Dolce Alfonso, chiamata anche Aldonza. Dulce in spagnolo, in asturiano, in aragonese, in portoghese e in galiziano, Dolça, in catalano e Dulze in basco (1194 circa – Lorvão, 1245[1][2]), fu regina de jure di León assieme alla sorella Sancha II nel 1230.

Regno di León
León

Garcia I
Ordoño II
Fruela II
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Alfonso IV
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Ramiro II
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Sancho I
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Ordoño IV
Ramiro III
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  • Ordono
Bermudo II
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Alfonso V
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Bermudo III
Sancha I con Ferdinando I
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Alfonso VI (deposto, nel 1072, per pochi mesi, da Sancho II)
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Urraca I
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Alfonso VII
Ferdinando II
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Alfonso IX
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Sancha II e Dolce I
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Monastero di Lorvão

Origine modifica

Era figlia del re di León Alfonso IX e di Teresa del Portogallo, figlia del re del Portogallo, Sancho I e di Dolce di Barcellona (1160-1198), figlia della regina di Aragona, Petronilla e del conte di Barcellona, Raimondo Berengario IV.[3][4][5]

Biografia modifica

Il cronista, Rodrigo Jiménez de Rada, nel suo De Rebus Hispaniæ la elenca tra i figli di Alfonso IX e Teresa del Portogallo chiamandola Dulce, che al tempo in cui la cronaca veniva scritta, lei era ancora in vita, ma non maritata[3].

Per il fatto che i suoi genitori, cugini primi, si erano sposati senza la dispensa papale, il papa Celestino III, a causa di questo matrimonio aveva scomunicato i sovrani del León, aveva lanciato l'interdetto sul regno di León, e, nel 1194, aveva minacciato di dichiarare illegittimi i figli della coppia, Ferdinando, Sancha e Dolce. Così, nel 1195, i due coniugi si dovettero separare[3] e la madre, Teresa, dovette rientrare in Portogallo.

Nel 1198, il matrimonio fu annullato, per consanguineità[3] e sua madre, Teresa, nel 1200, si ritirò in convento a Lorvão.[3]

Verso la metà del dicembre del 1197, suo padre Alfonso IX si sposò, in seconde nozze, con la cugina, Berenguela di Castiglia (1280-1246), figlia del re di Castiglia, Alfonso VIII e secondo le cronache di Alberic de Trois-Fontaines[6], dapprima il matrimonio fu accettato da parte della chiesa; poi in seguito, il neoeletto papa Innocenzo III fece pressione affinché il matrimonio fosse annullato e non avendo ottenuto alcun risultato, scagliò l'interdetto sui regni di León e Castiglia, minacciando di dichiarare illegittimi i cinque figli nati dalla coppia[3].
E, nel 1204, anche questo secondo matrimonio di suo padre, Alfonso IX, venne annullato, sempre per consanguineità, e Berenguela tornò in Castiglia e si fece suora nel monastero di Santa María la Real de Las Huelgas, a Burgos. Così Sancha si trovò ad essere la figlia maggiore dei sette figli viventi di Alfonso IX (nel frattempo la sorellastra Eleonora era morta).

Nel 1214 morì il fratello Ferdinando, erede al trono di León, a cui subentrò il fratellastro, Ferdinando.

Nello stesso anno, il fratello di Berenguela, Enrico I di Castiglia, di circa dieci anni, subentrò al padre Alfonso VIII di Castiglia sul trono di Castiglia e la reggenza fu affidata prima alla madre Eleonora d'Inghilterra poi, dopo la morte di quest'ultima alla sorella, Berenguela di Castiglia.

Si aprì allora un periodo turbolento di scontri tra la reggente, Berenguela e Álvaro Núñez de Lara, della potente famiglia dei Lara, appoggiato dalla nobiltà e sostenuto dai cavalieri dell'Ordine di San Giacomo[non chiaro] e dall'alto clero[3], che ebbe il sopravvento e governò in quegli anni come un vero re. Álvaro Núñez de Lara, nel 1216, concordò con suo padre, Alfonso IX il matrimonio di Enrico con sua sorella, Sancha.

Nel 1217, però Enrico I morì casualmente (giocando in un cortile fu colpito da una tegola caduta dal tetto), ed il matrimonio non poté essere celebrato.
La sua matrigna, Berenguela di Castiglia, successe ad Enrico sul trono di Castiglia, ma abdicò immediatamente a favore di suo figlio, Ferdinando che, contro la volontà del padre, Alfonso IX, lasciata la corte di León, divenne così il nuovo re di Castiglia come Ferdinando III.

