Discussione:Esercito jugoslavo in patria

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Attenzione! Ravna Gora i Croazia non è la stessa di cui si fa menzione qui! La Ravna Gora cetnica è una località nei pressi di Valjevo (Serbia)!



domanda tecnica: come si fa a creare altre due pagine per postare il resto ? Grazie

I cetnici solo delimitatamente collaborarono con gli occupanti(italiani),ma fino al ‘45 rimasero in funzione anti-ustascia,antifascista(soprattutto in Serbia causarono non poki problemi ai tedeschi e ai loro alleati) e ovviamente anti-comunista.Vi ringrazio. By Serb1914


Articolo di Filip Cohen presentato alla conferenza internazionale sulla sicurezza e stabilità nell'Europa Sud-orientale all'Università di Glasgow i giorni 24 e 25 gennaio 1997 e pubblicato dalla CERES di Zagabria in DRUGI SVJETSKI RAT I SUVREMENI CETNICI. Traduzione di Fabio Mosca.


Parte Ia

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sostennero i Cetnici di Drazha Mihajlovich dall'estate del '41 alla fine del '43 , quando gli Alleati preferirono loro i partigiani di Tito. E' da allora che continua il dibattito se questa commutazione dell'appoggio alleato da Mihajlovich a Tito sia stata una decisione politicamente saggia. I difensori del movimento monarchico di Mihajlovich sostengono che Cetnici hanno rappresentato un movimento di resistenza antinazista di stretta obbedienza alle democrazie occidentali. Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che il cambiamento di sostegno dai Cetnici ai partigiani sia stato il risultato di una cospirazione comunista che ha mal consigliato quella decisione strategica facendo compiere un grossolano errore morale agli alleati. 1 Durante la guerra i Cetnici ed i Partigiani furono in competizione per la successione al potere nel dopoguerra in Jugoslavia. Principale obiettivo dei Cetnici era di mantenere al potere il re serbo e imporre la dominazione serba. I Partigiani di Tito miravano a stabilire invece uno stato comunista con eguale partecipazione delle nazionalità riconosciute . Nel tentativo di guadagnare il sostegno alleato, ciascuna parte conduceva una propaganda sfavorevole all'altra. I Cetnici accusavano i Partigiani di essere comunisti , lunga mano di una potenza straniera, l'Unione Sovietica (che era sostanzialmente vero per i dirigenti e parzialmente vero per i ranghi inferiori). I Partigiani accusavano a loro volta i Cetnici di collaborare con l'Asse (e ciò era sostanzialmente vero). Recentemente, in connessione con gli sforzi di guerra di Belgrado, è stata data un'immagine storicamente revisionista di Mihajlovich e dei Cetnici, i quali sono stati di glorificati da politici, intellettuali, da membri della chiesa ortodossa serba, e da un largo pubblico. 2 Nell'89 Vojslav Sheshelj e stato promosso al rango di vojvoda (duca o condottiero cetnico) dal pope Momcilo Djuich 3 ,vojvoda durante la seconda guerra mondiale, impunito criminale di guerra, che lo ha incitato " ad espellere tutti i croati, gli albanesi e gli altri elementi stranieri dal sacro suolo serbo " promettendo di ritornare in patria dal suo rifugio negli Stati Uniti solo se Sheshelj riuscirà " a ripulire la Serbia dagli ultimi ebrei, albanesi e croati ". 4


  • 1

Vedere:

  • - David Martin in "Ally betrayed-The uncensured story of Tito and Mihajlovich " (New York :Prentice Hall , 1946 ) ;
  • - Michael Lees , "The rape of Serbia : the British role in Tito's grab for power,1943-1944 " ( New York : Harcourt Brace Jovanovich,1990) .
  • 2

Per il sostegno ai Cetnici della Chiesa Ortodossa Serba ed il suo ruolo nella riabilitazione di Mihajlovich vedere :

