Dragon Quest VI: Nel regno dei sogni

videogioco del 1995

Dragon Quest VI: Nel regno dei sogni (ドラゴンクエストVI 幻の大地?, Doragon Kuesuto Shikkusu Maboroshi no Daichi, lett. Dragon Quest VI: La terra delle illusioni) è un videogioco di ruolo alla giapponese sviluppato da Heartbeat e pubblicato nel 1995 da Enix per Super Nintendo Entertainment System. Sesto capitolo della serie Dragon Quest, il titolo è stato il primo realizzato da Heartbeat dopo l'interruzione della collaborazione tra Enix e Chunsoft.[5]

Dragon Quest VI: Nel regno dei sogni
videogioco
Screenshot della versione SNES di Dragon Quest VI
Titolo originaleドラゴンクエストVI 幻の大地?, Doragon Kuesuto Shikkusu Maboroshi no Daichi
PiattaformaSuper Nintendo Entertainment System, Nintendo DS, iOS, Android
Data di pubblicazioneGiappone 9 dicembre 1995[1]

Nintendo DS:
Giappone 28 gennaio 2010
14 febbraio 2011
Zona PAL 20 maggio 2011

GenereVideogioco di ruolo alla giapponese
TemaFantasy
OrigineGiappone
SviluppoHeartbeat, ArtePiazza (Nintendo DS)
PubblicazioneEnix, Square Enix
Modalità di giocoGiocatore singolo
SupportoCartuccia, scheda di gioco, download
Distribuzione digitaleApp Store, Google Play
Fascia di etàCERO: A[2] · ESRB: T[3] · PEGI: 12[4]
SerieDragon Quest
Preceduto daDragon Quest V: La sposa del destino
Seguito daDragon Quest VII: Frammenti di un mondo dimenticato

Essendo il sesto capitolo della serie Dragon Quest, la grafica e il gameplay rimangono simili agli altri giochi, con aggiunte e aggiornamenti minori.[6] La grafica è stata notevolmente migliorata rispetto a Dragon Quest V, disponibile anche per SNES. Il sistema di classi di Dragon Quest III ritorna con alcune variazioni.[6][7] Dragon Quest VI ha venduto oltre tre milioni di copie in Giappone, diventando il gioco più venduto del 1995. La versione DS ha venduto un ulteriore milione di copie entro marzo 2010.[8][9][10]

La storia segue il tradizionale "Eroe" di Dragon Quest in una missione per salvare il mondo. In questo particolare titolo, gli eroi devono anche combattere le proprie amnesie, in quanto molti dei personaggi principali inizialmente non ricordano chi sono. Dopo aver completato una serie di missioni, il giocatore apprende che, oltre a un mondo reale, esiste anche un mondo onirico, composto dai sogni delle persone, e che esiste un grande male che vuole conquistare entrambi. L'eroe e il suo nuovo gruppo lavorano insieme per salvare entrambi i mondi da tale minaccia incombente.

Modalità di gioco modifica

Sviluppo modifica

Accoglienza modifica

Valutazioni professionali
Testata Versione Giudizio
Metacritic (media al) DS 78/100[11]
iOS 86/100[12]
1UP.com - B
Famitsū SNES 34/40[13]
DS 34/40[14]
G4 - 4/5
Game Informer - 8,5/10
GamesRadar+ - 8/10
GameTrailers - 8,5/10
Nintendo World Report - 8,5/10
Official Nintendo Magazine - 9/10[11]
Pocket Gamer - 4/5[15]
TouchArcade - 4,5/5[16]

Kurt Kalata di Gamasutra ha elogiato la trama del gioco, in particolare la sua ambientazione innovativa. Sebbene paragonabile all'ambientazione del mondo chiaro-scuro di The Legend of Zelda: A Link to the Past, Dragon Quest VI presentava un mondo reale unico e un'ambientazione onirica, che secondo lui ha avuto un'influenza sui successivi giochi di ruolo Square Chrono Cross e Final Fantasy X. Kalata ha inoltre lodato i miglioramenti nel gameplay, incluso il suo sistema di classi che migliorava quello di Dragon Quest III ed più simile a Final Fantasy V, e l'aggiunta di una borsa che rendeva più efficace la gestione dell'inventario rispetto ai giochi precedenti.[17]

Vendite modifica

Nonostante il cospicuo prezzo di 11970 ¥ (127,26 $),[1] Dragon Quest VI ha totalizzato 1 274 857 copie vendute al lancio[18] e 2,5 milioni solo a dicembre.[19] Ha continuato a vendere 3,2 milioni di copie in Giappone,[20] diventando il gioco più venduto del 1995.[8] Nel 2010, Dragon Quest VI per Nintendo DS ha venduto quasi un milione di copie in Giappone nella sua prima settimana.[9] Il gioco ha superato 1,2 milioni di copie prima di marzo 2010.[21]

