Discussione:Carlo Pisacane

Ultimo commento: 12 ore fa, lasciato da 109.54.113.246 in merito all'argomento Una testimonianza interessante dal processo Nicotera per diffamazione
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Patriota??? modifica

La definizione di "patriota" è a mio parere errata e andrebbe tolta o sostituita con "rivoluzionario". Infatti il Pisacane non era un nazionalista e non aspirava alla formazione di uno stato nazionale (o "patria") ma a radicali riforme sociali. Era contrario a tutte le monarchie ed all'istituzione statale e propugnava la formazione di federazioni di comuni mutuamente appoggiantisi: l'esatto contrario della definizione di "patriota". (29 novembre 2010, 161.72.125.11)

io ci scriverei "fantoccio di Sua Maestà d'Inghilterra", ma questa è un altra storia, quella vera peraltro... --151.56.101.235 (msg) 15:45, 1 gen 2011 (CET)Rispondi

Rivoluzionario per me è giusta come definizione anche per la compagna e poi moglie Enrichetta Di Lorenzo è stata usata già questa definizione e se non è offensiva per lei non lo è neanche per Carlo --109.54.113.246 (msg) 10:32, 23 apr 2024 (CEST)Rispondi

Il testo ad un certo punto recita:

"Nella sua marcia verso Napoli, Pisacane decise di fermarsi a Padula dove era attivo un gruppo settario mazziniano i cui capi...."

occorrerebbe modificarlo in:

"Nella sua marcia verso Sapri, Pisacane decise di fermarsi a Padula dove era attivo un gruppo settario mazziniano i cui capi...."

Saluti, Rita Inglima

Ateo modifica

Il testo afferma: "Carlo Pisacane era ateo" e porta come fonte un testo di Dacia Maraini, "Enrichetta Pisacane". La Dacia Maraini è una grande (IMHO) scrittrice, ma non può essere presa come fonte per un'affermazione storica. --Carlo M. (dillo a zi' Carlo Wikidecano 2013) 09:26, 30 lug 2013 (CEST)Rispondi

Messa fonte. --Paola Michelangeli (msg) 10:57, 30 lug 2013 (CEST)Rispondi
Aggiunto il significato filosofico politico del dato "ateo" che da solo non significava niente.--Gierre (msg) 09:33, 31 lug 2013 (CEST)Rispondi

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Gentili utenti,

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Ipotesi sulla fine di Carlo Pisacane fonti Racioppi Nicotera nella biografia di Jessie White atti del processo conservati all'archivio di stato di Salerno modifica

Sulla fine di Pisacane esistono 4 versioni differenti a cui se ne potrebbe aggiungere da nuovi documenti anche una quinta:


1)"Pisacane ferito, fu fatto prigioniero col suo luogotenente Nicotera; Fuschini si uccise per evitare la sorte de ' compagni, che ,cadendo nelle mani delle guardie urbane, venivano senz'altro passati per l'armi..."


2)"Morto sull'orlo d'un fosso il Nicotera, col cranio percosso da più sciabolate, finito a colpi di scure, di falce e di forcone il Pisacane, i superstiti vennero catturati dalle guardie urbane..."


3)"Sabino Laveglia, quarantasettenne capo delle guardie urbane, il quale sostenne di averlo ucciso con un colpo di fucile (Deposizione al giudice regio di Sanza , 14 luglio 1857, in A.S.S., Processi politici , b . 205


4)Pisacane fu fatto prigioniero assieme ad altri 29 compagni dall'11 reggimento cacciatori comandato dal capitano (Saverio) Musitano


Tenete presente il capitano Musitano non "compagno d'armi" come è stato scritto finora, ma insegnante di Carlo alla Nunziatella (Musitano era nato a Reggio Calabria nel 1800, la data precisa l'ho trovata in un elenco di ex allievi della Nunziatella) che fa una cosa piuttosto strana... Decide che il corpo di Carlo, non si sa bene se morto o semplicemente svenuto dopo tutte le tranvate prese dai contadini poco propensi ad appoggiare i patrioti, sia separato da quello degli altri patrioti morti o presunti tali e solo la mattina dopo sul tardi decide che tutti i cadaveri vengano non seppelliti, ma bruciati...


Da Sanza a Reggio Calabria ci sono 350 km oggi percorribili con qualche ora di autostrada (a meno di non trovare file o lavori in corso sulla Salerno Reggio Calabria) all'epoca sicuramente ci volevano più ore ma 15 ore circa potevano essere sufficienti e una volta bruciati i cadaveri ogni possibilità di riconoscimento veniva meno...


Tra riviste dell'epoca e successive "santificazioni" post risorgimentali che servivano a trasformare il nostro Carlo in un eroe le tranvate da parte prima dei contadini e poi delle truppe borboniche il nostro Carlo le prende comunque...


"Per più mesi, dopo la catastrofe – sebbene gravemente infermo per la ferita di archibugio alla mano, che mi è rimasta non so come ma offesa, per i due colpi di scure alla testa e per le non poche bastonate su tutto il corpo – non potevo acquietarmi all’idea della morte del nostro eroe, e quasi stupìto altro non sapeva desiderare se non di raggiungerlo al più presto.

Adesso però mi piace il vivere, perché a me solo è dovuto il vendicarlo… Posso accertarvi che il nostro amatissimo Carlo anche nei momenti più difficili si ricordò di voi e della povera Silvietta; e segnatamente la notte precedente..."