  • - Vladimir Paunovich in "Cekajoci novog Cicha "(aspettando il nuovo Zio -cioè un nuovo duce ) su Sumadja (Kragujevac) del 20 maggio 92 a pag.5
  • -Z.T.Mirkovich in "Pogabno izjednacavanje" (Eguagliamento fatale) su Evropske novosti (Notizie europee) del 5 maggio 93 a pag 10
  • -Ruzica Ranitovich Jovich in"Morali smo malo plakati" (Abbiamo dovuto gridare un po') su Srpska rech (La parola serba- pubblicazione ufficiale del Movimento di rinnovamento serbo di Vuk Drashkovich) del 22 maggio 95 pag.18.
  • -J.T. in "Patriarh Pavle sluzhio parastos Drazhi Mihajlovichu" (Il patriarca Pavle ha celebrato la Messa per Drazha Mihajlovich) su Nasha Borba (La nostra lotta) di Belgrado il 15 luglio 1996.
  • -Bertrand Kaplan in "Church's stand spurred by nationalism" (La posizione della Chiesa incita al nazionalismo ) su The Globe and Mail di Toronto del 7 gennaio 1997,pag. 13.
  • -Chris Hedges in "Student foes of Belgrade leader embrace fierce nationalism" (Leader degli studenti oppositori di Belgrado adotta il nazionalismo violento) sul New York Times del 10 dicembre 96 a pag. A1.
  • 3

Vedere:

  • - Mark Champion in "Duke of Chetniks opts for amputation" ( Il duca dei cetnici opta per l'amputazione) su The Indipendent di Londra il 30 luglio 91
  • -Milan Radovich in "Vojvoda Sheshelj,ujedinitelj vaskolikog Srpstva "(Il duca cetnico Sheshelj unificatore di tutti i Serbi) su Nasha Rech (La nostra parola) Middlesex (Inghilterra) numero 411 del gennaio 1990,a pag.22
  • 4

Roland Hofwiler in "Tudjman und seine Irrwege in Richtung Auschwitzluege" in Die Presse di Vienna il 28 gennaio 1992 a pag.4 citato pure da Mirko Grmek,Mark Gjidara e Neven Shimac in "Le nettoyage ethnique:documents historiques sur une ideologie serbe" (La pulizia etnica : documenti storici su un'ideologia serba),(Parigi ed.Fayard 1993) a pag. 307.


Sheshelj è responsabile di numerose atrocità in Croazia ed in Bosnia-Erzegovina , e nell'92 è stato indicato dal governo degli Stati Uniti come criminale di guerra 5 , ma dopo poche settimane, quale leader del Partito radicale serbo, è stato eletto al parlamento della Serbia col 27% dei voti (confrontati col 40% di Miloshevich). 6 Attualmente (1995) Sheshelj controlla il 12% dei seggi nel parlamento della Iugoslavia (Serbia e Montenegro). (Nel 2006 oltre il 30%!n.d.t.) Una forza trainante del revival di Drazha Mihajlovich in Serbia è Vuk Drashkovich , un popolare novelliere nonchè leader del Movimento di rinnovamento serbo , ripropostosi egli pure come erede spirituale di Mihajlovich. Nei suoi scritti e discorsi nega insistentemente i crimini di guerra dei cetnici , malgrado l' imponente documentazione del contrario. 7 Nel 93, con una solenne cerimonia , Drashkovich ha inaugurato una statua a Mihajlovich a Ravna Gora, la località in cui risiedeva il suo comando durante la seconda guerra mondiale . Ad uso esclusivo del pubblico occidentale Drashkovich dichiarava la sua "più risoluta avversione alla guerra in Bosnia-Erzegovina", ma quando si rivolgeva in serbo all'uditorio serbo sosteneva "L'annessione alla Serbia di tutta la Bosnia-Erzegovina,della Krajna in Croazia,della Macedonia e del Montenegro" . 8 Egli ha fondato la Guardia serba,una formazione paramilitare responsabile di atrocità in Croazia ed in Bosnia-Erzegovina . 9 Dipinto talvolta dai media occidentali quale possibile alternativa a Miloshevich, Drashkovich è simile al dott. Radovan Karadjich, il criminale di guerra serbo-bosniaco 10, sia per il genere di letteratura incitante alla violenza, sia per l'obbiettivo finale della Grande Serbia. Un esempio di questo genere letterario lo si può riscontrare nel romanzo "Nozh" (il coltello),il suo lavoro migliore , uscito negli anni '80 , dove la descrizione morbosa di sadiche torture inflitte dai mussulmani ai serbi durante la II guerra mondiale in Bosnia tende a risvegliare nei serbi lo spirito di vendetta . "Come se stesse tagliando una coscia d'agnello , dondolandosi, egli ( Kemal) le tagliava la mammella sinistra , mentre lei urlava ed il sangue gli spruzzava sulla fronte e sulle guance. Le tagliò poi il naso , le estrasse la lingua e la recise . Le ficcò la punta del coltello nell'occhio, rigirò il coltello un paio di volte e poi , facendo leva collo stesso , estrasse colle dita la palla sanguinante…infine gettò la mammella tagliata sulla stufa bollente . La carne sanguinolenta friggeva , ed egli allora ridendo si rivolse a Bratomir . Senza preavviso né esitazione gli ficcò il coltello nella gola , prese un bicchiere dalla tavola , lo riempì di sangue sino all'orlo ,lasciò andare la testa di Bratomir…prese una sorsata di sangue, si leccò le labbra ed esclamò :buon Natale , mio caro ! " 11


