Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto

diocesi della Chiesa cattolica in Italia

La diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto (in latino Dioecesis Sancti Benedicti ad Truentum-Ripana-Montis Alti) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Fermo appartenente alla regione ecclesiastica Marche. Nel 2022 contava 122000 battezzati su 140624 abitanti. È retta dal vescovo Carlo Bresciani.

Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto
Dioecesis Sancti Benedicti ad Truentum-Ripana-Montis Alti
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Fermo
Regione ecclesiasticaMarche
 
Mappa della diocesi
 
VescovoCarlo Bresciani
Vicario generalePatrizio Spina
Presbiteri80, di cui 51 secolari e 29 regolari
1525 battezzati per presbitero
Religiosi38 uomini, 104 donne
Diaconi16 permanenti
 
Abitanti140624
Battezzati122000 (86,8% del totale)
StatoItalia
Superficie456 km²
Parrocchie54 (5 vicariati)
 
Erezione1º agosto 1571 (Ripatransone)
24 novembre 1586 (Montalto)
in plena unione dal 30 settembre 1986
Ritoromano
CattedraleSanta Maria della Marina
ConcattedraliSanti Gregorio Magno e Margherita
Santa Maria Assunta
Santi patroniMadonna di Loreto
IndirizzoPiazza Sacconi 1, 63074 San Benedetto del Tronto [Ascoli Piceno], Italia
Sito webwww.diocesisbt.it
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia
La concattedrale di Santi Gregorio Magno e Margherita a Ripatransone.
La concattedrale di Santa Maria Assunta a Montalto delle Marche.
Il palazzo vescovile di Ripatransone.

Territorio modifica

La diocesi, costituita da 3 entità territoriali non contigue tra loro, si estende su 19 comuni, 3 province e 2 regioni italiane:

Confina a nord con l'arcidiocesi di Fermo, a sud con le diocesi di Ascoli Piceno e Teramo-Atri, a ovest con le arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche e Spoleto-Norcia.

Sede vescovile è la città di San Benedetto del Tronto, dove si trova la basilica cattedrale di Santa Maria della Marina, mentre nelle altre sedi storiche di Ripatransone e Montalto si trovano le concattedrali, dedicate rispettivamente ai Santi Gregorio Magno e Margherita e a Santa Maria Assunta.

Il territorio copre un'estensione di 456 km² ed è suddiviso in 54 parrocchie, raggruppate in 5 vicarie.

Storia modifica

L'odierna diocesi nasce nel 1986 dall'unione di due precedenti sedi episcopali: la diocesi di Ripatransone, eretta nel 1571, che nel 1983 assunse il nome di Ripatransone-San Benedetto del Tronto; e la diocesi di Montalto, istituita nel 1586.

Ripatransone modifica

La diocesi di Ripatransone fu eretta da papa Pio V il 1º agosto 1571 con la bolla Illius fulciti, ricavandone il territorio dalle diocesi circostanti di Fermo, di Ascoli Piceno e di Teramo, e dalle abbazie nullius di Farfa e di Campo Fellone.

Fu nominato primo vescovo della nuova diocesi il nolano Lucio Sassi, che fece il suo ingresso solenne in diocesi il 23 marzo 1572. Tre anni dopo rinunciò al suo incarico e più tardi fu creato cardinale da papa Clemente VIII. Anche il suo successore, Filippo Sega, rimase per soli tre anni sulla sede ripana; fu poi trasferito a Piacenza e più tardi ottenne anche lui il cardinalato.

Nel 1586 parte del territorio della diocesi fu ceduto per l'erezione della diocesi di Montalto, e cioè i territori di Montalto, Porchia, Patrignone, Montedinove, Rotella e Force.[3]

In origine Ripatransone era immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 1589 entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Fermo, eretta a sede metropolitana con la bolla Universis orbis ecclesiis del 24 maggio.

Al momento dell'erezione della diocesi fu eretta a cattedrale la chiesa di San Benigno, di cui oggi resta solo il campanile. Nel 1597 il vescovo Pompeo De Nobili pose la prima pietra della nuova cattedrale, che verrà inaugurata nel 1623. L'anno precedente la città ripana accolse il simulacro della Madonna di San Giovanni (proveniente da Loreto), proclamata patrona della città e della diocesi.

Al vescovo Lorenzo Azzolini si deve la fondazione del seminario di Ripatransone nel 1623 nei locali dell'ospedale di San Pastore (oggi Istituto Santa Teresa). Nel 1820 il seminario venne trasferito nel monastero di Santa Chiara.

