Deneb Algedi

stella binaria nella costellazione del Capricorno
(Reindirizzamento da Delta Capricorni)

Deneb Algedi (δ Cap / δ Capricornii / Delta Capricorni), o Scheddi (AFI: /ˈskɛddi/)[2], è un sistema stellare situato nella costellazione del Capricorno. Avendo una magnitudine di 2,81, è la stella più luminosa della costellazione. Dista 38,7 anni luce dal Sistema solare[3].

Deneb Algedi A / B
Deneb Algedi
ClassificazioneStella bianca di
sequenza principale
Classe spettraleF1IV-III / K1V
Distanza dal Sole38,7 anni luce
CostellazioneCapricorno
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta21h 47m 02,444s
Declinazione-16° 07′ 38,23″
Dati fisici
Raggio medio1,64 / ? R
Massa
1,73 / 1,00 M
Temperatura
superficiale
7700 / ? K (media)
Luminosità
8,5 / ? L
Età stimata600 milioni di anni[1]
Dati osservativi
Magnitudine app.+3,05 (min)
+2,81 (max)
Magnitudine app.2,84
Magnitudine ass.+2,48
Velocità radiale-6,3 km/s
Nomenclature alternative
Scheddi, 49 Capricorni, HR 8322, BD−16°5943, HD 207098, SAO 164644

Coordinate: Carta celeste 21h 47m 02.444s, -16° 07′ 38.23″

Osservazione modifica

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 2,8 le consente di essere scorta anche dai piccoli e medi centri urbani senza difficoltà.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.

Caratteristiche modifica

Delta Capricorni è sospettata essere una variabile Delta Scuti, ed è certamente anche una binaria a eclisse di tipo Algol; una compagna la occulta ogni 1,023 giorni, causando una diminuzione della luminosità di 0,24 magnitudini[4], mentre quando è la secondaria ad essere occultata, la diminuzione è di 0,09 magnitudini.

La componente primaria del sistema è classificata a volte come gigante bianca, altre come subgigante e altre ancora come stella bianca di sequenza principale. Probabilmente è una stella che sta terminando ora l'idrogeno nel suo nucleo e sta entrando nello stadio di subgigante. Presenta linee metalliche nel suo spettro, di conseguenza viene catalogata anche fra le stelle Am. La secondaria, probabilmente una nana arancione, non è ben conosciuta e pare avere una massa simile a quella del Sole[5].

Etimologia modifica

Il nome tradizionale 'Deneb Algedi' deriva dall'arabo ذنب الجدي (ðanab al-Jady), che significa "la coda della capra". La stessa origine ha un nome alternativo, Scheddi, nome usato fra l'altro anche per la stella γ Capricornii. Insieme a quest'ultima era conosciuta nel mondo arabo come Al Sa'd al Nashirah, "la fortunata"[6].

Nell'astronomia cinese, δ Capricorni è nota come 垒 壁 阵 四 (LEI BI zhen SI), che significa 'la quarta stella della linea dei bastioni (ZH) [7]. Ciò è riferito alla sua presenza in mezzo a un asterismo noto come 'La linea di bastioni ', che comprende anche κ Capricorni, ε Capricorni, γ Capricornii, ι Aquarii, λ Aquarii, σ Aquarii, φ Aquarii, 27 Piscium, 29 Piscium, 33 Piscium e 30 Piscium[8].

Note modifica

  1. ^ Trilling, D. E. et al., Debris disks in main-sequence binary systems, in The Astrophysical Journal, vol. 658, n. 2, aprile 2007, pp. 1264–1288.arΧiv:astro-ph/0612029
  2. ^ Scheddi, in Dizionario delle scienze fisiche, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1996. URL consultato il 27 gennaio 2017.
  3. ^ Extended Hipparcos Compilation (XHIP) (Anderson+, 2012)
  4. ^ Delta Cap AAVSO
  5. ^ W UMa type and CAB stars dynamical evolution (Eker+, 2006)
  6. ^ Allen, R.H. (1889) Star Names: Their Lore and Meaning (p. 141)
  7. ^ 香港太空館 - 研究資源 - 亮星中英對照表 Archiviato il 29 settembre 2009 in Internet Archive., Hong Kong Space Museum, 23 novembre 2010.
  8. ^ (ZH) 中國星座神話, written by 陳久金. Published by 台灣書房出版有限公司, 2005, ISBN 978-986-7332-25-7.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Stelle: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di stelle e costellazioni