  • 5 vedi:
  • -ElaineSciolino in "U.S. names figures to be prosecuted over war crimes.Serbia's chiefs top list. Eagleburger argues for tribunal similar to Nuernberg for those on U.S. roster" (Elenco statunitense dei nomi da perseguire per crimini di guerra . I capi della Serbia in testa. Per il turno degli Stati Uniti il sig. Eagleburg indica il modello di Norimberga per il tribunale .) sul New York Times del 17 dicembre 92 a pag. A1
  • -Tom Masland e Margaret Garrand Warner in "Will there be a second Nuernberg?" ( Ci sarà una nuova Norimberga?) sul Newsweek dell'11 gennaio 1993 a pag.30
  • -Michael R. Gordon in "U.S. say 3000 may have died in serbian run detention camps" (Gli USA indicano in 3000 i morti nei campi di detenzione serbi) sul New York Times del 26 settembre 1992 a pag. 1.
  • 6

Dushko Doder in "The Chetnik Duke stakes his claim to Greater Serbia" ( Il duca cetnico lancia il suo appello per la Grande Serbia) su The European di Londra 7-10 gennaio 1993

  • 7

"Srbi moraju zhiveti"(I serbi devono vivere) su Srpska rech del 24 maggio 93 a pag.46 . "Djeneral pred belom kuchom"(Il Generale-cioè Drazha Mihajlovich- di fronte alla Casa Bianca) su Srpska rech 22 maggio 1994,pag. 31.

  • 8

La retorica pacifista dell'opuscolo di propaganda in inglese del Movimento di Rinnovamento Serbo di Draskovich contrasta con quanto affermato nel discorso pubblicato in Srpska Rech riguardo l'annessione forzata dei territori contermini. Vedere in Srbi moraju zhiveti del 24 maggio 93 a pag. 46.

  • 9

Norman Cigar in "Genocide in Bosnia: the policy of ethnic cleansing" (Genocidio in Bosnia :la politica di pulizia etnica) ed.College Station :Texas A&M University Press,1995)pagg.50,54,104-106.

  • 10

Il dott. Karadjich è figlio d'un convinto criminale di guerra responsabile di massacri di mussulmani durante la II guerra mondiale. Esercitando la professione di psichiatra a Sarajevo pubblicò poesie al sangue, alla distruzione ed alla morte. Eccone un esempio ( tratto da Slovenski gost stampato a Belgrado dalla Srpska knjizhevna zadruga nel 1992 alle pagg.70,104-105,126-127): "Io sono nato per vivere senza la tomba / questo corpo divino non morrà / esso non è nato solo per odorare i fiori / ma anche per incendiare ,per uccidere e / per ridurre ogni cosa in polvere".

  • - Vedere Patricia Forestier in "Genocide! How the barbarities of ethnic cleansing were spawned by psychiatry"(Genocidio! Come le barbarie della pulizia etnica sono state germinate dalla psichiatria) apparso in Freedom nel maggio 93 a pag.11.
  • 11

Vuk Drashkovich ,Nozh (Belgrado :Zapis , 1982) pagg.34-35 citato in Branimir Anzulovich, Heavenly Serbia : from myth to genocide (La celeste Serbia dal mito al genocidio) -( in stampa)


