Diocesi di Madauro

La diocesi di Madauro (in latino Dioecesis Madaurensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Madauro
Sede vescovile titolare
Dioecesis Madaurensis
Chiesa latina
Sede titolare di Madauro
Rovine romane di Madaura
Vescovo titolareTimothy Norton, S.V.D.
IstituitaXVI secolo
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Madauro
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Madauro (o Madaura), corrispondente alla città di M'daourouch nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Madauro fu la patria dello scrittore e filosofo romano Apuleio. Il Martirologio Romano, alla data del 18 dicembre, menziona un gruppo di martiri cristiani: «Nell'Africa settentrionale, commemorazione dei santi martiri Namfamone, Míggine, Sanámis e Lucítas, che, secondo la testimonianza del pagano Massimo di Madaura in una lettera a sant'Agostino, godevano di grande venerazione presso il popolo cristiano.»[1] Questo gruppo di martiri nel Vetus Martyrologium Romanum sono esplicitamente attribuiti a questa città e ascritti alla data del 4 luglio.

A Madauro fece i suoi studi sant'Agostino.

Diversi sono i vescovi documentati di questa antica diocesi africana. Antigono prese parte al concilio di Cartagine del 345/348[2] presieduto da Grato.[3]

Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Piacentino (o Piacenzio) e il donatista Donato. Data la rarità del nome, Piacentino è da identificare con gli omonimi vescovi che presero parte al concilio riunito a Cartagine il 13 giugno 407 come legato della Numidia e al concilio antipelagiano celebrato a Milevi nel 416. A lui fu indirizzata una lettera di sant'Agostino, oggi perduta. Ed infine è da attribuire a questo vescovo la lapide scoperta a Madauro che ricorda il vescovo Piacentino morto all'età di 86 anni.[4]

Il nome di Pudenzio figura al 60º posto nella lista dei vescovi della Numidia convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Pudenzio, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[5]

Le scoperte epigrafiche hanno restituito i nomi di altri tre vescovi di Madauro. Respetto è autore di un epitaffio in memoria del figlio Desiderio, morto il 22 gennaio 531.[6] Lepidiano visse 66 anni e il suo epitaffio è datato al V secolo.[7] Maurenzio è documentato da un'epigrafe datata tra VI e VII secolo.[8]

Dal XVI secolo Madauro è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dall'11 novembre 2021 il vescovo titolare è Timothy Norton, S.V.D., vescovo ausiliare di Brisbane.

Cronotassi modifica

Vescovi modifica

  • Antigono † (menzionato nel 345/348)
  • Piacentino (o Piacenzio) † (prima del 407 - dopo il 416 ?)
  • Lepidiano † (V secolo)
  • Pudenzio † (menzionato nel 484)
  • Respetto † (menzionato nel 531)
  • Maurenzio † (VI/VII secolo)

Vescovi titolari modifica

  • Nicola de Valle, O.F.M. † (11 agosto 1525 - ?)
  • Gaspar de Torres, O. de M. † (9 giugno 1570 - ?)
  • Sebastiano de Pesca † (27 aprile 1587 - ?)
  • Francisco de Vera-Villavicencio, O. de M. † (4 luglio 1603 - 18 o 28 marzo 1613 nominato vescovo di Perpignano-Elne)
  • Juan Suárez, O.SS.T. † (12 agosto 1613 - ?)
  • Melchor Rodríguez de Torres, O. de M. † (19 settembre 1616 - ?)
  • Sebastiano Carta † (25 ottobre 1621 - 29 novembre 1627 nominato vescovo di Bosa)
  • Martin Meurisse, O.F.M. † (19 giugno 1628 - ?)
  • Gerolamo Gradenigo † (25 aprile 1645 - 6 luglio 1654 nominato vescovo titolare di Famagosta)
  • François de Visdelou † (27 febbraio 1651 - 27 luglio 1663 nominato vescovo di Saint-Pol-de-Léon)
  • François de Coëtlogon-Méjusseaume † (1º marzo 1666 - 18 febbraio 1668 succeduto vescovo di Quimper)
  • Bonaventure Giffard † (28 gennaio 1688 - 12 marzo 1734 deceduto)
  • Anton Ignaz Müntzer † (3 ottobre 1708 - 11 gennaio 1714 deceduto)
  • Eugene Geoghegan † (8 marzo 1771 - prima del 1º dicembre 1778 deceduto)
  • Luigi Bruno † (27 marzo 1882 - 8 luglio 1884 succeduto vescovo di Ruvo e Bitonto)
  • Vincenzo Epifanio Carlassare, O.F.M.Ref. † (18 luglio 1884 - 24 luglio 1909 deceduto)
  • Ismaele Puirredon † (29 novembre 1909 - 11 novembre 1916 deceduto)
  • Ignace-Marie Le Ruzic † (1º agosto 1919 - 11 giugno 1935 deceduto)
  • León Bonaventura de Uriarte Bengoa, O.F.M. † (10 luglio 1940 - 19 gennaio 1970 deceduto)
  • Janusz Bolonek † (25 settembre 1989 - 2 marzo 2016 deceduto)
  • Óscar Efraín Tamez Villareal (31 ottobre 2016 - 23 settembre 2021 nominato vescovo di Ciudad Victoria)
  • Timothy Norton, S.V.D., dall'11 novembre 2021

Note modifica

  1. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 954.
  2. ^ Per la datazione di questo concilio: Concilia Africae, ed. Munier, pp. 3-10. Anche: Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), p. 1318.
  3. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 72, Antigonus. A causa delle molti varianti presenti nei manoscritti, non è certa l'attribuzione di questo vescovo alla sede Madaurensis.
  4. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 876-877, Placentinus; p. 314, Donatus 39.
  5. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 935, Pudentius.
  6. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 965, Respectus.
  7. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 634, Lepidianus.
  8. ^ Jean Louis Maier, L'épiscopat de l'Afrique romaine, vandale et byzantine, Institut suisse de Rome, 1973, pp. 164 e 358.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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