David Woodard

direttore d'orchestra e scrittore statunitense

David James Woodard (/ˈwʊdɑːrd/, pronuncia; Santa Barbara, 6 aprile 1964) è un direttore d'orchestra, compositore e scrittore statunitense che negli anni novanta ha coniato la parola macedonia prequiem, ad indicare la sua pratica buddhista di comporre musiche destinate ad essere eseguite durante o immediatamente prima della morte dell’essere vivente a cui sono dedicate.[1][2] Woodard discende da una prominente famiglia coloniale.[3]

Woodard nel 2020.

I servizi funebri a Los Angeles ai quali Woodard ha partecipato in qualità di direttore d’orchestra o direttore musicale comprendono una cerimonia civica del 2001 tenuta all’ormai chiusa funicolare di Angels Flight in onore di Leon Praport e della vedova Lola, rimasta ferita.[4][5] Ha diretto requiem per animali, compreso quello per un pelecanus occidentalis proprio nel tratto di spiaggia dove era caduto.[6][N 1][7] Woodard usa inchiostri dai colori vivaci per preparare la sua musica.[8]

Timothy McVeigh chiese a Woodard di tenere una Messa prequiem (prima del requiem) alla vigilia della sua esecuzione a Terre Haute, in Indiana.[9] Pur ammettendo che McVeigh avesse compiuto un “gesto orribile”, tuttavia con intenzione di offrire conforto, Woodard acconsentì presentando in anteprima la sezione di coda della sua composizione "Ave Atque Vale" con un coro locale di ottoni presso la Chiesa di St. Margaret Mary, vicino al Penitenziario Federale di Terre Haute, davanti ad un pubblico che includeva i testimoni che sarebbero stati presenti il mattino seguente.[10] L'Arcivescovo Daniel M. Buechlein ed in seguito il Cardinale Roger Mahony presentarono una petizione a Papa Giovanni Paolo II affinché potesse benedire lo spartito di Woodard.[11][12][13]

Woodard è conosciuto per le sue repliche della Dreamachine, la macchina dei sogni, una lampada dalle proprietà leggermente psicoattive esposta in numerosi musei del mondo. In Germania e Nepal è famoso per i suoi contributi a Der Freund, noto giornale letterario, compresi i suoi scritti sul karma interspecie, la coscienza delle piante e l’insediamento paraguaiano detto Nueva Germania.[14]

Biografia modifica

Woodard si è formato alla Nuova Scuola per le Ricerche Sociali e all’Università della California, Santa Barbara.

Nueva Germania modifica

Nel 2003 Woodard è stato eletto consigliere a Juniper Hills, nella contea di Los Angeles in California. In questa veste ha proposto un gemellaggio con Nueva Germania in Paraguay. Per realizzare il suo intento, Woodard si è recato in questa utopia vegetariana/femminista di altri tempi per incontrarne i leader politici. A seguito della prima visita, avendo riscontrato una popolazione in “declino morale ed intellettuale”,[15] ha deciso di non portare avanti il progetto politico; ha però trovato interessante la sua comunità, tanto da farne oggetto di studi per una serie di scritti successivi. La cosa che lo ha interessato di più sono state le idee proto transumaniste del pianificatore speculativo Richard Wagner e di Elisabeth Förster-Nietzsche che, assieme al marito Bernhard Förster, hanno fondato la colonia, vivendoci tra il 1886 e il 1889.[16][17] In riconoscimento degli ideali fondatori della colonia, Woodard ha composto un inno corale, "Our Jungle Holy Land".[18][19]

 
Woodard e Burroughs con Dreamachine nel 1997.[20]

Dal 2004 al 2006 Woodard vi ha condotto numerose spedizioni, guadagnandosi il supporto del vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney.[21]

Nella primavera del 2006 Woodard è stato docente presso la Wissenschaftsakademie Berlin (Accademia delle Scienze di Berlino), fondata dall'autore e artista concettuale Rafael Horzon. Il titolo dell'evento, condotto insieme a Christian Kracht e al compositore Christian von Borries, era Nueva Germania - Gescheiterte Eugenik im Dschungel Paraguays ("Nueva Germania - Eugenetica fallita nella giungla del Paraguay").[22][23][24]