Un altro vojvoda cetnico , Mirko Jovich , è leader delle Aquile Bianche , altra milizia cetnica responsabile di atrocità in Croazia ed in Bosnia-Erzegovina . Interessante è che il manifesto della sua ala politica , Rinnovamento nazionale serbo 12, è stato redatto dallo stesso Vuk Drashkovich . Jovich ha enunciato la meta politica chiaramente : "a noi non interessa una Serbia qualsiasi, ma una Serbia cristiana ortodossa, senza moschee nè miscredenti " 13 Un aspetto poco discusso del revival dell'ultra nazionalismo cetnico è la riproposizione dell'antisemitismo in linea colle istanze cetniche della II guerra mondiale. 14 Per esempio , nel '94 l'ala politica di Jovich editò un opuscolo dal titolo "Il ballo del vampiro ebreo" , nel quale gli ebrei erano descritti come" figli e servi del diavolo " , ma anche come "assassini , ladri , furfanti ,vagabondi e vili " . L'autore , oltre a riproporre il vecchio libello sanguinario degli ebrei " rapitori e mangiatori di bambini " aggiungeva la variante creativa di "inventori dell' AIDS nei loro mostruosi laboratori" ! 15 Un altro vojvoda , Sinisha Vucinich, leader dei Falchi serbi , ha chiesto pubblicamente la confisca dei beni dei ricconi ebrei . 16 Vucinich nel '92 ha rifondato il vecchio partito fascista serbo filonazista ZBOR . 17 Nell'odierna Serbia la riabilitazione dei Cetnici e di Drazha Mihajlovich è ormai amplissima, e sono risorti partiti cetnici e relative milizie . Figure come Vuk Drashkovich , Vojslav Sheshelj , vari leaders serbo-bosniaci , molti intellettuali serbi e dignitari della chiesa serbo-ortodossa hanno riproposto Drazha Mihajlovich in termini quasi religiosi :quasi un santo guerriero ! 18 Un vescovo serbo-ortodosso ha paragonato Mihajlovich a S.Sava, il fondatore della chiesa serbo-ortodossa . 19 Reinventando un simile Mihajlovich , idealizzandolo come democratico , filoalleato , patriottico martire-eroe ,si cerca diconferire legittimità ai cetnici ignorando il quadro d'insieme del loro operato.


  • 12

Cigar (1995), pag.35

  • 13

Mirko Jovich intervistato in "Novoosnovani, a ne opozicija" (Rifondazione, non opposizione) in Danas di Zagabria il 19 giugno 1990, pag. 16, come citato in Cigar (1995), pag. 35

  • 14 Vedere

Philip J.Cohen in Serbia's secret war : propaganda and the deceit of history (La guerra segreta della Serbia: propaganda e falsità della storia) (College station, Texas :Texas A&M University press, 1996 )pagg. 76-77.

  • 15

Citato da Dushko Vukovich in "Delo Luke Sarkoticha" (il lavoro di Luca Sarkotich) sul settimanale belgradese NIN del 2 settembre 1994 a pag.19.

  • 16

Come riportato da Zhivan Haravan segretario dell'Unione Vittime Civili di Guerra che lamentava una atmosfera di crescente antisemitismo in Serbia nell'articolo di Ljubisha Stvarich "Koga cheka Kazna? " (a chi tocca la punizione?) apparso su NIN il 24 febbraio 95 a pag. 29 ; Milosh Vasich e Filip Shvarm in "Sve srpske pretnje" (Tutte le minacce serbe) su Vreme di Belgrado il 24 maggio 93 a pag. 16.

  • 17

Per un a comprensione del movimento ZBOR vedere Mladen Stefanovich "Zbor Dimitrija Ljoticha 1934-1945" Belgrado Narodna Knjiga 1984.

  • 18

Vedere Milan Komnenich (presidente del consiglio esecutivo del Movimento di rinnovamento serbo di Vuk Drashkovich ) "Slovo o Drazhi Mihajlovichu" (sermone su Drazha Mihajlovich) su Srpska rech 24 maggio 1993, pagg. 44-45.

  • 19

Il vescovo Vasilje di Srem, citato da Mirkovich in "Pogubno izjednachavanje" su Evropske novosti del 5 maggio 93 a pag. 10


