Discussione:Infinito (filosofia)

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Filosofia
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DGravi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano molti file importanti per la comprensione del tema, alcuni essenziali. (che significa?)


Ho inserito oggi, 7 agosto 2004, la parte relativa alla storia della filosofia. Per chiarimenti e commenti, cercatemi su Ermetis. L'articolo è tratto dal mio sito (in via di smantellamento) http://www.soscuola.it.

affermazione da rivedere modifica

Mi riferisco alla seguente:

"Infinito" viene definito ciò che non ha limiti nello spazio e nel tempo.

Certamente non vera come definizione (ad esempio i numeri interi sono un insieme infinito, ma mica nello spazio e nel tempo!). --Cassis 14:31, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi

infinito in R esteso modifica

è forse opportuno inserire un accenno alla presenza di + (e -) infinito in R esteso, specificando che è strettamente maggiore(risp minore) di qualsiasi numero reale.

Fatto, riprendendo la parte in questione da numeri reali. --zar-(dimmi) 09:14, 12 giu 2006 (CEST)Rispondi

Questa non mi convince modifica

La definizione "un insieme A si dice infinito se ogni suo sottoinsieme finito è un sottoinsieme proprio" mi lascia perplesso perchè per definire infinito usa finito cioè il suo contrario.

Cronologia di Infinito (simbolo), voce unita modifica

13:48, 25 gen 2008 . . 87.19.139.10 (discussione | blocca) (370 byte) (Infinito matematico (simbolo))

Disambigua modifica

Non sarebbe meglio mettere come voce principale soto "infinito" la pagina disambigua? --Eio (msg) 22:02, 29 apr 2008 (CEST)Rispondi

Concordo, procedo!

Origine del simbolo modifica

Il simbolo ∞ viene utilizzato anche in ambito filosofico? In ogni caso mi pare più noto e usato in ambito matematico, per cui sposterei quella sezione in Infinito (matematica) (oppure si potrebbe fare una voce a sé sul simbolo e linkarla da entrambe). --79.31.133.6 (msg) 09:18, 17 apr 2012 (CEST)Rispondi

P.s. vedo ora che è un aiuto:redirect ad appunto Infinito (matematica) --79.31.133.6 (msg) 09:19, 17 apr 2012 (CEST)Rispondi

controllate i contenuti modifica

Nella pagina di Wikipedia sulla voce "Infinito (filosofia)", nel paragrafo "Definizione" c'è scritto: "L'infinito è la stupidità di Black". E' uno scherzo?

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Infinito (filosofia). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 16:19, 5 giu 2019 (CEST)Rispondi

San Tommaso modifica

Propriamente non corresse Aristotele, ma ne applicò la nozione di infinito attuale alla metafisica. Secondo il tomismo, l'universo non è infinito, come non lo è il cosmo di Aristotele, né tantomeno può essere un infinito attuale. L'infinito attuale è Dio trascendente e creatore. In questo senso, infinito attuale è sinonimo di nunc stans, tradotto anche con Eterno presente, l'essere immutabile di una totalità che resta identica a sé stessa prima della creazione di Genesi 1 e dopo la fine dei tempi predetta nell'Apocalisse. La di là del tempo, nella trascendenza, non c'è divisibilità, poiché non c'è né tempo né spazio, ma soltanto una indivisibile appartenenza/non appartenenza a Dio che è chiamata Paradiso della Comunione dei santi, e Inferno.

Il paragrafo dedicato al Medioevo non accenna al secolo di san Tommaso. Ma forse è più opportuno citarlo in continuità con Aristotele e in opposizione a Spinoza, come si è fatto qui. Spinoza affermò che Dio è infinito sotto l'attributo del pensiero e sotto quello dell'estensione. In entrambi i casi si riferiva all'unica sostanza divina, intesa come infinito attuale immanente. Il pensiero è un infinito attuale al di là del tempo, di cui il tempo è l'effetto, ma è comunque immanenza perché è sempre attualmente presente all'autocoscienza onnipotente e onnisciente di Dio.

a onor del vero, in Summa Theologiae, quaestio 7, argomento 7, articolo 2 (p.208 del PDF), gli angeli non sono il loro essere, ma lo possiedono in quanto lo ricevono direttamente da Dio. Non è chiaramente indicato se Dio possa annichilire l'essere di una creatura angelica, cessando di donargli l'essere. Comunque, on quanto pura forma priva di materia, gli angeli sono infiniti, ma soltanto in senso relativo, cioè infiniti secondo l'estensione, ma non secondo l'essenza, che è limitata dal dono divino. Non potendo Dio creare un altro Dio, l'essere puramente formale che dona agli angeli è finito e limitato entro i limiti dell'essenza di una qualche natura e specie. La specie angelica, o meglio la specie singolare di ogni angeli, è soggetta a delle regole limitanti il suo operare, nome stabilite da Dio e non derogabili dagli angeli. La loro essenza non è onnisciente né onnipotente.

Il dono dell'essere vale anche all'Inferno. Non è quindi vero il fatto che nell'al di là esista soltanto l'appartenenza o la non-appartenza. I demoni, che pure non appartengono al Corpo Mistico di Cristo risorto, comunque ricevono il loro essere da Dio, che Signore nei cieli, sulla terra e sotto terra, li conserva in essenza e potenza attiva per la tortura delle anime dannate. La precisazione era dovuta, perché l'affermazione era parziale e fuorviante.

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