Sostanza dissociativa

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Per sostanza dissociativa, o semplicemente "dissociativo", si intende un particolare tipo di allucinogeno che provoca temporaneamente una serie di effetti a livello del sistema nervoso centrale che inducono uno stato mentale in parte riconducibile al fenomeno psicologico della dissociazione.

Esemplare di Salvia Divinorum.

Anche se molti altri tipi di sostanze sono in grado di fare ciò, questi composti psicoattivi sono unici nel senso che producono effetti allucinogeni,[senza fonte] che possono includere modificazioni delle percezioni sensoriali, stati simili a meditazione,[1] sogno,[2] trance[3], deprivazione sensoriale, near-death-experience ed estasi.

Effetti modifica

 
Arbusto di Tabernanthe Iboga.

La maggior parte dei dissociativi produce effetti depressivi sul sistema nervoso centrale, come anestesia e sedazione: per queste caratteristiche alcuni di questi composti trovano impiego in campo medico.

L'effetto dissociativo avviene tramite la riduzione o il blocco di alcuni dei segnali di aree del cervello che solitamente arrivano alla mente cosciente.[4]

  • Fisici: percezione di leggerezza corporea, analgesia, sensazioni di piacere corporeo, riduzione del controllo motorio, distacco dal corpo, disconnessione tattile
  • Dissociativi: ipoestesia, sensazioni di distacco da sé stessi e/o dall'ambiente circostante
  • Visivi: discromatopia, sdoppiamenti, visione sfocata, achinetopsia, agnosia
  • Uditivi: maggior apprezzamento della musica, suoni distorti, distanti, ovattati, ridotti di intensità
  • Distorsivi: distorsione prospettica (grandezze e distanze degli oggetti), micropsia, macropsia, teleopsia, pelopsia, alloestesia
  • Cognitivi: déjà vu, introspezione, depersonalizzazione, derealizzazione, amnesia, intuizione, loop dei pensieri, maggior vividezza dei sogni nella successiva fase di sonno

Principali sostanze dissociative modifica

Note modifica

  1. ^ Raphaël Millière, Robin L. Carhart-Harris e Leor Roseman, Psychedelics, Meditation, and Self-Consciousness, in Frontiers in Psychology, vol. 9, 4 settembre 2018, DOI:10.3389/fpsyg.2018.01475..
  2. ^ Camila Sanz, Federico Zamberlan e Earth Erowid, Corrigendum: The Experience Elicited by Hallucinogens Presents the Highest Similarity to Dreaming within a Large Database of Psychoactive Substance Reports, in Frontiers in Neuroscience, vol. 12, 11 aprile 2018, DOI:10.3389/fnins.2018.00229..
  3. ^ F.J. Carod-Artal, Hallucinogenic drugs in pre-Columbian Mesoamerican cultures, in Neurología (English Edition), vol. 30, nº 1, 2015-01, pp. 42–49, DOI:10.1016/j.nrleng.2011.07.010..
  4. ^ Tamminga, C. A.; Tanimoto, K.; Kuo, S.; Chase, T. N.; Contreras, P. C.; Rice, K. C.; Jackson, A. E.; O'Donohue, T. L. (1987). "PCP-induced alterations in cerebral glucose utilization in rat brain: Blockade by metaphit, a PCP-receptor-acylating agent". Synapse. 1 (5): 497–504. doi:10.1002/syn.890010514. PMID 2850626.

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