Nel 2011, Woodard ha accordato al romanziere svizzero Christian Kracht il permesso di pubblicare la loro corrispondenza, gran parte della quale è incentrata su Nueva Germania.[25] Si tratta di un’opera in due volumi pubblicata con l’imprimatur di Wehrhahn Verlag dell’Università di Hannover.[26] Di questa corrispondenza, il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha avuto modo di dire che"[Gli autori] hanno annullato il confine tra vita e arte."[27] Der Spiegel ha definito il primo dei due volumi, Five Years, Vol. 1,[28] “il lavoro preparatorio spirituale" per il romanzo successivo di Kracht, Imperium.

Secondo Andrew McCann, Woodard ha intrapreso "un viaggio in ciò che resta del luogo, dove i discendenti dei coloni originari vivono in circostanze drasticamente ridotte" ed è stato ispirato a "far avanzare il profilo culturale della comunità e costruire una miniatura di Bayreuth sul sito di quella che era in origine la residenza di famiglia di Elisabeth Förster-Nietzsche."[29] Recentemente Nueva Germania si è trasformata in una destinazione geniale, con bed and breakfast and un museo della sua storia quasi improvvisato.

Dreamachine modifica

Dal 1989 al 2007 Woodard ha costruito copie della Dreamachine,[30][31] un congegno stroboscopico ideato da Brion Gysin e Ian Sommerville che prevede un cilindro scanalato in rame o carta che ruota intorno ad una lampada elettrica. Se osservata ad occhi chiusi, la macchina può causare aberration mentali simili a quelle generate dall’assunzione di droghe o ai sogni.[32][N 2]

Dopo aver creato una Dreamachine per il progetto LACMA, la retrospettiva visiva del 1996 di William S. Burroughs detta Ports of Entry,[33][34] Woodard ha stretto amicizia con l’autore e gli ha presentato una Dreamachine “modello boemo" (in carta) per il suo 83º (ed ultimo) compleanno.[35][36] La macchina è stata battuta all’asta da Sotheby's. Ad aggiudicarsela è stato un collezionista privato nel 2002, mentre l’altra rimane un lascito del patrimonio di Burroughs al museo d’arte Spencer.[37]

Note modifica

Approfondimenti modifica

  1. ^ Invece di usare un bastone, Woodard condusse il pellicano al requiem con delle pinze.
  2. ^ Nel 1990 Woodard ha inventato una fantascientifica macchina psicoattiva, detta Feraliminal Lycanthropizer, i cui effetti sono sostanzialmente gli opposti di quelli di una Dreamachine.

