Denim

tela composta di cotone e lino
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Denim (disambigua).

Il dènim[1] o tessuto di jeans è composto di cotone[2], generalmente di colore grigio ed è il tessuto storico con cui vengono confezionati i pantaloni in taglio jeans.[3] È una sargia ("serge" in francese), ha una tessitura in diagonale ed è perciò una stoffa particolarmente robusta e adatta a indumenti da lavoro, a differenza della "tela" che è tessuta con i fili incrociati perpendicolarmente e non ha caratteristiche di robustezza. Prende il nome dalla città di Nîmes in Francia e un tempo era detto serge de Nîmes.[4] Da "de Nîmes" proviene perciò "denim".

Tessuto denim, usato, in zona di cucitura
Denim al microscopio

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dei jeans.

Già nel XV secolo Nîmes[5] era in concorrenza con Chieri[6], in Piemonte, per la produzione di un tipo di fustagno molto robusto di colore blu, allora tinto con il guado (Isathis tinctoria)[7].

Quando il cotone divenne un materiale economico, disponibile in grandi quantità, questo tipo di tessuto divenne materiale d'eccellenza per abiti da lavoro.

Nella lingua inglese la produzione di Nîmes prese il nome denim, mentre nella lingua francese prese il nome blue-jeans, dal termine bleu de Gênes, ovvero blu di Genova, perché tale mercanzia era esportata attraverso il porto di Genova.

Colore ed usi modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Denim (colore).
 
AMC Gremlin con le finiture e la tappezzeria della Levi's

Il suo colore blue indaco, che è un blu non regolare, (anche se oggi l'abbigliamento jeans può essere coniugato con altri colori) e il tessuto denim (un binomio inscindibile) sono diventati un marchio caratteristico ed esclusivo che al pari delle "griffes" o dei marchi commerciali più famosi conferisce un significato speciale, quasi mitico ad oggetti normalmente presenti nella comune vita quotidiana.

Trova impiego anche nella confezione di camicie, shorts, bermuda, gonne, giacche, gilet, cappelli, borse, scarpe e giubbini per quanto riguarda l'abbigliamento "giovanile" o casual, ma spesso anche nella confezione di pantaloni classici ed ormai è usato anche per oggetti non di abbigliamento, come a partire dal 1973 nelle automobili American Motors nei modelli Gremlin, Hornet, Pacer, Concord, nelle Jeep CJ e nella versione del Maggiolino Jeans.

Caratteristiche modifica

Trattamenti di finissaggio possono modificarne l'aspetto come nello stone washed o nel delavé (di aspetto "usato").

Il denim si stinge progressivamente con i lavaggi e con l'uso, schiarendosi di più dove è maggiore l'attrito. «Il jeans invecchia integrando in sé il cambiamento dell'età, impregnandosi di avventura, della vita di chi li indossa. Ogni lavaggio è una pagina girata, il tempo vi scrive la sua memoria su uno sfondo sempre più pallido. La decolorazione dovuta al lavaggio traduce l'avvenimento vissuto fino alla saturazione finale.»[8]

«Autentico o simulato che sia, resta il fatto piuttosto bizzarro rispetto all'estetica "naturale" del consumo, che per i jeans il nuovo vale meno dell'usato, il consumo aggiunge valore (estetico, affettivo, di prestigio sociale, perfino economico) all'oggetto.»[9]

Armatura modifica

 
L'armatura a saia del denim

Anticamente era realizzato con un ordito in lino e la trama in cotone, oggi interamente in cotone. Le sue caratteristiche sono la robustezza e resistenza (per il materiale usato) unite a una certa adattabilità (per l'armatura a saia).

Il denim è molto simile al fustagno, che ne è l'antenato. La differenza tra loro è data dal colore dell'ordito: nel fustagno trama e ordito sono del medesimo colore, nel denim l'ordito è bianco o écru e la trama blu.

Il denim ha un'armatura con saia a tre (2:1), intreccio con nervature oblique date dallo scarto delle legature (una legatura è il passaggio di un filo di trama sotto un filo di ordito). Dà come risultato una diagonale e necessita di tre licci.

Note modifica

  1. ^ con arretramento dell'accento originale
  2. ^ (FR) Le guide Jeans & Denim Archiviato il 4 ottobre 2015 in Internet Archive.
  3. ^ JEAN : Définition de JEAN, su cnrtl.fr. URL consultato il 23 aprile 2022.
  4. ^ Blue de Genes Denim Archiviato il 6 ottobre 2012 in Internet Archive.
  5. ^ Dov’è nato il jeans? A Chieri sono certi, su La Stampa, 8 settembre 2015. URL consultato il 23 aprile 2022.
  6. ^ STORIA - Pont Canavese, Genova o Chieri: chi ha inventato i blue jeans?, su QC Quotidiano del Canavese, 8 settembre 2015. URL consultato il 23 aprile 2022.
  7. ^ L'attività tessile a Chieri, su Fondazione Tessile di Chieri. URL consultato il 24 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2015).
  8. ^ Daniel Friedman, Historie du blue jeans, Paris, 1987
  9. ^ Ugo Volli, Jeans, Ed. Lupetti & Co., 1991

Bibliografia modifica

  • Daniel Friedman, Histoire du blue jeans, Paris, 1987
  • Ugo Volli, Jeans, Ed. Lupetti & Co., 1991

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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