModifica
- Alcuni passaggi di questo articolo provengono dall'XI edizione dell'Encyclopædia Britannica (1911), oggi di pubblico dominio
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Kumyks at Regnal Chronologies, su hostkingdom.net. URL consultato il 4 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2005).
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