Discussione:Akh (mitologia)

Ultimo commento: 11 anni fa, lasciato da Xinstalker in merito all'argomento Untitled
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Antico Egitto
Religione
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Monitoraggio effettuato nel marzo 2016

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Ritengo che la voce sia da riscrivere per vari motivi: la bibliografia non è né esauriente, né aggiornata; la citazione dalla monografia di G. Englund ,così decontestualizzata, rischia di essere fraintesa ( Akh non è solo "potenza diva", è innanzitutto un termine con cui si indicavano gli spiriti dei morti beatificati!); tale fraintendimento risulta ulteriormente e volutamente indotto dalle scarne e parziali informazioni fornite nell'articolo. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Utente:Renat.Schi (discussioni · contributi) 05:29, 26 ott 2012‎ (CEST).Rispondi

Grazie per il tuo intervento, ho apposto i tag di "stub" (voce incompleta) e "non neutrale" (in quanto evidenzia un singolo aspetto, peraltro non il principale del lemma), aggiungo qui sotto una fonte esemplificativa in quanto non ne hai riportate a sostegno di quanto correttamente dici. Comunque Englund è una delle due fonti di questo virgolettato (l'altra è J.P. Allen, quindi la Englund datata... ? ;). Quindi, se ritieni, puoi tranquillamente rimettere mano alla voce per completarla e dare giusto rilievo agli elementi, fondanti, non presenti. Ricordati però di firmare i tuoi interventi nelle pagine di discussione. Ciao --Xinstalker (msg) 08:19, 26 ott 2012 (CEST)Rispondi

«Akh: One of the five principal elements which the Egyptians considered necessary to make up a complete personality, the other four being the KA, HA, NAME and SHADOW. The akh was believed to be the form in which the blessed dead inhabited the underworld, and also the result of the successful reunion of the ba with its ka. Once the akh had been created by this reunion, it was regarded as enduring and unchanging for eternity. Although the physical form of the akh was usually portrayed as a SHABTI-like mummiform figure, the world akh was written with sign of the so-called crested IBIS (Geronticus eremita

--Xinstalker (msg) 08:19, 26 ott 2012 (CEST)Rispondi

Ovviamente io mi riservo di intervenire con le fonti attendibili a mia disposizione, segnatamente (ma non solo, ovviamente.... :) con questa: Christian Cannuyer. L'illuminazione del defunto come ierofania della sua divinizzazione nell'antico Egitto: in Simbolismo ed esperienza della luce nelle grandi religioni. Atti del colloquio internazionale del Lussemburgo 29-31 marzo 1996. Milano, Jaca Book, 1997, pagg. 53 e segg.; il cui primo capitolo riguarda: L'akh, energia luminosa degli dèi, mentre il secondo riguarda L'akh, stato luminoso e divino promesso al defunto. ... Il primo tema quindi è chiarire cosa sia Akh in origine... ovviamente secondo le fonti autorevoli. --Xinstalker (msg) 08:35, 26 ott 2012 (CEST)Rispondi

Ah dimenticavo... sostieni la monografia di G. Englund ,così decontestualizzata, rischia di essere fraintesa... sicuro? Sicuro che la Englund, come poi Cannuyer, non evidenzi tale nozione proprio come "potenza diva"?

«Al termine dello studio la Englund giunge alla conclusione che la nozione di akh designa la "potenza del dio supremo, inerente all'unità e virtualmente presente in essa, manifestandosi e manifestando l'Unico durante l'atto creatore."»

Ma siccome hai letto la Englund avrai da citare sicuramente qualcosa in merito e quindi attendo. Le fonti attendo. Grazie comunque. --Xinstalker (msg) 08:49, 26 ott 2012 (CEST)Rispondi

Anni fa avevamo riunificato tutto nella voce Anima (religione dell'antico Egitto) quindi proporrei di ripristinare il redirect alla pagina, inserendo in quella onnicomprensiva eventuali aggiunte fondamentali. --Senet - (al vostro servizio) 11:06, 3 nov 2012 (CET)Rispondi
No perché come riportato più sopra la nozione di akh non si esaurisce in quella di anima, ammesso che vi possa essere inserita... Anzi... se leggi la bella voce su Akh di Florence Dunn Friedman a pag. 47 e segg. del I volume della Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt (2001) dove viene spiegato che l'"effectiveness" propria della nozione riguarda sia la sfera vivente che quella del dopo-morte. Che tale nozione lega il re alla divinità e che «Cosmic, primordial notions of luminous power allied to the concept of akh»... Peccato che il distratto lettore della Englund (intendo il primo intervenuto) non abbia replicato :-D... --Xinstalker (msg) 11:46, 3 nov 2012 (CET)Rispondi

(rientro) comunque ho capito..., quando ho finito con Dio implemento non di poco questa voce. Io con fonti, quelle degli altri purtroppo non le leggo... --Xinstalker (msg) 11:55, 3 nov 2012 (CET)Rispondi

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