Però Alfonso IX, che ambiva alla corona di Castiglia, perché nipote di Alfonso VII di León, che era re sia di León che di Castiglia, si proclamò re di Castiglia, come Alfonso IX[3], per diritto di marito e di padre, appoggiato dalla famiglia Lara e dagli altri nobili castigliani che avevano governato per conto di Enrico I di Castiglia, e dichiarò guerra al figlio. Non essendo riuscito a conquistare la Castiglia, fu costretto a patteggiare una tregua con l'ex moglie Berenguela, dove si impegnò a non portare più guerra alla Castiglia e nel contempo diseredò il figlio Ferdinando della corona del León, a favore di Dolce e sua sorella, Sancha.

Nel 1230, alla morte del padre, ereditò il regno di León, con la sorella Sancha. La nobiltà appoggiò l'insediamento delle due sorelle, mentre il clero e l'aristocrazia erano contrari, avrebbero preferito che i regni di León e di Castiglia fossero riunificati sotto lo scettro del loro fratellastro, il re Ferdinando III di Castiglia.

Furono intavolate delle trattative che, condotte dalle due ex mogli di Alfonso VIII, Berenguela di Castiglia, madre di Ferdinando e Teresa, madre di Dolce e di Sancha, che a nome dei rispettivi figli, firmarono il Tratado de las Tercerías, dove dietro un cospicuo indennizzo la due regine abdicarono a favore del fratellastro, che poté finalmente riunire sotto un'unica corona i regni di León e di Castiglia.

Dopo aver abdicato Dolce si ritirò nel monastero di San Mamede, a Lorvão[7], (Penacova), raggiungendo la madre Teresa.

Nel 1237 ricevette dal fratellastro la signoria di Valdeorras, in Galizia.

Dolce morì nel 1245[2], secondo alcuni a Lorvão[8] e fu tumulata nella chiesa del convento a Lorvão (Penacova).

Secondo altri[3], invece Dolce morì nel monastero di Villabuena del Bierzo[9] (vicino a Villafranca del Bierzo) e fu tumulata a Zamora.

Figli modifica

Dolce non ebbe discendenza.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alfonso VII di Castiglia Raimondo di Borgogna  
 
Urraca I di León  
Ferdinando II di León  
Berengaria di Barcellona Raimondo Berengario III di Barcellona  
 
Dolce I di Provenza  
Alfonso IX di León  
Alfonso I del Portogallo Enrico di Borgogna, conte del Portogallo  
 
Teresa di León  
Urraca del Portogallo  
Mafalda di Savoia Amedeo III di Savoia  
 
Matilde d'Albon  
Dolce I di León  
Alfonso I del Portogallo Enrico del Portogallo  
 
Teresa di León  
Sancho I del Portogallo  
Mafalda di Savoia Amedeo II di Savoia  
 
Adelaide  
Teresa del Portogallo  
Raimondo Berengario IV di Barcellona Raimondo Berengario III di Barcellona  
 
Dolce I di Provenza  
Dolce di Barcellona  
Petronilla d'Aragona Ramiro II d'Aragona  
 
Agnese d'Aquitania  
 

Note modifica

  1. ^ Altre fonti dicono che sia morta nel monastero vicino a Villafranca del Bierzo.
  2. ^ a b Altre fonti dicono che sia morta nel 1248.
  3. ^ a b c d e f g h i (EN) Dinastie reali di Castiglia.
  4. ^ (EN) Casa d'Ivrea-genealogy.
  5. ^ (DE) Alfonso IX genealogie mittelalter (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2008).
  6. ^ Alberic de Trois-Fontaines è un monaco cistercense e cronista medioevale, della prima metà del XIII secolo, che scrisse una cronaca, dalla Creazione al 1241.
  7. ^ Secondo altri si sarebbe recata al monastero di Villabuena del Bierzo, vicino a Villafranca del Bierzo, raggiungendo la sorella Sancha.
  8. ^ A Lorvão, vi era la madre, Teresa del Portogallo, che si era fatta suora.
  9. ^ Il monastero di Villabuena del Bierzo, in cui era vissuta sua sorella Sancha, era vicino alla sua signoria di Valdeorras.

Bibliografia modifica

  • Rafael Altamira, "La Spagna (1031-1248)", in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 865–896

Voci correlate modifica

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