Al momento dell'unione con Montalto, la diocesi di Ripatransone era costituita dai comuni di Acquaviva Picena, Colonnella, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Martinsicuro, Monteprandone, Ripatransone e San Benedetto del Tronto.

Montalto modifica

La diocesi di Montalto fu eretta da papa Sisto V il 24 novembre 1586 con la bolla Super universas, ricavandone il territorio dalle diocesi di Ripatransone, di Fermo (Montelparo, Comunanza e Montemonaco) e di Ascoli Piceno (Castignano).[3] A questi centri il papa univa l'abbazia di Santa Maria in Montesanto, nullius dioecesis costituita in terra d'Abruzzo, con i suoi possedimenti e le sue parrocchie, e disponeva che ogni vescovo ne avrebbe ricoperto il titolo di abate.

In origine Montalto era immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 1589 entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Fermo, eretta a sede metropolitana con la bolla Universis orbis ecclesiis del 24 maggio.

Sisto V fu molto munifico nei confronti della nuova diocesi e di Montalto: vi istituì la tipografia e la zecca, offrì numerosi paramenti e oggetti sacra, fondò vitalizi a favore delle ragazze povere per facilitarne il matrimonio, istituì due fiere annuali, dette avvio ad opere di ricostruzione della città; inoltre Montalto divenne il capoluogo del presidato omonimo, che comprendeva anche Ripatransone, che fu attivo fino al 1810.[4] Per volere dello stesso pontefice fu dato avvio, nel mese di maggio 1589, alla costruzione della nuova cattedrale, in sostituzione della precedente chiesa di Santa Maria ad collem.

Il primo vescovo montaltese fu Paolo Emilio Giovannini, che nei suoi vent'anni di episcopato compì sette visite pastorali alla nuova diocesi. Al successore Paolo Orsini si deve nel 1630 la celebrazione del primo sinodo diocesano; a causa dell'assenza di un adeguato palazzo vescovile, visse per la maggior parte del suo tempo a Montelparo. Girolamo Codebò (1645-1661) fondò il seminario vescovile, sostenuto ed ingrandito da Lucantonio Accoramboni (1711-1735), che lo trasferì nell'ex convento degli Agostiniani, e rifatto da Pietro Paolo Mazzichi nell'Ottocento in piazza della Cattedrale.

Tra i vescovi montaltesi si deve segnalare in particolare Francesco Antonio Marcucci, nativo di Force (1717). A soli 27 anni fondò la congregazione delle Suore Pie Operaie dell'Immacolata Concezione. Divenne vescovo di Montalto nel 1770 e al contempo vicegerente della diocesi di Roma (dal 1774 al 1786); nel 1781 dette le dimissioni da vescovo di Montalto e fu nominato patriarca titolare di Costantinopoli; tuttavia mantenne l'amministrazione della diocesi di Montalto fino alla sua morte nel 1798. Visitò di persona la sua diocesi nel 1771 e tenne un sinodo nel 1777.

Durante l'occupazione francese, il vescovo Francesco Saverio Castiglioni fu deportato prima a Pavia (1808) e poi a Milano per essersi rifiutato di prestare il giuramento di fedeltà al regime napoleonico; ritornò nella sua diocesi nel 1814; due anni dopo venne creato cardinale e infine divenne papa con il nome di Pio VIII nel 1829.

Le diocesi unite modifica

Le diocesi furono unite in persona episcopi il 18 dicembre 1924, sotto il vescovo montaltese Luigi Ferri,[5] con sede a Ripatransone.

Grazie all'opera e all'interessamento del vescovo Vincenzo Radicioni (1951-1983), con il decreto In dioecesi Ripana della Congregazione per i Vescovi, emanato l'11 febbraio 1973, ma reso noto soltanto il 25 marzo,[4] la chiesa di Santa Maria della Marina di San Benedetto del Tronto fu elevata al rango di concattedrale.

Il vescovo aveva da sempre in progetto di elevare la più popolosa San Benedetto a città vescovile, e aveva a tal fine già avviato le opere edilizie necessarie allo scopo: ristrutturazione della futura cattedrale, costruzione in via Formentini (1959) di un edificio destinato a fungere da nuovo palazzo vescovile.[4] La sua iniziativa ebbe successo il 7 aprile 1983, quando la Santa Sede, con il decreto Quo aptius della Congregazione per i Vescovi trasferì la sede episcopale da Ripatransone a San Benedetto del Tronto e la diocesi assunse il nome ufficiale di Ripatransone-San Benedetto del Tronto. Contestualmente le sedi di Montalto e di Ripatransone-San Benedetto del Tronto furono unite aeque principaliter con il nome di "diocesi di Montalto e Ripatransone-San Benedetto del Tronto" e con sede vescovile in quest'ultima città.

