Discussione:Giannantonio Arri

Ultimo commento: 3 anni fa di Cloj
  • Ciao [@ Kirk39] ho visto che hai dei dubbi sulla rilevanza enciclopedica di questa voce. Secondo me Arri è rilevante perché in vita era considerato uno dei massimi esperti di orientalistica in Italia. Non a caso La Marmora gli affidò il compito di scrivere la editio princeps della Stele: non stiamo quindi parlando di una teorie tra le tante, ma della prima edizione, quella su cui si fondano tutte le altre. Egli non era il solo orientalista in Italia, ma La Marmora scelse lui per la fama che aveva. Inoltre egli non è noto solo per la Stele di Nora, ma anche per altri studi che ha fatto in vita: ne ho citato solo uno sull'origine dei nuraghi ma ce ne sono altri. Io non sono un esperto della sua figura e non mi permetto quindi di scrivere al riguardo, tuttavia non credo che si tratti di una figura che non meriti di stare in un'enciclopedia. Si può semmai dire che la voce debba essere ampliata. Cosa ne pensi? --Maximianus (msg) 15:06, 21 dic 2020 (CET)Rispondi
Ciao [@ Maximianus]. Mah, guardando le fonti non è che lo si possa facilmente dedurre che è stato uno dei maggiori orientalisti italiani. Anche guardando le opere, pare che Lapide fenicia di Nora in Sardegna sia di gran lunga la più citata, anche se mi aspettavo fosse presente in un maggior numero di biblioteche, e non solo 15. Le altre sono conservate in pochissime biblioteche, per lo più torinesi, o al massimo in qualcuna sarda (cioè nei suoi luoghi di ricerca).--Kirk Dimmi! 16:36, 21 dic 2020 (CET)Rispondi

Ciao [@ Kirk39, Maximianus]: i miei due centesimi: la voce probabilmente risente del fatto che su Arri non ci sono studi, il che pone oggettivamente dubbi sulla sua enciclopedicità. Sui libri: se invece di guardare OPAC usiamo worldcat la cosa non è così drammatica. La traduzione di Ibn Khaldun si trova in 12 biblioteche sparse un po' ovunque negli Usa, poi in Spagna, Germania e Canada. Sempre secondo Worldcat: "22 works in 38 publications in 4 languages and 74 library holdings". Sarebbe interessante sapere se le versioni in francese e inglese sono traduzioni o elaborazioni autonome. Personalmente ho l'impressione che come orientalista/islamista potrebbe essere enciclopedico. Sarebbe il caso di sentire, se ci fosse, il progetto orientalisti. --Carlo M. (dillo a zi' Carlo) 17:22, 21 dic 2020 (CET)Rispondi

Interessantissimo (IMHO) il saggio sulle monete cufiche degli abassidi ([1]). --Carlo M. (dillo a zi' Carlo) 09:26, 22 dic 2020 (CET)Rispondi

In effetti l'abate pare si sia occupato anche di epigrafia araba, in particolare di quella in caratteri cufici. Sarebbe interessante saperne di più.--Lombardelli (msg) 14:36, 22 dic 2020 (CET)Rispondi
Anche a me sembra rivestire un certo interesse, malgrado non me ne sia mai occupato (una vergogna - lo confesso - avendo insegnato Lingua araba e Storia e Istituzioni musulmane nella Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari per 13 anni!). Mi sembra che, sostanzialmente, sia stata espressa perplessità a fronte di una certa qual carenza di fonti autorevoli su di lui e il suo contributo scientifico. Non prometto di occuparmente nell'immediato, ma ci proverò senza dubbio. Comunque il giudizio dell'amico Carlo Morino mi sembra quanto di più autorevole si possa trovare sulla nostra WP, per quanto riguarda la numismatica anche orientale. --Cloj 23:09, 7 gen 2021 (CET)Rispondi
Io personalmente non vedo motivo per mettere in discussione l'enciclopedicità di uno studioso. Per quanto possano essere messe legittimamente in discussione alcune sue teorie, vorrei ricordare che Arri era membro dell'Accademia Reale di Torino (che non era proprio l'ultima ruota del carro all'epoca) e che su di lui e la sua opera ha scritto positivamente un luminare di discipline arabistiche quale era A. M. Reinaud, dell'Institut de France, sulla prestigiosa rivista internazionale Journal Asiatique (aprile del 1839, pp. 347-362), di cui qui allego il PDF, grazie alla cortesia della Prof. Roberta Giunta, dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale", che giudico non solo io la massima esperta accademica italiana di epigrafia araba.
Al vostro retto giudizio il verdetto.
Ecco il PDF di cui parlavo: [2] --Cloj 12:50, 23 gen 2021 (CET)Rispondi
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