Don McLean
Donald "Don" McLean (New Rochelle, 2 ottobre 1945) è un cantautore e paroliere statunitense.[1]
Don McLean | |
---|---|
![]() | |
Nazionalità | ![]() |
Genere | Folk Rock Folk rock Musica d'autore Pop |
Periodo di attività musicale | 1969 – in attività |
Strumento | voce, chitarra, banjo |
Etichetta | Mediarts |
Album pubblicati | 38 |
Studio | 20 |
Live | 4 |
Raccolte | 14 |
Sito ufficiale | |
Don McLean è considerato uno dei più importanti cantautori americani di sempre sia per la profondità dei suoi testi sia per la varietà di generi che ha sperimentato.[2][3][4]
È l'autore della canzone American Pie che nel 1972 raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per quattro settimane, considerata uno dei capolavori della musica leggera statunitense, rilanciato nel 2000 da una cover di Madonna. Altro suo successo da ricordare è Castles in the Air, contenuto nel suo primo album Tapestry del 1969.[5]
In Italia McLean ha avuto un breve periodo di notorietà nel 1973 con il brano Vincent, scritto nel 1971 ed ispirato alla vita ed all'opera di Vincent van Gogh, che venne utilizzato come sigla del seguitissimo giallo televisivo Lungo il fiume e sull'acqua. Lo stesso brano nel 2000 venne tradotto in italiano ed interpretato da Roberto Vecchioni.[6]
Biografia Modifica
Nato il 2 ottobre 1945,Don McLean nasce da una coppia italo-americana.
La madre, Elizabeth McLean lo cresce con la sua fede cattolica mentre il padre, Donald, muore quando Don ha solo 15 anni.
Durante la sua infanzia fu profondamente scosso dalla morte di John Kennedy e Buddy Holly. McLean si diplomo' alla Iona Preparatory School nel 1963, ma abbandonò la Villanova University dopo soli quattro mesi. Più tardi frequentò la scuola serale all'Iona College e ricevette la laurea in Business Administration nel 1968. Nei campus universitari era un celebre cantante folk. Con l'aiuto di una borsa di studio da parte del New York State Council of the Arts, cominciò ad aver accesso a un pubblico più vasto, andando di città in città lungo il fiume Hudson. Imparò l'arte della performance dal vivo con l'aiuto del suo amico e mentore Pete Seeger. McLean accompagnò Seeger nel suo percorso lungo lo Hudson nel 1969 per protestare contro l'inquinamento del fiume. La campagna per la purificazione dell'acqua ricevette largo consenso. McLean ebbe un dissidio con lo scrittore del Saturday Night Live, Andy Breckman, cominciato quando Breckman aprì per McLean il tour del 1980.
American Pie Modifica
La sua più famosa composizione, American Pie, è spesso interpretata come una riflessione sulla morte di Buddy Holly, Ritchie Valens e The Big Bopper in un incidente aereo il 3 febbraio 1959, da qui la frase The Day the Music Died ("Il giorno in cui la musica morì"). [7]McLean disse che il testo era anche in qualche modo un'autobiografia della sua vita dalla metà degli anni cinquanta fino al periodo in cui scrisse la canzone, nei tardi anni sessanta.[8]
La canzone, considerata una pietra miliare nella storia della musica, è stat inserita dalla RIAA nella lista delle 5 più grandi composizioni della musica americana del XX secolo.[9][10]
Vita privata Modifica
Don McLean si è sposato due volte, entrambi i matrimoni sono terminati con il divorzio.
La sua prima moglie fu Carol Sauvion; sono stati sposati dal 1969 al 1976 e non hanno avuto figli.
Il suo secondo matrimonio è stato con Patrisha Shnier McLean dal 1987 al 2016. Hanno due figli, Jackie e Wyatt, e due nipoti, Rosa e Mya. Il loro matrimonio finì dopo che McLean fu accusato di reato di violenza domestica nella loro casa di Camden, nel Maine.
Don McLean accettò 4 delle 6 accuse a suo carico evitando la galera e dovendo pagare 3000 $ di multa.
Nonostante ciò McLean si è sempre ritenuto completamente innocente ed ha ammesso di aver accettato il patteggiamento per “non creare maggiori problemi a lui e alla sua famiglia”[11].
Don McLean ha vissuto a fasi alterne in Israele tra il 1978 e il 1982 citando l’esperienza come “una delle più belle della sua vita”[12]Nel 1981 egli è anche autore della canzone “Jerusalem”, brano scritto sotto richiesta dell’allora governo locale della città di Gerusalemme.