Il 30 settembre 1986, in forza del decreto Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi, è stata stabilita la plena unione delle due diocesi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale; la concattedrale di San Benedetto del Tronto è stata elevata al rango di nuova cattedrale diocesana, mentre le altre cattedrali divennero concattedrali.

Nel 1998 vengono istituiti i «Musei sistini del Piceno», una rete di musei di arte sacra, costituiti da una decina di sedi sparse nel territorio diocesano.

Cronotassi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Vescovi di Ripatransone modifica

Vescovi di Montalto modifica

Vescovi di Montalto e Ripatransone-San Benedetto del Tronto modifica

Vescovi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto modifica

Statistiche modifica

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 140624 persone contava 122000 battezzati, corrispondenti all'86,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
diocesi di Ripatransone
1950 58609 58609 100,0 102 68 34 574 52 125 22
1970 86453 86723 99,7 104 58 46 831 56 228 31
1980 85500 86000 99,4 89 52 37 960 55 176 35
diocesi di Montalto
1950 32348 32351 100,0 63 56 7 513 7 48 34
1970 30000 30000 100,0 47 41 6 638 7 54 37
1980 31500 31700 99,4 40 35 5 787 6 26 39
diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto
1990 113000 114000 99,1 110 73 37 1027 1 43 172 50
1999 120703 123103 98,1 104 65 39 1160 5 43 175 53
2000 121770 124190 98,1 104 65 39 1170 5 44 176 53
2001 121295 125230 96,9 103 61 42 1177 5 58 159 53
2002 121870 126100 96,6 105 63 42 1160 5 58 159 53
2003 122130 127200 96,0 102 60 42 1197 6 61 158 53
2004 121000 126900 95,4 101 59 42 1198 6 54 156 54
2005 121000 126700 95,5 98 58 40 1234 6 52 154 54
2007 130230 134500 96,8 102 59 43 1276 6 57 189 54
2010 130696 137135 95,3 104 60 44 1256 9 50 136 54
2014 134300 141860 94,7 103 62 41 1303 15 48 132 54
2017 137400 144000 95,4 102 54 48 1347 14 51 145 54
2020 135800 143500 94,6 85 55 30 1597 14 37 117 54
2022 122000 140624 86,8 80 51 29 1525 16 38 104 54

Parrocchie modifica

Parrocchie divise per vicaria:

Venerabile Padre Giovanni dello Spirito Santo modifica

  • Santa Maria della Marina, Cattedrale di San Benedetto del Tronto
  • Madonna del Suffragio (San Benedetto del Tronto)
  • Sant'Antonio di Padova (San Benedetto del Tronto)
  • San Benedetto Martire (San Benedetto del Tronto)
  • San Filippo Neri (San Benedetto del Tronto)
  • San Giuseppe (San Benedetto del Tronto)
  • San Pio X (San Benedetto del Tronto)
  • San Niccolò (Acquaviva Picena)
  • San Savino (Ripatransone)

San Giacomo della Marca modifica

  • Regina Pacis (Centobuchi)
  • Sacro Cuore (Centobuchi)
  • San Cipriano (Colonnella)
  • San Giovanni Evangelista (Colonnella)
  • Sacro Cuore (Martinsicuro)
  • Santa Madre Teresa di Calcutta (Martinsicuro)
  • San Niccolò (Monteprandone)
  • Cristo Re (Porto d'Ascoli)
  • San Giacomo della Marca (Porto d'Ascoli)
  • Santissima Annunziata (Porto d'Ascoli)
  • Sacra Famiglia (Porto d'Ascoli)
  • Santa Maria Bambina e San Gabriele dell'Addolorata (Villa Rosa)

Madonna di San Giovanni (Beata Vergine di Loreto) modifica

  • Santa Maria Assunta (Cossignano)
  • San Basso (Cupra Marittima)
  • Sant'Andrea Apostolo (Cupra Marittima)
  • San Giovanni Battista (Grottammare)
  • San Martino di Tours (Grottammare)
  • Madonna della Speranza (Grottammare)
  • Gran Madre di Dio (Grottammare)
  • San Pio V (Grottammare)
  • Madonna di Fatima (Valtesino di Ripatransone)
  • Maria Ausiliatrice (Trivio di Ripatransone)
  • Santi Benigno e Michele Arcangelo (Ripatransone)
  • Santi Gregorio e Niccolò (Ripatransone)