D'altra parte rileggete questa lettera scritta da Giovanni Nicotera dal carcere alla nostra Enrichetta... Di tranvate anche lui ne aveva prese parecchie...


Dei dubbi di Enrichetta sulla morte di Carlo nell'estate del 1857 non ne tenne conto nessuno tranne il povero Rosolino Pilo che come lei non riusciva a rassegnarsi alla morte di uno dei suoi più cari amici... D'altra parte relegato in esilio a Malta Rosolino non aveva la possibilità di fare grandi verifiche... E alla fine si rassegno' anche lui all'idea che Carlo fosse morto...


Durante il colera del 1837 i morti tra cui il povero Giacomino Leopardi vennero sepolti in delle fosse comuni.. lasciate perdere la leggenda di Antonio Ranieri che salvo' il corpo di Leopardi dalla fossa comune... Ranieri lo disse solo per fare bella figura e dimostrare che era stato amico di Leopardi fino all'ultimo istante... Comunque i morti contagiosi di colera li seppelliscono e i morti non certo contagiosi della spedizione di Carlo li bruciano...


Ed infatti Enrichetta e Rosolino non erano convinti che Carlo fosse davvero morto... Solo che lei agli arresti domiciliari, prima a Genova e poi a Torino, lui in esilio, prima a Malta e poi a Londra, cercavano, chiedevano, ma giravano a vuoto perché non avevano gli elementi che abbiamo noi oggi...


In più tutti logicamente pensavano: povera Enrichetta non si rassegna alla morte di Carlo... Con gli elementi a disposizione all'epoca lo avrei pensato anche io... --109.54.113.246 (msg) 10:30, 23 apr 2024 (CEST)Rispondi

Una testimonianza interessante dal processo Nicotera per diffamazione modifica

Negli atti del processo per diffamazione intentato da Nicotera contro chi lo riteneva un delatore si trova questa frase: "non volendo più sopravvivere alla vista dell'esanime suo compagno Pisacane brandì il pugnale per suicidarsi (metodo già adottato in quel frangente da Foschini e più rapido e indolore di un colpo di pistola in bocca che mi suona proprio come una versione costruita a posteriori), fu pronto a tal vista uno dei liberati dal forte Ponza agnominato Nasodicane ad afferrarlo di slancio e costringerlo a non uccidersi."

Nonostante questa frase che indica chiaramente come Pisacane e Nicotera gravemente feriti entrambi sono stati assieme catturati dalle guardie urbane che poi li hanno rimessi nelle mani dei soldati borbonici il solo Nicotera verrà poi trasferito a Salerno per essere interrogato. Il trauma cranico subito da entrambi a causa delle armi rudimentali usate dalle guardie urbane può provocare uno svenimento anche successivo al momento in cui si riceve il colpo quindi Nicotera ancora cosciente poteva essere interrogato, ma Pisacane svenuto senza sapere se avrebbe ripreso conoscenza a no non era nelle condizioni per essere sottoposto ad un interrogatorio... --109.54.113.246 (msg) 00:13, 24 apr 2024 (CEST)Rispondi

Vedere il libro del 1877: "Causa Di Diffamazione A Querela Di Giovanni Nicotera Contro Sebastiano Visconti Gerente Responsabile Della Gazzetta D'italia... --109.54.113.246 (msg) 13:55, 24 apr 2024 (CEST)Rispondi
Il testo citato è a pagina 219. Il problema è:
è un teste e quindi non necessariamente una fonte altamente attendibile.
come alcuni dicono: "che c'azzecca" con la voce su Pisacane. Forse su la voce di Nicotera.
--Carlo M. (dillo a zi' Carlo) 15:51, 24 apr 2024 (CEST)Rispondi
a secondo delle testimonianze la persona uccisa o comunque tramortita al punto da perdere conoscenza è Nicotera in altre è Pisacane... Saverio Musitano comandante dell'11 reggimento della cavalleria borbonica che catturo' gli ultimi superstiti della spedizione era stato non compagno di studi (come è stato scritto finora), ma insegnante di Carlo alla Nunziatella, essendo nato nel 1800 a Reggio Calabria... Musitano decide che il corpo di Carlo forse morto forse solo svenuto venga separato dai corpi degli ex fuggitivi di Ponza che senso ha? Una risposta la sto cercando nei documenti di archivio dell'epoca e qualcosa di interessante sta venendo fuori... ho messo il titolo di questo libro perché da lì è tratta la citazione relativa all' ex prigioniero di Ponza che impedisce a Carlo di suicidarsi... quindi perlomeno sappiamo che non si è suicidato una volta che Musitano l'ha fatto prigioniero però che fine gli ha fatto fare? Per quanto Carlo fosse un disertore dell'esercito borbonico non poteva certo fucilare sul posto a Salerno con gli altri compagni non ci è mai arrivato... --109.54.113.246 (msg) 23:59, 24 apr 2024 (CEST)Rispondi
in più se le persone che si sono suicidata sono Foschini e Falcone con Pisacane arriviamo a tre... conclusione c'è da riesaminare tutte le fonti dell'epoca e capire come è andata davvero... --109.54.113.246 (msg) 00:02, 25 apr 2024 (CEST)Rispondi
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