Dignano (Croazia)
Dignano (in croato Vodnjan; fino al 1945 Dignano d'Istria; in veneto Dignan) è una cittadina croata di 5 850 abitanti, situata nella regione istriana.
Dignano città | |
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(HR) Vodnjan (IT) Dignano | |
Localizzazione | |
Stato | Croazia |
Regione | Istria |
Amministrazione | |
Sindaco | Edi Pastrovicchio |
Territorio | |
Coordinate | 44°58′N 13°51′E |
Altitudine | 135 m s.l.m. |
Superficie | 101,70 km² |
Abitanti | 5 850[1] (2021) |
Densità | 57,52 ab./km² |
Comuni confinanti | Valle d'Istria, Sanvincenti, Marzana, Fasana, Pola |
Altre informazioni | |
Lingue | croato, italiano |
Cod. postale | 52215 |
Prefisso | 052 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | PU |
Nome abitanti | dignanesi |
Patrono | san Biagio |
Giorno festivo | 3 febbraio |
Cartografia | |
Localizzazione della città di Dignano nella regione istriana | |
Sito istituzionale | |
Geografia
modificaDignano sorge nell'Istria occidentale, a 12 km a nord di Pola.
Storia
modificaLa tradizione vuole che l'attuale Dignano sia il risultato dell'unione di sette ville, facenti parte dell'agro colonico di Pola. È nota ancora in epoca romana come Praedium Athenianum e successivamente come Vicus Attinianum o Adinianum.
Fu tra i territori sotto il dominio del Patriarcato di Aquileia come feudo dell'Abbazia di San Gallo di Moggio Udinese assieme a Portole[2][3]. Nel 1213 l'abate di Moggio investe del feudo di Dignano d'Istria il nobile Walterpertoldo di Spilinbergo. Successivamente la città segue le sorti dell'Istria: prima veneziana, poi asburgica e nel 1918 italiana.
L'antica Attinianum era ristretta entro i limiti dell'odierna Piazza del Popolo. Al centro della piazza si ergeva il castello. Il luogo era irregolare nella forma e aveva tre porte che permettevano l'accesso al castello e alla piazza: una si apriva verso le mercerie, un'altra portava alla contrada del Forno Grande e la terza era posta sul punto di unione delle contrade Portarol e Duomo.
Nel 1808, per ingrandire la piazza, l'antico castello venne demolito e con le sue pietre vennero selciate le vie circostanti.
La popolazione della città è stata storicamente e compattamente di lingua e cultura italiana, ma nelle località di campagna ad est della città e a Peroi gli abitanti erano prevalentemente slavi. Dignano assieme a tutta l'Istria venne annessa all'Italia dopo la prima guerra mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale e la cessione alla Jugoslavia, negli anni difficili tra il 1945 e il 1951, gran parte della popolazione esulò. L'esodo fu compensato da immigrazione proveniente da località croate dell'Istria, ma anche da lontane regioni della Jugoslavia.
Simboli
modifica«Scudo d'argento, a una croce di rosso, sormontato da una corona e fregiato ai margini.[4]»
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa di san Biagio, è la più grande chiesa di tutta l'Istria. Al suo interno una collezione di reliquie chiamate "i corpi santi" che raccoglie le spoglie a volte miracolosamente conservate di alcuni santi fra i quali san Sebastiano e santa Barbara. Il corpo di santa Nicolosa, morta a Venezia nel 1512, è considerata la reliquia meglio conservata d'Europa. All'interno è conservato il paliotto del beato Leone Bembo di Paolo Veneziano.
- Chiesa di San Giacomo, costruita originariamente nel IX secolo, è la più antica della cittadina istriana
- Chiesa della Madonna della Traversa
- Chiesa di San Martino
- Chiesa di San Rocco
- Chiesa di Sant'Antonio
- Chiesa di Santa Caterina
- Chiesa della Madonna del Carmine
- Palazzo Bradamante, del XVII secolo, ospita la sede della locale Comunità degli Italiani
- Palazzo Bettica, conosciuto come Castello, in stile gotico veneziano, ospita il museo civico
- Palazzo Portarol, in stile gotico
- Municipio, in stile neogotico, costruito nel 1911
-
Piazza del Popolo a Dignano
-
Chiesa e campanile di San Biagio
-
Cappella della Santa Croce
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Palazzo Bettica
-
Castello
-
Kažuni rurali
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Chiesa ortodossa di San Spiridione a Peroi
-
Monumento ai partigiani jugoslavi a Peroi
Società
modificaNonostante l'esodo del dopoguerra, resta una cospicua comunità di croati italiani (il 20% nel 2001, il 15% nel 2011), di cui alcuni usano ancora il dialetto istriota. La minoranza italiana è concentrata soprattutto nel capoluogo (circa un quarto degli abitanti) e nella frazione di Gallesano (circa metà degli abitanti).
