Dave - Presidente per un giorno

film del 1993 diretto da Ivan Reitman
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Dave - Presidente per un giorno (Dave) è un film del 1993 diretto da Ivan Reitman.

Dave - Presidente per un giorno
Kevin Kline in una scena del film
Titolo originaleDave
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1993
Durata110 min
Generecommedia, sentimentale
RegiaIvan Reitman
SoggettoGary Ross
SceneggiaturaGary Ross
ProduttoreIvan Reitman, Lauren Shuler Donner
Produttore esecutivoJoe Medjuck, Michael C. Gross
Casa di produzioneNorthern Lights Entertainment, Donner/Shuler-Donner
FotografiaAdam Greenberg
MontaggioSheldon Kahn
Effetti specialiDavid Blitstein, Harrison Ellenshaw
MusicheJames Newton Howard
ScenografiaJ. Michael Riva, David F. Klassen, Michael Taylor
CostumiRichard Hornung
TruccoRon Berkeley, Robert Norin, Linda DeVetta
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

William Harrison Mitchell - Presidente degli Stati Uniti - ha bisogno di un sosia che lo sostituisca negli eventi ufficiali in quanto lui si ritrova coinvolto in un "impegno inderogabile". A questo provvede il Capo dello Staff presidenziale Bob Alexander, il direttore delle comunicazioni sociali Alan Reed e il responsabile dei Servizi segreti Duane Stevenson.

Il sosia perfetto, che già impersonava il Presidente in alcune campagne pubblicitarie locali, viene trovato in Dave Kovic, uomo onesto, tranquillo e felice di aiutare il prossimo con l'ufficio di collocamento di cui è titolare; tuttavia mentre Dave sostituisce il Presidente Mitchell durante il suo "impegno inderogabile", cioè una scappatella con una segretaria, quest'ultimo viene colpito da ictus. L'ambizioso Alexander, approfittando della situazione generata dal pericolo di uno scandalo, di comune accordo con gli altri membri dello staff presidenziale, nasconde la verità al pubblico e alla First Lady, porta il Presidente Mitchell privo di conoscenza in un bunker segreto sotto la Casa Bianca e invia in un lungo tour di beneficenza in Africa il Vicepresidente Gary Nance; dopodiché lui e Alan convincono Dave a continuare ad impersonare il Presidente facendogli credere che Nance non sia idoneo per l'incarico. Dave viene quindi istruito su come presiedere consigli e riunioni, mentre il potere decisivo resta in mano ad Alexander, il cui obbiettivo finale è quello di costringere il Vicepresidente Nance a dimettersi incastrandolo in uno scandalo fraudolento (in realtà commesso da lui e dal Presidente Mitchell), farsi nominare Vicepresidente da Dave, per poi far fingere a quest'ultimo un ictus al fine di liberarsene e ottenere la carica di Presidente.

Dave, sebbene accetti di stare al gioco, grazie al suo carattere e alla sua spontaneità si rivela estremamente popolare; quando Alexander falsifica la sua firma per approvare una legge che avrebbe bloccato i fondi ad un programma di sostegno per senzatetto e disoccupati, Dave, con l'aiuto del suo vecchio amico esperto in contabilità Murray Blum, opera notevoli tagli nel bilancio federale, salvando così il progetto. Questo suo comportamento sorprende la First Lady, Ellen Mitchell, perché fra lei e il marito vi sono stati molti dissapori, si detestano e non hanno rapporti di alcun genere, che con una domanda a trabocchetto comprende che ora al potere non c'è più suo marito; una volta apprese le reali condizioni di William, Ellen vorrebbe lasciare la Casa Bianca ma, dopo aver trascorso la notte a parlare con Dave, decide di continuare la recita per il bene del paese. Con l'aiuto di Ellen, che inizia ad avvicinarsi a lui sentimentalmente, Dave lancia un programma per sostenere la piena occupazione lavorativa e intraprendere così un'efficace lotta contro la disoccupazione.

Tra Dave e Alexander comincia a formarsi una spaccatura, poiché il primo inizia a ribellarsi al controllo del secondo; dopo numerosi contrasti Dave, che col tempo ha preso sempre più confidenza con il proprio ruolo, decide di licenziare Alexander, il quale per vendicarsi accusa pubblicamente il Presidente di essere responsabile di una lunga serie di atti illeciti con l'intenzione di generare un impeachment. Dave, che non sapeva niente delle accuse, si informa di ciò con Alan, il quale conferma tutto e rivela inoltre il piano di Alexander per incolpare l'ignaro Vicepresidente Nance. Dave quindi, ormai consapevole che la farsa deve terminare, riunisce il Congresso e dichiara non solo che tutte le accuse di Alexander sono vere, ma che anche quest'ultimo è responsabile e consegna i documenti che ne dimostrano il coinvolgimento. Inoltre discolpa completamente il Vicepresidente Nance, dichiarando che egli era all'oscuro di tutto, per poi fingere con l'aiuto di Alan e Duane un ictus e perdere conoscenza.

Portato in ospedale il vero William Mitchell, che non si è mai ripreso dal coma, Dave è libero di tornare alla sua vita e al suo vecchio lavoro; il Presidente Mitchell morirà cinque mesi dopo, mentre le indagini sullo scandalo generato da Alexander termineranno con la sua condanna insieme ad altri otto funzionari corrotti. Sarà l'integro Nance a diventare Presidente il quale, dopo aver assunto solennemente la carica, giura che attuerà il programma preannunciato dal suo predecessore affiancato da Alan. Ellen Mitchell, divenuta vedova, si reca all'agenzia di Dave, che ispirato dall'esperienza si è gettato nella propria campagna elettorale con pochi mezzi e tanti progetti, con l'intenzione dargli un aiuto assieme a Duane.

Produzione

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Kevin Kline ha accettato la parte dopo il rifiuto di Warren Beatty e Kevin Costner. Moltissimi giornalisti, politici e commentatori televisivi americani compaiono nel film nella parte di loro stessi. Anche Arnold Schwarzenegger, all'epoca nominato "Ministro dell'alimentazione e l'educazione fisica" dal Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, fa una breve cameo nei panni di se stesso.

Riprese

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Lo studio ovale della Casa Bianca è stato ricostruito fedelmente in un teatro di posa. Il set in seguito è stato utilizzato anche per altre produzioni, tra cui il film Il Presidente - Una storia d'amore e la serie televisiva West Wing - Tutti gli uomini del Presidente.

Riconoscimenti

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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