 I Cetnici di Drazha Mihailovic

I Cetnici della seconda guerra mondiale furono una formazione irregolare di guerriglieri costituita dai resti della disfatta dell'esercito monarchico jugoslavo che non oppose alcuna seria resistenza all' invasione dell'Asse nell' aprile 1941. Il leader cetnico Kosta Pechanac fu il più pronto e aperto collaboratore coi nazisti . Egli venne incorporato ufficialmente nel governo collaborazionista della Serbia e mise i suoi uomini a disposizione delle autorità di occupazione germaniche.20 Ma la figura più nota dei Cetnici fu Dragoljub (Drazha) Mihajlovich, un colonnello dell'esercito monarchico jugoslavo che emerse come leader del movimento cetnico di tutta la Iugoslavia. Il governo iugoslavo in esilio a Londra, nel gennaio del 1942 lo promosse capo dell'esercito, marina ed aviazione. Mihajlovich fu un monarchico devoto e le sue relazioni con le potenze dell' Asse si svolsero in un quadro di complessità e compromessi. Sin dall'inizio l'obiettivo principale dei Cetnici fu di conservare il potere al re serbo e di preservare l'egemonia serba. La resistenza di per sé fu una considerazione secondaria. Molto presto, già nel maggio del '41 , a poco più di un mese dall'invasione dell'Asse, Mihajlovich inviò il suo secondo in comando ,Vladimir Lenac, a incontrare a Belgrado Dimitrije Ljotich, il principale agente filo nazista della Jugoslavia , leader del movimento pan serbo Zbor, apertamente sostenuto dal nazionalsocialismo di Hitler sin dal 35, aiutato finanziariamente sia dagli industriali che dai servizi segreti tedeschi.21 Lenac, che aveva capeggiato il movimento giovanile di Zbor all'università di Zagabria, informò Ljotich dell'interesse di Mihajlovich alla collaborazione e chiese un elenco di nomi di civili che potessero assistere finanziariamente i Cetnici.22 Nell' agosto del 1941 i rapporti tedeschi annotavano che la sollevazione era formata in maggioranza da comunisti (Partigiani) , mentre i nazionalisti serbi (Cetnici) evitavano deliberatamente il confronto con i tedeschi. In un rapporto inviato a Berlino l'11 settembre, piu' di cinque mesi dopo l'occupazione nazista , Felix Benzler , del ministero degli affari esteri tedesco in Serbia scrisse che all'epoca non c'erano state battaglie fra forze germaniche e Cetnici .23


  • 20

Jozo Tomasevich .War and revolution in Yugoslavia 1941-1945 : The Chetniks (Stanford :Stanford University Press , 1975 ) pag.108

  • 21

Slavko Odich e Slavko Komarica in Noch u magla : Gestapo u Jugoslaviji (Notte e nebbia :la Gestapo in Jugoslavia ) (Zagabria : Centar za informacije i publicitet ,1977 ) pag. 40-47

  • 22

-Boshko N.Kostich in Za istoriju nashih dana : Odlomci iz zapisa za vreme okupacije ( Per la storia dei nostri giorni :frammenti di appunti presi durante l'occupazione ) Lilla , Francia :Jean Lausier , 1949 )pagg.32-36 -Matteo J. Milazzo in The Chetnik Movement and the Yugoslav Resistance ( Baltimora :John Hopkins University Press , 1975) pag. 16

  • 23

Archivi Nazionali di Washington DC , microcopia T-120,roll 200,frame 153419 Christofer R. Browning in Fateful months : essay on emergence of the final solution (Mesi fatali : saggio sull'emergenza della soluzione finale) New York : Holmes and Meier ,1985) ,pagg.42-43


