La diocesi di Sendai (in latino Dioecesis Sendaiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Giappone suffraganea dell'arcidiocesi di Tokyo. Nel 2020 contava 9.794 battezzati su 6.661.800 abitanti. È retta dal vescovo Edgar Cuntapay Gacutan, C.I.C.M.

Diocesi di Sendai
Dioecesis Sendaiensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Tokyo
 
Mappa della diocesi
 
VescovoEdgar Cuntapay Gacutan, C.I.C.M.
Vicario generaleFrancis Assisi Yoichu Onodera
Vescovi emeritiMartin Tetsuo Hiraga
Presbiteri32, di cui 16 secolari e 16 regolari
306 battezzati per presbitero
Religiosi17 uomini, 180 donne
 
Abitanti6.661.800
Battezzati9.794 (0,1% del totale)
StatoGiappone
Superficie45.985 km²
Parrocchie52
 
Erezione17 aprile 1891
Ritoromano
CattedraleSanti Pietro e Paolo
IndirizzoHoncho 1-2-12, Aoba-ku, Sendai-shi, Miyahi-ken 980-0014, Japan
Sito webwww.sendai.catholic.jp
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Giappone

Territorio modifica

La diocesi comprende le prefetture di Aomori, Fukushima, Iwate e Miyagi.

Sede vescovile è la città di Sendai, dove si trova la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.

Il territorio è suddiviso in 52 parrocchie.

Storia modifica

Il vicariato apostolico di Hakodate fu eretto il 17 aprile 1891 con il breve Ex officio di papa Leone XIII, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico del Giappone settentrionale (oggi arcidiocesi di Tokyo).

Il 15 giugno dello stesso anno il vicariato apostolico fu elevato a diocesi con il breve Non maius Nobis di papa Leone XIII.

Il 13 agosto 1912 e il 12 febbraio 1915 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle prefetture apostoliche rispettivamente di Niigata e di Sapporo (oggi entrambe diocesi).

La sede vescovile, inizialmente a Hakodate, fu traslata a Sendai il 9 maggio 1902, ma ritornò a Hakodate il 25 novembre 1924 per effetto del decreto Cum Reverendissimo della Congregazione di Propaganda Fide[1]. È stata trasferita definitivamente a Sendai il 9 marzo 1936 in forza del decreto Cum dioecesis della stessa Congregazione di Propaganda Fide; in quest'ultima occasione la diocesi ha assunto il nome attuale.

Il 19 giugno 1952 ha ceduto una porzione di territorio, comprensivo dell'antica sede vescovile di Hakodate, al vicariato apostolico di Sapporo (oggi diocesi).

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche modifica

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 6.661.800 persone contava 9.794 battezzati, corrispondenti allo 0,1% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 5.677 6.635.317 0,1 52 21 31 109 36 299 22
1969 12.541 6.557.000 0,2 40 27 13 313 18 337 52
1980 12.336 7.013.198 0,2 82 29 53 150 60 334 57
1990 11.816 7.255.210 0,2 74 27 47 159 52 319 57
1999 11.172 7.396.081 0,2 62 29 33 180 37 311 67
2000 10.872 7.393.347 0,1 65 28 37 167 41 300 67
2001 10.869 7.386.346 0,1 59 26 33 184 37 307 67
2002 10.887 7.380.697 0,1 54 24 30 201 33 303 56
2003 10.936 7.364.591 0,1 51 23 28 214 31 288 56
2004 10.947 7.332.874 0,1 50 27 23 218 29 289 56
2010 10.949 7.167.150 0,2 39 22 17 280 24 258 53
2014 10.384 6.985.141 0,1 35 17 18 296 21 234 53
2017 10.009 6.791.448 0,1 28 16 12 357 13 196 53
2020 9.794 6.661.800 0,1 32 16 16 306 17 180 52

Note modifica

  1. ^ (LA) Decreto Cum Reverendissimo, AAS 17 (1925), pp. 22-23.
  2. ^ Dal 24 aprile 1891 al 15 giugno dello stesso anno fu anche vescovo titolare di Calinda.
  3. ^ Nominato vescovo titolare di Ostracine
  4. ^ Nominato vescovo titolare di Calidone.
  5. ^ Nominato vescovo titolare di Attalea di Pamfilia.

Bibliografia modifica

  • (LA) Breve Ex officio, in «Leonis XIII pontificis maximi acta», vol. XI, p. 82
  • (LA) Breve Non maius Nobis, ASS 24 (1891-92), p. 257
  • (LA) Decreto Cum dioecesis, AAS 28 (1936), p. 235
  • (FR) Richard Leclerc, Des Lys a l'ombre du mont Fuji. Histoire de la présence de l'Amerique française au Japon, Demontigny-Sillery, Éditions du Bois-de-Coulonge, Demontigny-Sillery, 1995 ISBN 2-9801397-4-2, pp. 40-43

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