De-Loused in the Comatorium

album dei The Mars Volta del 2003

De-Loused in the Comatorium è il primo album dei The Mars Volta pubblicato il 24 giugno del 2003. È basato su un racconto breve scritto dal cantante Cedric Bixler-Zavala[1] che racconta la storia di un uomo (Cerpin Taxt) che nel tentativo di commettere suicidio usando morfina e veleno per topi entra in un coma profondo dove sperimenta visioni della psiche umana. Risvegliatosi, il vero mondo non lo appaga più e si getta definitivamente nelle braccia della morte.[2] il racconto è ispirato dalla morte di un artista di El Paso, Julio Venegas, amico del cantante.

De-Loused in the Comatorium
album in studio
ArtistaThe Mars Volta
Pubblicazione2003
Durata60:59
Dischi1
Tracce10
GenereHard rock
Rock sperimentale
Post-hardcore
EtichettaStrummer Records, Universal Records, Gold Standard Labs
ProduttoreRick Rubin e Omar Rodríguez-López
Registrazioneal The Mansion di Los Angeles
The Mars Volta - cronologia
Album precedente
Album successivo
(2005)

Le due versioni della copertina sono state realizzate da Storm Thorgerson.

Nel giugno del 2015 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla venticinquesima posizione dei 50 migliori album progressive di tutti i tempi.[3]

Tracce modifica

  1. Son et lumière – 1:35
  2. Inertiatic ESP – 4:24
  3. Roulette Dares (The Haunt Of) – 7:31
  4. Tira me a las arañas – 1:29
  5. Drunkship of Lanterns – 7:06
  6. Eriatarka – 6:20
  7. Cicatriz ESP – 12:29
  8. This Apparatus Must Be Unearthed – 4:58
  9. Televators – 6:19
  10. Take the Veil Cerpin Taxt – 8:42

Formazione modifica

Gruppo modifica

Altri musicisti modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Il racconto in formato pdf sul sito del gruppo Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  2. ^ Guido Mariani, Millennium Rock, Edizioni Berther, 2010, p. 50.
  3. ^ (EN) Jon Dolan, Dan Epstein, Reed Fischer, Richard Gehr, Brandon Geist, Kory Grow, Will Hermes, Ryan Reed e Jon Weiderhorn, 50 Greatest Prog Rock Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone, 17 giugno 2015. URL consultato il 12 ottobre 2015.

Collegamenti esterni modifica

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