Il 29 agosto, il giorno in cui il generale Milan Nedich formò il suo governo collaborazionista , lo stesso Nedich inviò un messaggio a Mihajlovich con l'offerta di collaborazioine contro i partigiani . In risposta Mihajlovich inviò una delegazione che si incontrò con Nedich . Nel dopoguerra Nedich testimoniò che le condizioni di collaborazione di Mihajlovich erano : creare un fronte comune contro i Partigiani non solo in Serbia ma anche in Bosnia e Montenegro ; essere riconosciuto ufficialmente dalle autorità tedesche ; ed infine ricevere denaro per le paghe degli ufficiali . Mihajlovich ricevette il denaro ed i tedeschi approvarono. 24 Sebbene non risulti alcuna operazione militare congiunta fra Cetnici e nazisti sino verso la fine del 41, gli sforzi di Mihajlovich per stabilire una cooperazione con i tedeschi colpirono così favorevolmente il capitano Josef Matl della Abwehr (intelligence militare germanica) che verso la fine di ottobre Matl mise a rapporto che i Cetnici di Mihajlovich si erano messi a disposizione della Wermacht . 25 A metà novembre del '41 la richiesta di Mihajlovich di incontrare il comando militare germanico venne accolta. 26 La delegazione tedesca venne guidata dal colonnello Kogart, assistente in capo dello staff del comando militare della Serbia. Guidava la delegazione cetnica Mihajlovich che promise di continuare la lotta contro i Partigiani e ribadi' che le sue forze non avrebbero mai attaccato i tedeschi. Egli richiese ai tedeschi 20000 fucili, 200 mitragliere pesanti, 2000 mitragliatrici, 100 mortai, 100000 bombe a mano e 20 mila uniformi e stivali jugoslavi. Propose pure il ritiro dei tedeschi a Nish e Belgrado, mentre i suoi Cetnici avrebbero assicurato tutte le comunicazioni e le strade nella Serbia interna. Copie dattiloscritte di queste richieste vennero preparate sia per i tedeschi che per il capo dei collaborazionisti serbi, generale Milan Nedich. 27 Durante l'incontro Kogart e Mihajlovich concordarono che il loro comune nemico erano i partigiani. Kogart però dichiarò che i suoi Cetnici non godevano la stessa fiducia degli altri collaborazionisti che si erano schierati sin dall'inizio con i tedeschi, avendo promosso una lotta aperta contro la Wehrmaht . Mihajlovich protestò che " egli non aveva mai emanato l'ordine di attacco alle forze germaniche. Tutti i suoi ordini erano diretti ad evitare la lotta tranne nel caso che i suoi uomini fossero stati attaccati dai tedeschi. Cosi' era stato sino al momento, e così sarebbe stato in futuro." 28 Allora Kogart mostrò molte fotografie di corpi mutilati di soldati germanici uccisi vicino Kragujevac nell'ottobre del 41.I loro peni erano stati tagliati e messi nella bocca - una tipica forma di mutilazione praticata dai Cetnici . Kogart riteneva che per la responsabilità di questi crimini fosse di Mihajlovich, il quale cercò di scaricare la colpa sui partigiani senza riuscire a convincerlo. A quel punto Mihajlovich ammise che i suoi uomini potessero essere responsabili, ma che egli era ignaro sia dell'attacco che delle mutilazioni . Kogart rispose:" ciò non diminuisce la vostra responsabilità come comandante. Siete voi il responsabile per i crimini commessi dai vostri subordinati." 29


  • 24

Archivi del Ministero dell'interno della Serbia , interrogatorio di Milan Nedich del 9 gennaio 1946 ed Archivi dell'Istituto storico militare di Belgrado , archivio Nedich ,doc.1-16, fascicolo 7-1 ,interrogatorio di Milan Nedich in prigione come riprodotti nel libro di Andjelka Cvijich e Milenko Vasovich Milan Nedich : zhivot, govori, saslushanja (M.N. vita, discorsi ed interrogatorio) pagg.223-231, vedere specialmente pag. 227 ; citato pure da Milan Borkovich in Kontrarevolucija u Srbiji .Quislingshka uprava 1941-1944. Knjiga II (Controrivoluzione in Serbia .L'amministrazione Quisling 1941-1944.libro II) (Balgrado :Sloboda 1979)pag.212

  • 25

Archivi Nazionali di Washington (N.A.),microcopia T314,roll 1457,frames 1110-12

  • 26

Per la corrispondenza fra Mihajlovich e le autorità militari germaniche sui preparativi dell'incontro di metà novembre 1941 e la documentazione sull'incontro vedere N.A. microcopia T 314, roll 1457, frames 1110-12, 1314-21,1338.

  • 27

Le fonti differiscono in quale dei casi si è tenuto l'incontro di Mihajlovich coi tedeschi , se l'11 novembre 1941 o molti giorni dopo. Vedere Borkovich (1979),vol.1 pag. 219 . Per un resoconto dettagliato dell'incontro di Mihajlovich coll' Abwehr e la Wehrmacht nel villaggio di Divci (presso Valjevo) consultare Borivoje M.Karapandjich in Gradjanski rat u Srbiji (1941-1945) (Guerra civile in Serbia-1941-1945) (Cleveland,Ohia :stampato da Buchdruckerei Dr. Peter Belej, Munchen 1958 ) pagg.128-157 . Questa fonte cita i resoconti scritti dei partecipanti all'incontro , compreso quelli del colonello cetnico Branislav.J.Pantich e del capitano dell'Abwehr Josef Matl.