Fonti modifica

  1. ^ Carpenter, S., "In Concert at a Killer's Death", Los Angeles Times, 9 maggio 2001.
  2. ^ Rapping, A., Ritratto di Woodard (Seattle: Getty Images, 2001).
  3. ^ Finnell, A. L., The Order of Americans of Armorial Ancestry: Lineage of Members (Baltimora: Clearfield, 1997), p. 250.
  4. ^ Reich, K., "Family to Sue City, Firms Over Angels Flight Death", Los Angeles Times, 16 marzo 2001.
  5. ^ Dawson, J., Los Angeles' Angels Flight (Mount Pleasant, SC: Arcadia Publishing, 2008), p. 125.
  6. ^ Manzer, T., "Pelican's Goodbye is a Sad Song", Press-Telegram, 2 ottobre 1998.
  7. ^ Allen, B., Pelican (Londra: Reaktion Books, 2019), pp. 152–153.
  8. ^ Kracht, C., & Nickel, E., Gebrauchsanweisung für Kathmandu und Nepal: Überarbeitete Neuausgabe (Monaco di Baviera: Piper Verlag, 2012), p. 173.
  9. ^ Deaglio, E., Cose che voi umani (Venezia: Marsilio Editori, 2021), p. 124.
  10. ^ Siletti, M. J., Sounding the last mile: Music and capital punishment in the United States since 1976, tesi di dottorato sotto la guida del prof. J. Magee, Università dell'Illinois a Urbana-Champaign, 2018, pp. 240–241 (archiviato il 8 marzo 2021).
  11. ^ Wall, J. M., "Lessons in Loss", The Christian Century, 4–10 luglio 2001, p. 37.
  12. ^ Vloed, K. van der, Voce su David Woodard, Requiem Survey, 5 febbraio 2006.
  13. ^ Woodard, D., "Musica lætitiæ comes medicina dolorum", trad. S. Zeitz, Der Freund, Nr. 7, Marzo 2006, pp. 34–41.
  14. ^ Carozzi, I., "La storia di Nueva Germania", Il Post, 13 ottobre 2011.
  15. ^ Tenaglia, F., Momus—A Walking Interview (Torino/Milano: Noch Publishing, 2015), pp. 39–40.
  16. ^ Kober, H., "In, um und um Germanistan herum", Die Tageszeitung, 18 maggio 2006.
  17. ^ Lichtmesz, M., "Nietzsche und Wagner im Dschungel: David Woodard & Christian Kracht in Nueva Germania", Zwielicht 2, 2007, pp. 28–31.
  18. ^ Scheidemandel, N., "Der Traum in der Maschine", Der Freund, Nr. 1, Settembre 2004, pp. 41–50.
  19. ^ Rafael Horzon, op. cit., cap. 21.
  20. ^ Chandarlapaty, R., "Woodard and Renewed Intellectual Possibilities", nel Seeing the Beat Generation (Jefferson, NC: McFarland & Company, 2019), pp. 142–146.
  21. ^ Epstein, J., "Rebuilding a Home in the Jungle" Archiviato il 9 ottobre 2016 in Internet Archive., San Francisco Chronicle, 13 marzo 2005.
  22. ^ (DE) Frühlingstrimester 2006 - Studiengang Anthropologie, su modocom.de, Wissenschaftsakademie Berlin, 19 marzo 2006. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  23. ^ (DE) Stephan Maus, Oh, wie schön ist Paraguay, in Süddeutsche Zeitung, 21 marzo 2006. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  24. ^ Rafael Horzon, Il libro bianco, traduzione di Isabella Amico di Meane, Scritturapura Casa Editrice, 2013, ISBN 9788897924012.
  25. ^ Schröter, J., "Interpretive Problems with Author, Self-Fashioning and Narrator," nel Birke & Köppe, eds., Author and Narrator (Berlino: De Gruyter, 2015), pp. 113–138.
  26. ^ Woodard, "In Media Res", 032c, Estate 2011, pp. 180–189.
  27. ^ Link, M., "Wie der Gin zum Tonic", Frankfurter Allgemeine Zeitung, 9 novembre 2011.
  28. ^ Kracht & Woodard, Five Years (Hannover: Wehrhahn Verlag, 2011).
  29. ^ McCann, A. L., "Allegory and the German (Half) Century", Sydney Review of Books, 28 agosto 2015.
  30. ^ Allen, M., "Décor by Timothy Leary", The New York Times, 20 gennaio 2005 (archiviato il 22 aprile 2015).
  31. ^ Albinati, E., Svenimenti (Torino: Einaudi, 2004), pp. 97–98.
  32. ^ Woodard, note del programma, Program, Berlino, novembre 2006.
  33. ^ Knight, C., "The Art of Randomness", Los Angeles Times, 1 agosto 1996.
  34. ^ Bolles, D., "Dream Weaver", LA Weekly, 26 luglio–agosto 1, 1996.
  35. ^ Ambasciata degli Stati Uniti a Praga, "Literární večer s diskusí", Ott 2014.
  36. ^ Woodard, "Burroughs und der Steinbock", Schweizer Monat, Marzo 2014, p. 23.
  37. ^ Spencer Museum of Art, Dreamachine, Università del Kansas.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN174755630 · ISNI (EN0000 0003 5593 5615 · LCCN (ENno2011174082 · GND (DE1014196620 · BNE (ESXX1496406 (data) · BNF (FRcb16616878t (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2011174082