Discussione:Pendolo di Charpy

Ultimo commento: 2 anni fa, lasciato da 31.196.178.98 in merito all'argomento Tenacità e resilienza

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Cronologia rimossa
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# (diff) 18:20, 14 feb 2008 . . A7N8X (discussione | contributi | blocca) (4.866 byte) (Modalità di prova)
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--Mau db (msg) 11:48, 22 mar 2008 (CET)Rispondi

Tenacità e resilienza modifica

C'è qualcuno più informato di me che ricontrolla il primo paragrafo? Perchè io sapevo che la resilienza è la resistenza ad uno sforzo impulsivo, la tenacità ad uno statico, quindi il test di charpy dovrebbe misurare la resilienza... Attendo conferme/smentite

Anche secondo il mio professore di "Tecnologie dei polimeri" le prove d'urto misurano la resilienza, per cui al 99,9999% hai ragione. Se poi hai una fonte autorevole (ad esempio un libro universitario), citala per sicurezza. --Aushulz (msg) 00:18, 1 ago 2011 (CEST)Rispondi
Confermo, è una prova di resilienza! Sono nuovo, che faccio? Modifico? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Giacomofm (discussioni · contributi) 17:16, 4 mar 2013‎ (CET).Rispondi
Benevenuto su Wikipedia. Fai pure tutte le modifiche del caso, magari aggiungendo riferimenti a fonti attendibili (ad esempio da Google Libri). --Daniele Pugliesi (msg) 18:47, 4 mar 2013 (CET)Rispondi

Hai ragione, in parte, perchè la prova da risultati sulla resilienza del provino in esame ovvero la capacità di esso a resistere ad urti o "impulsi". Mentre la tenacità in sé non è misurabile in quanto rappresenta un parametro della qualità di un acciaio che comprende: resistenza a trazione, resilienza e un buon allungamento a trazione.
Il primo paragrafo va rivisto. La prova di Charpy non è una prova di tenacità bensì di resilienza, esattamente come indicato nel titolo della norma UNI EN ISO 148-1 (i.e. "Materiali metallici - Prova di resilienza su provetta Charpy - Parte 1: Metodo di prova"). --A.Ariosti (msg) 18:27, 4 gen 2017 (CET)Rispondi

Da ingegnere meccanico specializzato in materiali e metallurgia, la prova con il pendolo di Charpy misura precisamente la resilienza. In generale, se un materiale è resiliente, in linea di massima dovrebbe essere pure tenace, mentre non è vero il contrario. Un materiale tenace (quindi che si deforma tanto prima di spezzarsi durante la prova di trazione), potrebbe risultare estremamente fragile durante la prova di resilienza. Esempi: l'acciaio è mediamente resistente, tenace e resiliente (ma più tenace che resiliente rispetto all'alluminio) ma non estremamente duro (infatti ci sono i trattamenti superficiali); le ceramiche sono resistenti, poco tenaci e poco resilienti con durezza variabile, le plastiche sono poco resistenti e poco dure, ma molto tenaci e resilienti. --31.196.178.98 (msg) 09:40, 12 nov 2021 (CET)Rispondi
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