Secondo Nintendo Power, Dragon Quest VI doveva essere pubblicato in Nord America nella primavera del 1996 con il titolo "Dragon Warrior V".[22] La localizzazione Super Nintendo del gioco non è però mai avvenuta, in quanto Enix aveva già rinunciato al mercato statunitense.[23] Square, una delle poche aziende ancora intenzionate a portare i videogiochi di ruolo per console negli Stati Uniti, faticava a vendere i propri giochi negli Stati Uniti, e quindi non erano presenti aziende disposte a correre un rischio per distribuirlo. Nintendo Power , pur sperando che il gioco venisse localizzato nel Nord America, ha però ritenuto che la serie potesse non attrarre il pubblico americano in virtù dei troppi combattimenti e della limitata esplorazione.[6] Altri critici hanno inoltre affermato che la costruzione delle classi risulti velocemente noiosa e che i due mondi appaiano troppo opprimenti, entrambe possibili ragioni a sfavore di una pubblicazione negli Stati Uniti.[23] Dragon Quest VI è stato elencato come il settimo tra i 10 migliori giochi giapponesi mai resi disponibili negli Stati Uniti dalla rivista GamePro.[24]

Note modifica

  1. ^ a b Dragon Quest VI Official Page, su square-enix.com, Square Enix. URL consultato il 4 giugno 2007.
  2. ^ (JA) コンピュータエンターテインメントレーティング機構//, su cero.biz. URL consultato il 14 agosto 2021.
  3. ^ (EN) ESRB - Dragon Quest VI: Realms of Revelation, su ESRB Ratings. URL consultato il 14 agosto 2021.
  4. ^ (EN) Dragon Quest VI: Realms of Reverie, su Pan European Game Information, Interactive Software Federation of Europe. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  5. ^ (EN) Feena, Enix Comments On DQVIII As Heart Beat Steps Away, su RPGFan, 6 febbraio 2002. URL consultato il 17 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2012).
  6. ^ a b c Nintendo Power Vol. 81, pp. 64–67. Nintendo of America, 1995. Retrieved 2007-4-6
  7. ^ Super Famicom Games Roll Out the New Year!, in GamePro, n. 67, IDG, febbraio 1995, p. 160.
  8. ^ a b 販売本数ランキング, su gameranking.jp, Game Ranking. URL consultato il 27 aprile 2009.
  9. ^ a b Anoop Gantayat, DQM: Joker 2 Announced, in IGN, IGN, 1º febbraio 2010. URL consultato il 10 febbraio 2010.
  10. ^ (EN) Nintendo Announces North American Debut of DRAGON QUEST VI: Realms of Revelation, su Business Wire, 20 dicembre 2010.
  11. ^ a b Dragon Quest VI: Realms of Revelation for DS Reviews, su Metacritic, CBS Interactive. URL consultato il 12 novembre 2018.
  12. ^ Dragon Quest VI for iPhone/iPad Reviews, su Metacritic, CBS Interactive. URL consultato il 12 novembre 2018.
  13. ^ Brian Ashcraft, How Do Dragon Quest's Famitsu Scores Stack Up?, su kotaku.com, Kotaku, 17 luglio 2009. URL consultato il 21 settembre 2011.
  14. ^ Kevin Gifford, Japan Review Check: Dragon Quest VI, Reginleiv, su 1up.com, 1UP.com, 3-02-2010. URL consultato il 21 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  15. ^ Matt Thrower, Dragon Quest VI - Full of charm, su Pocket Gamer, Steel Media, 30 giugno 2015. URL consultato il 14 luglio 2019.
  16. ^ Shaun Musgrave, 'Dragon Quest 6: Realms Of Revelation' Review – Pinch Me, I Must Be Dreaming, su TouchArcade, 26 giugno 2015. URL consultato il 12 novembre 2018.
  17. ^ (EN) The History of Dragon Quest, su gamasutra.com. URL consultato il 5 agosto 2021.
  18. ^ Mike Williams, Dragon Quest XI's 3DS/PS4 Split Release Takes The Series To Uncharted Sales Territory, in USgamer, 2 agosto 2017. URL consultato il 18 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2021).
  19. ^ (JA) 1996年ゲームソフト年間売上TOP100, in Famitsū Gēmu Hakusho 1997 (ファミ通ゲーム白書1997) [Famitsu Game Whitebook 1997], Tokyo, Enterbrain, 1997. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2008).
  20. ^ February 2, 2004 - February 4, 2004 (PDF), su square-enix.com, Square Enix, 4 febbraio 2004, p. 27. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
  21. ^ 【ゲームソフト販売本数ランキング TOP30】集計期間:2010年3月15日~3月21日, su famitsu.com.
  22. ^ Epic Center: The Epic Calendar, in Nintendo Power, n. 76, Nintendo, settembre 1995, p. 51.
  23. ^ a b Kurt Kalata, The History of Dragon Quest, in Gamasutra, Gamasutra, 4 febbraio 2008. URL consultato il 20 luglio 2008.
  24. ^ GamePro staff (a cura di), GamePro Magazine, May 2005 (JPG), IDG Entertainment, 2005, p. 46. URL consultato il 2 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2006).

Collegamenti esterni modifica