Doroteo di Tiro
Doroteo (Antiochia, 255 circa – Odissopoli, 362) vescovo di Tiro. A lui sono tradizionalmente attribuiti gli Atti dei Settanta discepoli, che forse coincidono con il Vangelo dei Settanta, perduto), inviati secondo quanto riferisce Luca 10,1[1].
San Doroteo di Tiro | |
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Discepolo di Paolo | |
Nascita | 255 circa, ad Antiochia |
Morte | 362, ad Odissopoli |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 5 giugno (calendario gregoriano), 18 giugno (calendario giuliano) |
BiografiaModifica
Doroteo era un dotto presbitero di Antiochia (secondo quanto riferisce Eusebio di Cesarea nella Storia ecclesiastica[2]) e un eunuco.[3] Si dice che Doroteo sia stato costretto all'esilio durante la persecuzione di Diocleziano, ma successivamente poté far ritorno in patria. Prese parte al Concilio di Nicea nel 325, ma fu esiliato a Odissopoli, l'odierna Varna, sul Mar Nero in Tracia da Giuliano l'Apostata. Qui il presbitero morì martire all'età di 107 anni.
La sua festa ricorre il 5 giugno del calendario gregoriano, che coincide con il 18 giugno del calendario giuliano.[4]
NoteModifica
- ^ Lc 10,1, su laparola.net.
- ^ Eusebio, Storia Ecclesiastica, VII,32
- ^ (EN) Eusebius Pamphilus, Bishop of Caesarea, in Palestine, Ecclesiastical History, London, Bell & Daldy, 1865, p. xiii.
- ^ (EN) Saint Dorotheus of Tyre, su saints.sqpn.com, Saints.SQPN. URL consultato il 5 aprile 2011.
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Henry Wace, Dictionary of Christian Biography and Literature to the End of the Sixth Century A.D.
- (EN) Roger Pearse The "Synopsis" of Dorotheus of Tyre
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15584289 · ISNI (EN) 0000 0003 7408 7076 · CERL cnp00106494 · LCCN (EN) n85035334 · GND (DE) 100110398 · BNF (FR) cb12135923k (data) · J9U (EN, HE) 987007298205605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85035334 |
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