Dendrohyrax arboreus

specie di animali della famiglia Procaviidae

La procavia arboricola (Dendrohyrax arboreus) è una delle quattro specie esistenti di iraci (ordine Hyracoidea), e una delle due del genere Dendrohyrax (che include anche il D. dorsalis).

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Procavia arboricola
Procavia arboricola
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Infraclasse Eutheria
Superordine Afrotheria
Ordine Hyracoidea
Famiglia Procaviidae
Genere Dendrohyrax
Specie D. arboreus
Nomenclatura binomiale
Dendrohyrax arboreus
Smith, 1827
Sinonimi

Dendrohyrax validus

Nomi comuni

procavia arboricola

Areale

Descrizione modifica

Molto simile agli altri iraci, la procavia arboricola ha una lunghezza di circa 50 cm, un peso di 4 kg, e proporzioni paragonabili a quelle di un grosso coniglio. Il pelo è folto e morbido, di colore variabile dal grigio al marrone con screziature bianche; il ventre e la zona della ghiandola dorsale sono bianchi.

Biologia modifica

A differenza dell'irace del Capo, la procavia arboricola è prevalentemente notturna, e solitaria. Di giorno dorme sugli alberi, prediligendo il fogliame fitto che la protegge dai predatori; di sera scende a terra a cercare cibo. Al tramonto e all'alba emette una serie di versi e grida molto intensi. A terra ha movimenti abbastanza goffi, ma è un'ottima arrampicatrice.

Si nutre di foglie, erba, frutta e leguminose.

La gestazione dura 7 mesi, e in genere vengono partoriti uno o due piccoli, molto precoci.

Distribuzione e habitat modifica

È diffuso lungo la costa sudorientale dell'Africa dal Kenya al Sudafrica, e in alcune regioni del Congo e dello Zambia. In swahili si chiama perere (mentre altri iraci, come l'irace del Capo e l'irace delle steppe, sono detti pimbi).

Vive nelle foreste montane, ad altitudini fino ai 4.500 m.

Conservazione modifica

La IUCN red list classifica questa specie come a minimo rischio di estinzione.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Scheda presso Animal Diversity Web
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