  • 28

Karapandjich (1958) pag.143

  • 29

Karapandjich (1958) pagg.128-157


Quindi l'incontro di metà novembre si concluse con un fallimento, ma non fu l'ultima apertura di Mihajlovich all'Asse. Mentre Mihajlovich stava offrendo ai nazisti di combattere contro i Partigiani di Tito, offriva contemporaneamente a Tito di cooperare contro i tedeschi nei negoziati faccia a faccia durati dal 19 settembre al 26 ottobre del '41.30 Nella realtà storica mantenne la sua parola solo con i nazisti. Il 5 dicembre del '41 l'insurrezione antinazista guidata dai Partigiani in Serbia fu schiacciata dalle operazioni militari congiunte di molte formazioni serbe (i Cetnici di Kosta Pecanac, i Cetnici di Draza Mihajlovich, i volontari di Dimitrije Ljotich, e speciali distaccamenti leali al presidente Milan Nedich), assieme al corpo russo (composto da espatriati antibolscevichi e filonazisti), a truppe tedesche ed a forze ungheresi. Malgrado le relazioni cetnico-germaniche fossero talvolta tese, le due parti collaborarono largamente per la maggior parte della guerra. Da metà novembre del '43 sino al '44 , cioè sino al ritiro tedesco dalla Serbia, su metà del territorio della Serbia vigeva un accordo d' armistizio cetnico-germanico. 31 Durante l'agosto del '44 in un incontro segreto , Nedich accordò a Mihajlovich 100 milioni di dinari per le paghe ed appoggiò la sua richiesta ai tedeschi di armi e munizioni , che furono tosto fornite. 32 Il 6 settembre del '44 Nedich e Mihajlovich formalizzavano l'unificazione del comando di tutti i Cetnici , della Guardia Serba di Stato, dei Corpi Volontari Serbi di Ljotich, e della Guardia Confinaria serba. 33Durante la ritirata nell'ottobre del '44 dalla Serbia i tedeschi presero con sè i serbi leali a Nedich,Ljotich e Mihajlovich secondo i piani stabiliti già da mesi. 34 35


  • 30

-Ilija Jukich,The fall of Yugoslavia (New York , Harcourt Brace Jovanovich,1974) pagg.104-105 , 108 ; -Borkovich (opera già citata) (1979),vol 1,pag.219; -Fred Singleton , Twentieth-century Yugoslavia (NewYork :Columbia University Press , 1976 )pagg.93-94

  • 31

Tomasevich (1975),pagg.323-325.

  • 32

Archivi del Ministero dell' Interno della Serbia a Belgrado , non catalogato , minute dell' interrogatorio di Milan Nedich datato 3 febbraio 1946 ed Archivi dell' Istituto Storico Militare di Belgrado ,numero 19 , fascicolo 7 ,box 1 , dichiarazione di Dragi Jovanovich durante l'audizione , come citato dal Borkovich (1979), vol.2, pag . 332

  • 33

Kostich (1949) pag.164 ;Petar Martinovich-Bajica in Milan Nedich ( Chicago :The first American Serbian Corporation ,1956 ),pag. 367

  • 34

Archivi del Vojnoistoriski Institut Beograda (VIB) ( Istituto Storico Militare di Belgrado) , archivio Nedich ,(AISMB), doc. n.2/2,fascicolo 2 , bow 164 , come citato in Borkovich (1979),vol.2 pag.247

  • 35

Il 17 agosto 1944 il Comandante Supremo del SudEst ed il governo Nedich discussero sui preparativi per l'eventuale ritirata dei tedeschi e dei collaborazionisti serbi .Vedere N.A. di Washington, microcopia T-312,roll 780, frames 371746, 371754.