Nell'ultimo decennio si sono stabilite a Dignano anche due consistenti comunità di bosniaci e di rom - quest'ultima, l'unica e la più grande comunità rom dell'Istria,[5] con una propria associazione (Associazione dei Rom dell'Istria) e un rappresentante in consiglio comunale nei posti riservati alle minoranze.
Anche i montenegrini di Peroi sono una comunità storica di Dignano, avendo mantenuto per secoli religione ortodossa e costumi, con una propria associazione "Peroj 1657".[6]
Evoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
La presenza autoctona di italiani
modificaÈ presente una comunità di italiani autoctoni che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italofone che abitarono per secoli la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che furono della Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Dignano è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe".
Il censimento austriaco del 1910 registrava nel comune catastale di Dignano 6 087 abitanti, dei quali 5801 italiani (con l'esclusione degli attuali insediamenti di Gaiana, Gallesano e Peroi).[8] Secondo l'ultimo censimento del 2011 è presente nel comune di Dignano una consistente minoranza autoctona di italiani composta da 950 persone, pari allo 15,53% della popolazione, che costituiscono la locale Comunità degli Italiani di Dignano e la Comunità degli Italiani di Gallesano "Armando Capolicchio" nella frazione. I sodalizi aderiscono all'Unione Italiana.
Lingue e dialetti
modifica% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[9] |
---|---|
0,87% | madrelingua bosniaca |
73,16% | madrelingua croata |
19,93% | madrelingua italiana |
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[10] |
---|---|
3,71% | madrelingua bosniaca |
72,46% | madrelingua croata |
15,53% | madrelingua italiana |
4,84% | madrelingua romanì |
Geografia antropica
modificaIl comune di Dignano è diviso in 4 insediamenti:
- Dignano o Dignano d'Istria (Vodnjan), sede comunale
- Gaiano (Gajana)
- Gallesano (Galižana)
- Peroi (Peroj)
Clima
modificaDignano[11] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 7,7 | 8,8 | 11,7 | 15,6 | 20,3 | 24,0 | 26,9 | 26,6 | 23,0 | 18,3 | 12,9 | 9,5 | 8,7 | 15,9 | 25,8 | 18,1 | 17,1 |
T. min. media (°C) | 2,8 | 3,4 | 5,4 | 8,5 | 12,7 | 16,4 | 18,9 | 18,8 | 15,7 | 11,8 | 7,2 | 4,4 | 3,5 | 8,9 | 18,0 | 11,6 | 10,5 |
Precipitazioni (mm) | 81 | 68 | 70 | 77 | 70 | 65 | 59 | 79 | 100 | 97 | 120 | 91 | 240 | 217 | 203 | 317 | 977 |
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade
modificaLa principale via d'accesso alla città è l'autostrada A9 che unisce Pola alla frontiera slovena.
Ferrovie
modificaDignano è servita dalle stazioni di Dignano e Dignano Città della ferrovia istriana.
Note
modifica- ^ (EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022).
- ^ Rino Cigui, I Benedettini nella Venezia Giulia di Antonio Alisi, Atti, vol. XXXVII, 2007, pp. 426-428.
- ^ La Storia di Moggio, su Comune di Moggio Udinese.
- ^ Paola Delton, Appunti storici sullo stemma civico di Dignano (PDF).
- ^ Lonely Planet, Vodnjan
- ^ Peroj 1657 Archiviato il 17 gennaio 2010 in Internet Archive.
- ^ (HR) Popolazione nei comuni croati nel periodo 1857-2011, su dzs.hr.
(EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022). - ^ Censimento del Litorale Austriaco-illirico del 31 dicembre 1910 (PDF), su kozina.com (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).
- ^ Censimento Croazia 2001
- ^ Censimento Croazia 2011
- ^ https://it.climate-data.org/location/58064/
Bibliografia
modifica- Dario Alberi, Istria, storia, arte, cultura, Edizioni Lint Trieste.
- Fabio Amodeo, TuttoIstria, Edizioni Lint Trieste.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dignano d'Istria
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su vodnjan.hr.
- Elio Migliorini e Antonio Morassi, DIGNANO d'Istria, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- DIGNANO d'Istria, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159541214 · LCCN (EN) n87849158 · J9U (EN, HE) 987007560142005171 |
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