Roma (divinità)

divinità romana
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La dea Roma è una figura della religione romana che, fin dal IV secolo a.C., fu la divinità che personificava la città di Roma e, più in generale, lo Stato romano. Sull'origine del termine "Roma" vi è una pluralità di ipotesi[1], tra cui la derivazione dal greco antico ρώμη ossia rome traducibile con "forza"[2] o dall'etrusco Rumon, parola con cui era denominato dagli etruschi il fiume Tevere[3].

La dea Roma (a destra) e la personificazione del Campo Marzio (a sinistra) assistono all'apoteosi sulle ali di Aion (il Tempo Eterno) di Antonino Pio e Faustina. Rilievo dalla base della colonna di Antonino Pio, II secolo d.C. Città del Vaticano, Cortile della Pigna

Leggende miticheModifica

Roma, prigioniera troianaModifica

 
Questa moneta, coniata sotto Filippo l'Arabo per celebrare il Saeculum Novum, mostra nel rovescio un tempio dedicato alla dea Roma

Stando alla tradizione più antica, Roma era una delle prigioniere di guerra troiane segregate nella nave di Ulisse; quando le navi di Ulisse furono costrette da una tempesta a sbarcare sulle coste del Lazio, Roma e le altre prigioniere, stanche di seguire Ulisse nei suoi viaggi, decisero di incendiare le navi, costringendo Ulisse e i suoi uomini a stanziarsi nel Lazio, più precisamente sul colle Palatino. Qui venne fondata la città di Roma in onore della prigioniera che aveva costretto Ulisse e i suoi uomini a non partire per nuovi lidi, dando vita a una nuova civiltà.

Figlia di Ascanio o di EneaModifica

 
Statua raffigurante la dea Roma, rappresentata nella fontana di Piazza del Popolo a Roma

Secondo altre versioni, Roma (o più comunemente Rome) sarebbe stata la figlia di Ascanio, e quindi nipote di Enea. In ricordo dei trionfi dei profughi troiani, che riuscirono nel corso delle guerre contro Turno a conquistare la zona dove sarebbe sorta la Città Eterna, Rome fece costruire sul luogo dove sorgerà l'Urbe un tempio in onore di Fides (la Fede).
Per questi motivi alla città venne dato il nome di Roma in onore della fanciulla che aveva fatto edificare il tempio.
Secondo altre versioni, Roma sarebbe stata la moglie di Ascanio oppure la moglie dello stesso Enea e figlia di Telefo e quindi nipote di Eracle.

Secondo la versione ellenizzante, l'eroina Roma avrebbe origini "greche", essendo una dei numerosi figli di Ulisse e della maga Circe e quindi sorella di Telegono, colui che avrebbe ucciso l'uomo dal multiforme ingegno. Secondo altre leggende sarebbe stata figlia di Telemaco e di Circe e sorella del Re Latino.

Prime rappresentazioniModifica

Le prime immagini della dea, su monete romane, risalgono al 269 a.C. La rappresentazione della dea è presente su altre monete romane coniate a Locri nel 204 a.C. Da questo si suppone che i non-romani iniziarono a dare al dominio di Roma attributi divini. Sulle monete la dea era raffigurata come una donna in veste amazzonica, armata di spada, talvolta clipeata o coronata di alloro, con vicino una Vittoria alata o altri simboli.

Durante l'ImperoModifica

Durante l'Impero romano fu principalmente una dea provinciale, usata per inculcare agli abitanti delle province la lealtà allo stato romano. Un tempio a Roma fu eretto a Smirne nel 195 a.C. e un culto a lei rivolto era presente ad Efeso, Sardi e Delo.

Il culto era comunque presente a Roma stessa dove Adriano fece costruire un tempio dedicato a Venere ed a Roma sulla via Sacra, accanto all'arco di Tito.

Rappresentazioni nei secoliModifica

NoteModifica

  1. ^ [1]Pagina del sito del linguista e glottologo Massimo Pittau ove viene trattata l'etimologia del toponimo Roma
  2. ^ Copia archiviata, su grecoantico.com. URL consultato il 27 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2010). Vocabolario di lingua greco antica che permette d'effettuare le traduzione del termine "forza" e tra cui rome
  3. ^ [2] Etimologia da un dizionario etimologico online

BibliografiaModifica

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Collegamenti esterniModifica

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