In linguistica, il dittongo mobile è un fenomeno, presente in alcune lingue neolatine, che consiste nella regressione dei dittonghi originati inizialmente da dittongazione romanza a semplici monottonghi dovuto allo spostamento dell'accento a causa di coniugazione, alterazione e derivazione.

Dittongo mobile nell'italiano modifica

In italiano, l'alternanza coinvolge i seguenti dittonghi e monottonghi:

Origine latina Sede tonica sede atona esempio
-ĕ - o -ae - -- (/jɛ/) -e- (/e/) pĕdis > pde - pedàna; laetus lieto - letizia
-ŏ - -- (/wɔ/) -o- (/o/) sŏla >sla - solétta)

È possibile soltanto in sillaba aperta, ovvero terminante per vocale, mentre in sillaba chiusa, terminante per consonante, è possibile soltanto la monottongazione; ciò è apprezzabile soprattutto nelle coniugazioni di alcuni verbi irregolari come ad esempio muòvere, dal latino mŏvēre, dove nell'indicativo presente muò-vo (sillaba rizotonica aperta) il dittongo è presente, nel passato remoto mòs-si (sillaba rizotonica chiusa) è assente.

Si tratta comunque di una "regola" già soggetta a numerose oscillazioni fin dai principi della lingua italiana, per cui si sono nel tempo attestate diverse "infrazioni" (dittonghi in sede atona: presiedèndo; vocali semplici in sede tonica: négo vs. diniègo), sia forme tra loro concorrenti (muovèndo vs movèndo) dove quella conforme al dittongo mobile ha talvolta assunto, a seconda dei casi, un sapore dal tono letterario o addirittura pedantesco.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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