La legazione tedesca in Belgrado riforni' i passaporti ai Cetnici di Mihajlovich. 36 I sostenitori di Mihajlovich hanno sempre giustificato la passività dei Cetnici e i loro accomodamenti con i tedeschi come un tentativo di salvare i serbi dalle rappresaglie tedesche. Ma la collaborazione dei Cetnici coll'Asse avvenne anche quando le vite dei serbi non erano in pericolo.Per esempio nel Montenegro occupato dagli italiani dove non c'era persecuzione etnica contro i serbi, i Cetnici collaborarono ampiamente cogli italiani col proposito primario di integrare il Montenegro come parte di una Grande Serbia. 37 Nella Krajna serba in Croazia il pope e comandante cetnico Momcilo Djuich fu costantemente in contatto radio con Mihajlovich il quale a sua volta gli dava istruzioni di collaborazione con gli italiani. 38 In seguito alla resa dell'Italia nel settembre del 43 alcuni dei suoi Cetnici disertarono o raggiunsero il movimento partigiano in rapida crescita, ma la maggioranza, alcune migliaia, iniziarono a collaborare con i tedeschi. 39 Questa nuova alleanza cetnico-nazista fu rinforzata quando, in una trasmissione a onde corte il 19 novembre del 43, Mihajlovich ordinò a Djuich di collaborare con i tedeschi, aggiungendo che egli non lo poteva fare apertamente " a causa dell' opinione pubblica". 40 Diversamente dagli italiani,i tedeschi furono cauti con Djuich. Vedendosi indebolito di fronte al padrone dell'Asse, Djuich iniziò a coltivare legami diretti col movimento filo nazista Zbor di Dimitrjje Ljotich. 41 Dalla fine del 44, per le vittorie conseguite dal crescente movimento partigiano e la progressiva demoralizzazione delle sue truppe, Djuich chiese urgentemente ai tedeschi per sè ed i suoi cetnici il permesso di rifugiarsi nella Slovenia sotto controllo tedesco Quando le autorità germaniche di Zagabria rifiutarono il permesso , Ljotich , allora aqquartierato in Slovenia , andò personalmente a Vienna per intercedere a favore di Djuich . 42 Alla fine Djuich ed i suoi seimila Cetnici scapparono in Slovenia con l'aiuto tedesco . 43 Verso la fine della guerra Djuich venne catturato dagli Alleati. Gli inglesi provarono a persuaderlo di combattere contro i tedeschi per redimersi ma egli rifiutò .44


  • 36

VIB doc.n.2/2,fascicolo 2, box 164,come citato in Borkovich (1979),vol 2 pag.347.

  • 37

Per le relazioni fra italiani e cetnici vedere Milazzo (1975),pagg.42-69.

  • 38

Djuich si vantò di essere il comandante più obbediente a Mihajlovich. Djuich è citato da Milo Gligorijevich in Sbija na Zapadu (la Serbia in Occidente ) (Belgrado :Politika 1991 ) pag. 138.

  • 39

Milazzo (1975) pag. 163.

  • 40

Tomasevich (1975),pag.329 nota 17 ; Stefanovich (1984),pag.307.

  • 41

Milazzo (1975),pagg.163-165.

  • 42

Kostich (1949),pag.187 ; Milazzo (1975) pagg.178-179 ;Stefanovich (1984)pag. 307.

  • 43

Kostich (1949)pag.190.

  • 44

Djuich citato in Gligorijevich (1991) pag.153.


Bandiera? modifica

Quella del movimento cetnico non è un teschio con due ossa incrociate? Nella pagina inglese risulta quella come bandiera

Giudizio sulla voce modifica

  • Il testo non convince e in certi punti non è obiettivo. Inoltre si può giudicare in base ad elementi certi la figura di Mihailovich, ma è impossibile dare un giudizio complessivo sui cetnici, un insieme eterogeneo, tranne forse che per etnia dei membri, di armati che si aggiravano per la Iugoslavia. Alcuni erano veri e propri combattenti della resistenza, altri avevano obiettivi meno certi. Non vi erano commissari politici e mancava un inquadramento ed un controllo dai vertici. Ben diversa era la sitazione dei partigiani comunisti, reclutati su base ideologica ed interetnica e rigidamente controllati dai vertici. Tito quindi poteva essere considerato responsabile nel bene e nel male (es. Foibe) di ogni azione compiuta dai suoi partigiani. Ben diversa era la situazione di Mihailovich, responsabile solo del suo comportamento personale e di quello di alcuni stretti collaboratori. Addossare a Mihailovich tutti i misfatti compiuti da cosiddetti cetnici è quindi profondamente ingiusto, alle spalle vi è ignoranza o malafede. Lasciamo poi da parte gli scritti britannici, che presentano versioni contrastanti e non disinteressate. Gli inglesi in tutta la vicenda balcanica non sono stati sempre coerenti assumendo talora posizioni contraddittorie, hanno svolto un gioco cinico e non sempre hanno mantenuto gli impegni assunti.--Deguef (msg) 21:58, 13 dic 2010 (CET)Rispondi

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