Das Mädchen ohne Vaterland

Das Mädchen ohne Vaterland (ted.: "La ragazza senza patria"), a volte munito dei sottotitoli Eine Episode aus dem Balkankrieg[1] ("Un episodio della guerra nei Balcani") o Ein Drama aus den Balkanländern[2] ("Dramma nei Balcani"), è un mediometraggio del 1912, diretto da Urban Gad, con Asta Nielsen.

Das Mädchen ohne Vaterland
Locandina del film, con un'illustrazione di Ernst Deutsch-Dryden
Titolo originaleDas Mädchen ohne Vaterland
Lingua originaletedesco
Paese di produzioneGermania
Anno1912
Durata37 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedrammatico
RegiaUrban Gad
SceneggiaturaUrban Gad
Casa di produzioneDeutsche Bioscop, Projektions-AG „Union“ (PAGU)
FotografiaGuido Seeber
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Zidra, una ragazza zingara, viene assoldata da una spia affinché si infiltri presso una postazione militare e ne carpisca alcuni documenti di importanza strategica. La giovane non dura fatica a farsi abbordare a bella posta dal tenente Ipanoff, che la fa entrare surrettiziamente nella fortezza. Ma il suo primo tentativo non va a buon fine: i superiori del tenente la scoprono e la estromettono, mentre a Ipanoff, colpevole di aver introdotto nella guarnigione un elemento estraneo, viene comminata una pena di due settimane di confinamento forzato nel proprio appartamento.

Zidra torna all'attacco, e riesce ad intromettersi di nuovo nel forte. Questa volta mette le mani sulle carte segrete, ma, in un tu per tu col tenente, dal quale inizia ad essere attratta, ella estrae ad uno ad uno i documenti da sotto i propri vestiti, dove li aveva nascosti, e glieli consegna. Ipanoff comincia ad indottrinarla sul concetto — che pare sfuggire alla ragazza — di patria, e di come avrebbe potuto danneggiarla con il trafugamento dei segreti.

Intanto il comandante si è accorto della mancanza dei documenti: viene dato l'allarme e Zidra, inseguita, riesce a fuggire dal forte. Più avanti la spia viene arrestata, e lo stesso Ipanoff viene sottoposto al giudizio della corte marziale per tradimento.

Ma "la gente senza patria"[3] — gli zingari —, nel suo nomadismo, è già lontana quando Zidra apprende dal giornale che ad Ipanoff è stata comminata la pena di morte.

Produzione modifica

Das Mädchen ohne Vaterland è stato girato in una settimana nell'agosto del 1912, in massima parte con riprese esterne, e per il resto nel teatro di posa di Bioscop Neubabelsberg[4].

Distribuzione modifica

Ottenuto il visto della censura il 13 settembre 1912, Das Mädchen ohne Vaterland ha avuto la sua prima proiezione pubblica il 29 novembre 1912 a Berlino[5].

Accoglienza modifica

Asta Nielsen, in una valutazione retrospettiva del film, ha dichiarato, molto semplicemente, trattarsi di "un ritratto naif di una ragazza zingara all'interno di una trattazione piuttosto disimpegnata riguardante spionaggio, denaro e cannoni"[6].

Note modifica

  1. ^ Karola Gramann, Heide Schlüpmann, p. 97.
  2. ^ Titolo del film nella copia della pellicola conservata nel Filmarchiv dell'Archivio federale tedesco, cfr.(DE) Das Mädchen ohne Vaterland, su filmportal.de. URL consultato il 10 maggio 2021.
  3. ^ "Das Volk ohne Vaterland", come si legge a 27'12 di (DE) Das Mädchen ohne Vaterland, su filmportal.de. URL consultato l'11 maggio 2021.
  4. ^ Helmut Herbst, p. 215.
  5. ^ (EN) Das Mädchen ohne Vaterland – Release info, su Internet Movie Database. URL consultato l'11 maggio 2021.
  6. ^ "(…) brachte in naiver Aufmachung ein Zigeunermädchen inmitten einer Kolportagehandlung, in der es um Spionage, Geld und Kanonen geht.", cfr. (DE) Asta NIelsen, Asta Nielsen: Mein Weg zum Film: Aus der Frühzeit des deutschen Films, in B.Z. am Mittag, Berlino, 26 settembre 1928.

Bibliografia modifica

  • (DE) Ilona Brennicke e Joe Hembus, Das Mädchen ohne Vaterland, in Klassiker des deutschen Stummfilms 1910–1930, Monaco di Baviera, Goldman, 1983, p. 205, ISBN 3-442-10212-X.
  • (DE) Karola Gramann e Heide Schlüpmann (a cura di), Das Mädchen ohne Vaterland, in Nachtfalter. Asta Nielsen, ihre Filme, vol. 2, Vienna, Verlag Filmarchiv Austria, 2010, pp. 95-99, ISBN 978-3-902531-83-4.
  • (DE) Helmut Herbst, Der Star, das Handwerk und die Konterbande, in Heide Schlüpmann, Eric de Kuyper, Karola Gramann, Sabine Nessel, Michael Wedel (a cura di), Unmögliche Liebe. Asta Nielsen, ihr Kino, vol. 1, Vienna, Verlag Filmarchiv Austria, 2010.

Collegamenti esterni modifica

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