Domenico Andrea Cavalcanti

arcivescovo cattolico italiano

Domenico Andrea Cavalcanti (Caccuri, 26 ottobre 1698Trani, 3 febbraio 1769) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Domenico Andrea Cavalcanti, C.R.
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato26 ottobre 1698 a Caccuri
Ordinato presbitero5 ottobre 1721
Nominato arcivescovo12 maggio 1755 da papa Benedetto XIV
Consacrato arcivescovo18 maggio 1755 dal cardinale Joaquín Fernández de Portocarrero y Mendoza
Deceduto3 febbraio 1769 (70 anni) a Trani
 
Stemma della famiglia Cavalcanti
Cavalcanti
Blasonatura
D'argento, seminato di crocette ricrociate di rosso.

Biografia modifica

Domenico Andrea Cavalcanti nacque a Caccuri il 26 ottobre 1698 da una nobile famiglia cosentina originaria della Toscana. Entrò nell'Ordine dei chierici regolari teatini nel 1714 (esattamente a tre anni di distanza da quando suo fratello, Francesco Antonio, entrò nel medesimo Ordine), professando solennemente i propri voti e ricevendo l'ordinazione presbiterale il 5 ottobre 1721.

Nel 1743 Domenico Andrea subentrò al fratello come preposito generale dell'Ordine teatino, in quanto quest'ultimo scelto da papa Benedetto XIV per guidare l'arcidiocesi di Cosenza[1].

Il 12 maggio 1755 papa Benedetto XIV lo nominò arcivescovo di Trani; ricevette l'ordinazione episcopale il successivo 18 maggio dal cardinale Joaquín Fernández de Portocarrero y Mendoza e dai co-consacranti Giovanni Andrea Tria, arcivescovo titolare di Tiro, e Simone Gritti, arcivescovo titolare di Tiana. Prese possesso dell'arcidiocesi pugliese quattro giorni dopo, il 22 maggio.

Morì a Trani il 3 febbraio 1769, dopo quasi 19 anni di episcopato.

Opere modifica

  • D. A. Cavalcanti, Per le prediche dette in Malta nella maggiore chiesa di S. Giovanni nel corso della quaresima dell'anno 1742, Roma, 1742.
  • D. A. Cavalcanti, Ad clerum, populumque suum epistola, Roma, Tipografia Palladis, 1755.

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Note modifica

  1. ^ Giuseppe Marino, Domenico Andrea Cavalcanti, su digilander.libero.it. URL consultato il 21 febbraio 2019.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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