Datisca

genere di piante

Datisca L. è un genere di angiosperme eudicotiledoni, unico genere della famiglia Datiscaceae Dumort..[1]

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Datisca
Datisca cannabina
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Cucurbitales
Famiglia Datiscaceae
Dumort.
Genere Datisca
L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Dilleniidae
Ordine Violales
Famiglia Datiscaceae
Genere Datisca
Specie
Areale

Tassonomia modifica

Il Sistema Cronquist (1981) assegnava la famiglia Datiscaceae all'ordine Violales[2], includendovi anche i generi Octomeles e Tetrameles; la Classificazione APG colloca invece la famiglia nell'ordine Cucurbitales, e assegna i generi Octomeles e Tetrameles alle Tetramelaceae.[3]

Il genere Datisca, unico riconosciuto della famiglia, comprende due specie:[4]

Una terza specie, D. nepalensis, è attualmente posta in sinonimia con D. cannabina.

Descrizione modifica

Sono piante actinorrize che ospitano nelle loro radici ceppi di attinomiceti azotofissatori del genere Frankia.[5]

Datisca cannabina - comunemente detta "canapuccia"[6] per la sua somiglianza con la canapa - può essere alta fino a 2 metri ed è strettamente dioica, presenta cioè esemplari con infiorescenze maschili ed esemplari con infiorescenze femminili. D. glomerata è solo prevalentemente dioica: le piante femmine di tale specie possono infatti avere fiori di entrambi i sessi.[senza fonte]

Distribuzione e habitat modifica

Datisca cannabina è diffusa dalla Turchia e dall'isola di Creta, attraverso il Medio Oriente, sino alla catena himalayana.[7][8] D. glomerata è nativa invece del Messico, della California e del Nevada.[9]

Usi modifica

Datisca cannabina trova frequentemente impiego come pianta ornamentale.[6]

Contiene un pigmento giallo un tempo molto usato in tintoria.[6]

Se ne può ricavare un lassativo.[senza fonte]

Degradandone i fusti si possono ottenere fibre tessili.[10]

Note modifica

  1. ^ (EN) Datiscaceae Dumort., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  2. ^ (EN) Sistema Cronquist (TXT), su herba.msu.ru. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  3. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  4. ^ (EN) Datisca L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  5. ^ (EN) Datisca, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 14/12/2019.
  6. ^ a b c Canapuccia, su sapere.it. URL consultato il 15/12/2019.
  7. ^ (EN) Datisca cannabina L., su Flora of Nepal. URL consultato il 14/12/2019.
  8. ^ (EN) Datisca cannabina L., su Flora of Pakistan. URL consultato il 14/12/2019.
  9. ^ (EN) Datisca glomerata (K. Presl) Baill. (Durango root), su Plants Database. URL consultato il 14/12/2019.
  10. ^ Bruno Peyrone, L'enciclopedia, collana La biblioteca di Repubblica, 2003.

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