Daniele Girolamo Dolfin
Daniele Girolamo Dolfin, o Daniele IV detto Girolamo Dolfin, Delfin o Delfino (Venezia, 1656 – Mestre, 14 aprile 1729), è stato un politico e militare italiano.[1] Egli è considerato come uno dei fondatori dell’esercito permanente veneziano.[2]
Daniele Girolamo Dolfin | |
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Provveditore Generale da Mar | |
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In carica | 1714 – 1716 |
Successore | Andrea Pisani |
Nome completo | Daniele Girolamo Dolfin |
Trattamento | Nobiluomo |
Nascita | Venezia, 1656 |
Morte | Mestre, 14 aprile 1729 |
Dinastia | Dolfin |
Figli | Pompeo |
Religione | Cattolicesimo |
Daniele Girolamo Dolfin | |
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Nascita | Venezia, 1656 |
Morte | Mestre, 14 aprile 1729 |
Etnia | italiana |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Grado | Comandante |
Ferite | Perdita della mano sinistra |
Guerre | Guerra di Morea |
Campagne | Campagna di Atene |
Battaglie | Battaglia di Metelino Battaglia dei Dardanelli Assedio di Corfù |
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Biografia
modificaNacque da Daniele II nel 1656 e fu esponente di una delle più cospicue famiglie del patriziato veneziano, i Dolfin del ramo di San Pantalon.[3]
Dal 1685 al 1729 è stato partecipe della vita pubblica della Serenissima attraverso una lunga carriera politica e militare.
Impegnato avversario dei Turchi, si scontrò con essi in numerose occasioni, e segnatamente nel 1687 nella campagna di Atene, nel 1690 nella battaglia di Metelino (che vinse, perdendo però la mano destra)[4] e nel 1698 nella battaglia navale dei Dardanelli.
Di ritorno a Venezia nel 1699, è stato incaricato come Provveditore Generale delle Isole (1699).
Dal 1714 al 1716 fu Provveditore Generale da Mar, sostituito da Andrea Pisani dopo la perdita della Morea tornò a Venezia con l'incarico di provveditore delle Fortezze e infine nel 1717 fu inviato come ambasciatore in Polonia.
Morì improvvisamente a Mestre il 14 aprile 1729. Poco si conosce del matrimonio con una dama di Negroponte, il figlio Pompeo nato da questo matrimonio non ebbe diritto sul patriziato, forse questa unione non fu notificata secondo le leggi allora vigenti.[5]
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Pietro Dolfin | Iseppo Dolfin | ||||||||||||
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Nicolò Dolfin | |||||||||||||
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Daniele II Andrea Dolfin | |||||||||||||
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Daniele IV Girolamo Dolfin | |||||||||||||
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Note
modifica- ^ Dolfìn, Daniele, detto Girolamo - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 19 gennaio 2025.
- ^ Tamburini, p. 20
- ^ d'Harmonville, p. 780
- ^ Anderson, p. 212
- ^ Mantoan, Quaino, p. 182
Bibliografia
modifica- Adolphe Laurent d'Harmonville, Dizionario delle date, dei fatti, luoghi ed uomini storici, Vol. 2, Venezia, Antonelli Editore, 1844. URL consultato il 13 febbraio 2025.
- Pierluigi Tamburini, L'organizzazione militare veneziana nella prima metà del settecento (PDF). URL consultato il 27 maggio 2025.
- Paolo Preto, I servizi segreti di Venezia. Spionaggio e controspionaggio ai tempi della Serenissima, Il Saggiatore, 2010, ISBN 978-88-565-0164-3. URL consultato il 3 giugno 2025.
- Roger Charles Anderson, Naval Wars in the Levant: 1559-1853, Princeton University Press, 1952. URL consultato il 29 gennaio 2025.
- Diego Mantoan e Otello Quaino, Ca’ Dolfin e i Cadolfiniani: Storia di un collegio universitario a Venezia (PDF), collana I libri di Ca’ Foscari 2, 1ª edizione, Venezia, Università Ca' Foscari Venezia, 2014, ISBN 978-88-97735-77-9. URL consultato l'8 marzo 2025.
Collegamenti esterni
modifica- Dolfìn, Daniele, detto Girolamo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Dolfìn, Danièle, detto Giròlamo, su sapere.it, De Agostini.
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