Discussione:Cinema d'essai

Ultimo commento: 17 anni fa, lasciato da Sbisolo in merito all'argomento Altro

Etimologia modifica

Mi permetto: la traduzione letterale di cinéma d'essai è cinema di prova ossia di sperimentazione! Proporrei di cambiare in questo senso l'etimologia e la frase che ne segue!

Altro modifica

L'affermazione sull'ingerenza politica nella gestione delle sale credo sia un punto di vista personale. --Sbìsolo 13:07, 29 apr 2006 (CEST)Rispondi

Per fare un esempio concreto: a Ravenna il film di Woody Allen "La maledizione dello Scorpione di Giada" fu proiettato in un vecchio e piccolo cinema d'essai gestito dall'ufficio cinema del Comune. Era pienissimo. Proprio da quella volta ho deciso di boicottare la cultura della politica nella proiezioni del cinema. Non dovrebbero occuparsi ad esempio dei parcheggi gratis per tutti e magari sotterranei o delle strade o delle ferrovie oppure delle metropolitane? Ma si vede che ai politici italiani piace il cinema e se lo vogliono godere (alle nostre spalle).

Questo che riporti è solo un esempio. Non ne fa una verità per la maggior parte dei cinema d'essai italiani. Qunid è un tuo punto di vista, legittimo, ma un punto di vista personale. --Sbìsolo 16:54, 29 apr 2006 (CEST)Rispondi

Certo, scusa, è solo un esempio e non rappresenta la regola con cui vengono selezionati i film dagli uffici cinema dei Comuni compreso quello del Comune di Ravenna (giunta di sinistra) che ho citato. Si tratta solo di un esempio ma rappresenta comunque una realtà importante anche se non sia mai detto che accada sempre o nella maggior parte dei casi. Faccio un altro esempio sempre a Ravenna (che è la mia città) a poca distanza fra loro ci sono 3 grandi parcheggi costruiti dal Comune: quello dell' Ipermercato Coop, quello della Multisala Cinemacity e quello dell'Ospedale. Il tiket per il parcheggio non esite nei primi due mentre c'è (ed è anche molto costoso) nel parcheggio dell'ospedale. I primi due parcheggi vengono considerati pacheggi di scambio e ci hanno detto che dobbiamo parcheggiare lì l'auto e poi prendere l'autobus. Alcuni cittadini dicono che il Comune in questo modo favorisca la spesa alla Coop e la visione del cinema (sono obbligato a parcheggiare alla Coop perché in città c'è un sistema elettronico contro gli accessi e allora quando torno dal lavoro faccio la spesa alla Coop, idem per il cinema). Detto ciò personalmente sono d'accordo con i parcheggi di scambio magari se fossero ben serviti poi dagli autobus o da una metropolitana anche a cielo aperto. Proprio due giorni fa sono dovuto andare a fare delle lastre a un piede (che si è rivelato rotto) e ho dovuoto pagare il tiket del parcheggio, preferirei pagarlo quando vado alla Coop o al cinema e non quando ho un piede rotto o quando accompagno o raggiungo un mio caro ricoverato. N.B. c'è una scritta che dice: in caso di accesso al pronto soccorso farsi rilasciare un tagliandino e poi esporlo in auto... eh sì col piede rotto vado a fare la fila e poi torno dolorante a metter il tagliandino... e magari quando vado poi a metterlo trovo già la multa o peggio mi chiamano per la lastra e sono in giro per il parcheggio... Ecco un'altra ingerenza della politica che si intreccia con il cinema. Si potrà anche dire che è un mio parere... ma il tiket per il parcheggio va pagato all'Ospedale se no la multa te la fanno e questo non è un mio parere. Secondo me è ingiusto pagare un tiket per parcheggiare all'ospedale e ditemi voi se questa non è una palese ingerenza intollerabile. Tutti si prorogano però a stare zitti e anche ad azzittire gli altri. Vi prego quindi di accettare la mia voce in nome di una visione critica della realtà. Una visione critica che non smette di essere obiettiva. """Cinema d'essai, tradotto alla lettera dal francese, significa cinema d'assaggio, ovvero quella cinematografia rivolta a chi avesse il palato saturo dei gusti più comuni e fosse in cerca di qualcosa di insolito o, appunto, fuori dal comune. Spesso questi film vengono considerati come film culturali (e per questa ragione godono di sale sovvenzionate da Enti pubblici) e altrettanto spesso vengono considerati come i film che non vuole vedere nessuno o che non sono distribuiti nel circuito normale perché non validi. Questo termine identifica anche un circuito di sale cinematografiche che propongono appunto i film d'essai. Le sale che proiettano i film d'essai di solito sono le più vecchie (prive degli schermi e del sonoro di ultima generazione e senza aria condizionata e poltrone comode) ma film molto validi vengono in molte città trascinati in questo circuito proprio dagli Enti pubblici che sovvenzionano le sale (e che spesso sono gestite o di proprietà dell'Ente stesso, del partito o di persone vicine alla politica) privando in questo modo lo spettatore di una visione di qualità.""".

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