Domenico Brusasorzi

pittore italiano
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Domenico Riccio detto il Brusasorzi o Brusasorci (Verona, 1516Verona, 1567) è stato un pittore italiano di stile manierista, proveniente da Verona.

Domenico Brusasorzi, Ritratto di Pase Guarienti

È considerato un precursore di Paolo Veronese e uno degli innovatori della pittura veronese del Cinquecento.

Biografia modifica

Dopo essere stato apprendista del padre Agostino (con il quale convisse nella contrada di S. Stefano a Verona), fu allievo di Giovan Francesco Caroto. Pur restando legato alla scuola veneziana, forti furono le influenze di Giulio Romano e di Primaticcio. Nel 1543 compare per la prima volta l'appellativo di Brusasorzi negli atti della locale Accademia Filarmonica (di cui divenne pittore ufficiale). Dal 1551 prestò la sua opera nel Municipio di Trento, di cui portò a compimento le decorazioni e gli affreschi. Nel 1556 lavorò ad una serie di decorazioni nel palazzo vescovile di Verona. Dopo questi lavori dipinse La cavalcata di Carlo V e Clemente VII nel Palazzo Ridolfi-Da Lisca, quindi la Madonna in gloria e due santi per la chiesa di San Pietro Martire a Verona nel 1566. Sue opere e affreschi si conservano anche nella chiesa di Santa Maria in Organo, a Palazzo Bevilacqua e nella Galleria degli Uffizi. A Palazzo Chiericati, in una sala dell'edificio palladiano, troviamo suoi affreschi, come testimonia lo stesso Palladio, «raffiguranti le bighe del sole e della luna e i segni dello zodiaco»[1]

Fra i suoi pupilli vi furono Giovanni Battista Zelotti, Bernardino India, Paolo Farinati e il figlio Felice, la cui bottega divenne un punto di riferimento per l'arte a Verona fra Cinque e Seicento. Ebbe, oltre a Felice, altri due figli pittori: Giambattista e Cecilia.

Opere modifica

 
Domenico Brusasorzi, Cleopatra, Palazzo della ex Cassa di Risparmio di Cesena
 
Domenico Brusasorzi, Betsabea al bagno

Alcune delle opere di Brusasorzi sono collocate in:

Note modifica

  1. ^ Wart Arslan, La Pinacoteca civica di Vicenza, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1934, p. 5
  2. ^ www.verona.com complesso-del-vescovado Notiziario BPV numero 2 anno 1996
  3. ^ Pinacoteca Malaspina, su malaspina.museicivici.pavia.it. URL consultato il 28 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2021).

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Collegamenti esterni modifica

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