Stile e popolarità Modifica
Stile musicale Modifica
Musicista di nicchia, dopo i primi successi anche commerciali. Ha uno stile caratteristico, che lo ha sempre distinto da altri cantautori suoi contemporanei, anche per la riservatezza che ha avuto e per l'introspettività e la pluralità di fonti musicali e generi che caratterizzano la sua musica, dalle tematiche e talvolta dalle sonorità di largo respiro (vedi i primi successi American Pie e Vincent, e pezzi come Chain Lightning, Mountains of Mourne o Waters of Babylon).[13]
Polistrumentista autodidatta, [14]suona principalmente la chitarra ma è anche in grado di suonare il banjo ; possiede inoltre una voce morbida e riconoscibile.[15]
Popolarità Modifica
Nel corso della sua lunghissima carriera, che attraversa sette decenni, McLean ha venduto più di 50 milioni di dischi e le sue composizioni sono state tradotte in diverse lingue ed interpretate da diversi artisti tra cui: Perry Como, Elvis Presley, Madonna, Garth Brooks e molti altri.[16]
Influenza Modifica
Don McLean ha influenzato, nell’arco dei decenni, diversi aspetti della musica e della cultura statunitense.[17]
McLean era l’artista preferito del noto rapper Tupac; tant’è che la sua canzone preferita era “Vincent”, una composizione di Don del 1971.[18]
Nel 1971 McLean ispirò il brano “Killing Me Softly with His Song” dopo che l’autrice dello stesso, Lori Lieberman, vide Don in un concerto e ne rimase affascinata.[19]
La canzone fu registrata nel 1973 da Roberta Flack e divenne una hit numero uno nelle classifiche di Stati Uniti, Canada e molti altri paesi.
Il 27 aprile 2023, il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-Yeol viene invitato ad una cerimonia ufficiale alla casa Bianca dal presidente statunitense Biden; durante la visita Yoon si improvvisa cantante ed interpreta una parte di "American Pie" citando il brano come il "suo pezzo statunitense preferito di sempre".[20]
A documentare questa "esibizione" sono diversi video pubblicati in rete e diventati subito virali.[21]
Discografia Modifica
Note Modifica
- ^ Radio Swiss Classic, su www.radioswissclassic.ch. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Rob Walker, Don McLean on the tragedy behind American Pie: 'I cried for two years', in The Guardian, 22 ottobre 2020. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Mezzo secolo di 'American Pie'. Don McLean: "Diventò un inno ma era nata per caso", su la Repubblica, 24 agosto 2020. URL consultato il 23 settembre 2023.
- ^ Don McLean | Music Artist, Compositore, Interprete, su IMDb. URL consultato il 23 settembre 2023.
- ^ (EN) The Number Ones: Don McLean’s “American Pie”, su Stereogum, 15 febbraio 2019. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ ROBERTO VECCHIONI, IO E COME E' NATA "VINCENT" - Enrico Nascimbeni, su BORDER ON LINE, 10 aprile 2017. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) "The Day the Music Died: The Story of Don McLean's 'American Pie'" explores meaning of hit song - CBS New York, su www.cbsnews.com, 20 luglio 2022. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Pam Windsor, Don McLean Tells The Story Of ‘American Pie’ & Explains The Lyrics In New Documentary, su Forbes. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) DON McLEAN CELEBRATES 50 YEARS OF “AMERICAN PIE” WITH L’TRIC REMIX OUT NOW! | Don McLean, su donmclean.com. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Calendar : Belly Up Presents, su bellyup.com. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Ellen Barry, In Maine, a Celebrity Domestic Violence Case Continues to Send Out Ripples, in The New York Times, 20 ottobre 2019. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Gil Kaufman, Don McLean Calls Kanye West an ‘Attention-Seeking Fool’ Over Antisemitic Rants, su Billboard, 28 ottobre 2022. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Don McLean Biography, Songs, & Albums, su AllMusic. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ “Il giorno in cui la musica è morta”: l’omaggio a John Lennon a quarant’anni dalla sua scomparsa, in RP FASHION & GLAMOUR NEWS, 8 dicembre 2020. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Don McLean - Artist vocal range | Singing carrots, su singingcarrots.com. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Jim Clash, Don McLean On Record Deals, Fear, Today’s Music, The RRHOF, More, su Forbes. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) The Influence Of Don Mclean In Rock n' Roll Culture, su I Love Classic Rock. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Alex Pierro, Vincent – Don McLean, la sua grande ammirazione per Van Gogh… e Tupac Shakur -, su musicalnews.com, 23 maggio 2022. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Behind the Song: “Killing Me Softly (With His Song),” Lori Lieberman | Don McLean, su donmclean.com. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) Jessie Yeung, Don McLean offers duet with South Korean president who sang 'American Pie' to Biden, su CNN, 28 aprile 2023. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ (EN) https://www.facebook.com/peoplemag, Don McLean Offers Duet with South Korean President Yoon Suk Yeol Who Sang 'American Pie' to Biden, su Peoplemag. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Don McLean Albums Archiviato il 26 settembre 2013 in Internet Archive.
Altri progetti Modifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Don McLean
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Don McLean
Collegamenti esterni Modifica
- Sito ufficiale, su don-mclean.com.
- (EN) Opere di Don McLean, su Open Library, Internet Archive.
- Don McLean, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Don McLean, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Don McLean, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Don McLean, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Don McLean, su Genius.com.
- (EN) Don McLean, su Billboard.
- (EN) Don McLean, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Don McLean, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN) Don McLean, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54333192 · ISNI (EN) 0000 0001 2018 0764 · Europeana agent/base/59943 · LCCN (EN) n92033728 · GND (DE) 134451813 · BNE (ES) XX1011072 (data) · BNF (FR) cb13897331m (data) · J9U (EN, HE) 987011296210605171 · NSK (HR) 000726885 · WorldCat Identities (EN) lccn-n92033728 |
---|