Beata Maria Assunta Pallotta modifica

  • San Pietro Apostolo (Castignano)
  • Santa Caterina di Alessandria (Comunanza)
  • San Paolo Apostolo (Force)
  • Santa Maria Assunta (Montalto Marche)
  • Santa Maria in Viminato (Patrignone)
  • Santa Lucia (Porchia)
  • San Pietro Apostolo (Valdaso di Montalto Marche)
  • San Lorenzo (Montedinove)
  • San Michele Arcangelo (Montelparo)
  • San Benedetto Abate (Montemonaco)
  • Santi Pietro e Paolo (Montemonaco)
  • San Giorgio (Montemonaco)
  • San Lorenzo (Rotella)

Santa Maria in Montesanto modifica

  • San Pietro Apostolo (Cerqueto del Tronto)
  • Santa Maria della Misericordia (Faraone)
  • San Giuseppe (Paolantonio)
  • Santa Maria in Montesanto e Sant'Angelo (Ripe di Civitella)
  • Sant'Egidio Abate (Sant'Egidio alla Vibrata)
  • Santa Maria del Carmine (Villa Lempa)

Santi, venerabili e servi di Dio modifica

Santi, venerabili e servi di Dio ricordati in diocesi:

Santi modifica

Venerabili modifica

Servi di Dio modifica

  • Lavinia Sernardi, 1588-1623, madre di famiglia, nativa di Grottammare
  • Simone Filippovich, 1732-1802, sacerdote francescano, morto a Ripatransone
  • Domenico Cesari, 1912-1949, nativo di Foce di Montemonaco, soldato e impiegato
  • Maria Addolorata Luciani, 1920-1954, monaca passionista, morta a Ripatransone

Note modifica

  1. ^ I comuni di Castignano, Force e Rotella sono condivisi con la diocesi di Ascoli Piceno, mentre il territorio di Comunanza con l'arcidiocesi di Fermo.
  2. ^ Questi due comuni sono condivisi con la diocesi di Teramo-Atri.
  3. ^ a b Cappelletti, III, p. 722.
  4. ^ a b c Alfredo Rossi, Vicende ripane, Centobuchi, 2002.
  5. ^ AAS 16 (1924), p. 498.
  6. ^ Il 19 febbraio 1593 fu nominato vescovo di Modena.
  7. ^ Durante il periodo di sede vacante, fu amministratore apostolico Ludovico Luigi Ugolini, che il 24 maggio 1824 fu nominato vescovo di Fossombrone.
  8. ^ Durante il periodo di sede vacante, fu nuovamente amministratore apostolico Luigi Maria Canestrari.
  9. ^ Contestualmente nominato vescovo titolare di Tiberiade.
  10. ^ Il 18 aprile 1900 fu nominato vescovo titolare di Aretusa.
  11. ^ a b Nominato vescovo titolare di Verbe.
  12. ^ Il 16 settembre 1748 fu nominato arcivescovo titolare di Sebastea.
  13. ^ Nominato vescovo titolare di Liviade.

Bibliografia modifica

  • Annuario pontificio del 2023 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina Diocese of San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto
  • Annuario pontificio cartaceo del 2006 e 2008
  • (EN) Ripatransone e Montalto, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
  • F. Pistolesi, Notizie Biografiche dei Vescovi di Montalto, Montalto Marche, Stabilimento Grafico Sociale, 1912
  • Vincenzo Catani, La Chiesa Truentina. Storia della diocesi di S. Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, A. Documenti, Grottammare, 1999
  • Vincenzo Catani, La Chiesa Truentina. La diocesi di Montalto. 1586-1924. Storia della diocesi di S. Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, C. Montalto, Acquaviva P., 2012
  • Vincenzo Catani, La Chiesa Truentina. Storia della diocesi di S. Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto. F. La nascita della diocesi di Ripatransone e i suoi primi 6 vescovi (secolo XVI), Teramo, 2018.
  • Montalto delle Marche, città di Sisto V, su lnx.montaltomarche.it. URL consultato il 21 settembre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2012).
  • Guida Diocesana 2003, Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto delle Marche
  • (LA) Decreto Quo aptius, AAS 75 I (1983), pp. 525–526
  • (LA) Decreto Instantibus votis, AAS 79 (1987), pp. 747–749

Per la sede di Ripatransone modifica

Per la sede di Montalto modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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