Drosera rotundifolia

specie di pianta della famiglia Droseraceae

La rosòlida (Drosera rotundifolia L., 1753) è una pianta carnivora della famiglia delle Droseracee.[2]

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Rosolida
Drosera rotundifolia
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Caryophyllales
Famiglia Droseraceae
Genere Drosera
Specie D. rotundifolia
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Nepenthales
Famiglia Droseraceae
Genere Drosera
Specie D. rotundifolia
Nomenclatura binomiale
Drosera rotundifolia
L., 1753
Nomi comuni

Rosolida

Areale

     comune

     occasionale

Descrizione modifica

 
Una foglia di Drosera rotundifolia coltivata.
 
Esemplare selvatico di Drosera rotundifolia del Paluaccio di Oga (Sondrio, Italia) con insetto parzialmente digerito visibile in basso a destra.

È una pianta erbacea alta 10–20 cm, con foglie obovate e con un lungo picciolo, disposte a rosetta basale, dotate di lunghi tentacoli con peli porporini che secernono gocciole di un liquido vischioso, nel quale restano intrappolati piccoli insetti. I tentacoli si ripiegano sulla preda dopo la cattura.

Fiorisce da aprile a settembre con piccoli fiori bianchi.

Drosera rotundifolia var. corsica a differenza della forma tipica produce brattee fogliari "carnivore" lungo lo stelo floreale.

Durante i mesi primaverili ed estivi, la fioritura avviene copiosa con steli floreali lunghi che producono piccoli fiori bianchi. Durante i mesi invernali, la pianta si chiude in una sorta di ibernacolo per affrontare il periodo di riposo.

Distribuzione e habitat modifica

Ha una distribuzione limitata all'emisfero settentrionale.
In Nord America si trova in Alaska meridionale, in gran parte del Canada, negli Stati Uniti nord-orientali, lungo la catena dei monti Appalachi e a sud sino alla Georgia e alla Louisiana.
In Asia è segnalata in Siberia, nella penisola della Kamčatka, in Giappone e in Corea del Sud, così come in zone della Turchia e nella regione del Caucaso. Alcune popolazioni sono state rinvenute anche in Nuova Guinea.
Si trova in gran parte dell'Europa, includendo la Gran Bretagna, l'Islanda, la parte settentrionale della Spagna, gran parte della Francia, i paesi del Benelux, la Germania, la Danimarca, la Svizzera, la Polonia, la Romania, i paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) la Svezia, la Finlandia, la Norvegia e Groenlandia. È poco frequente in Austria e Ungheria.
In Italia un tempo era molto comune, oggi è rarissima ed è possibile incontrarla saltuariamente lungo l'arco alpino e prealpino. Il limite meridionale della sua distribuzione è in Toscana, all'interno del Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli.
Drosera rotundifolia var. corsica, descritta originariamente in Corsica nel lago di Creno, è presente in Toscana nella sfagneta di Buti, nelle sfagnete del Lago di Massaciuccoli, nel lago di Sibolla, nelle sfagnete di San Lorenzo a Vaccoli presso Lucca, e in stazioni puntiformi sulle Cerbaie.

Predilige i luoghi umidi e paludosi, le torbiere e i pascoli umidi alpini con substrato acido, ad altitudini da 300 fino ai 2000 m sulle Alpi.

Proprietà fitoterapiche modifica

  Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La Drosera rotundifolia è utilizzata abitualmente in fitoterapia per le proprietà espettoranti, come calmante della tosse, nel trattamento di bronchiti croniche e nell'asma.[3]
Contiene notevoli quantità di polisaccaridi, polifenoli tra cui: iperosside, quercitina e isoquercitina[3] più vari metaboliti secondari.[4] Le foglie di Drosera venivano raccolte per preparare varie preparazioni medicinali utili nella tosse importante (tosse convulsa) e per varie malattie respiratorie,[5] grazie anche alla presenza di flavonoidi e derivati dell'acido ellagico.[6] Inoltre, sono studiate le attività antimicrobiche degli estratti di parti aeree contro vari tipi batterici. La Drosera produce vari metaboliti secondari tra cui il più abbondanti, tra questi composti, sono i naftochinoni.[7] L'interesse per i naftochinoni nasce dal fatto che essi mostrano interessanti proprietà fungicide e antibatteriche.[8]
Le analisi chimiche di estratti di Drosera hanno mostrato che essi possiedono proprietà antinfiammatorie, questo effetto può essere attribuito alla presenza di naftoquinone e/o di flavonoidi. Mentre l'acido ellagico gioca un ruolo importante nell'effetto antiangiogenica degli estratti di Drosera.[9] Le proprietà antinfiammatorie in vitro sono da attribuire anche all'inibizione della produzione di PGs.[10]

La Drosera rotundifolia produce, inoltre, una vasta gamma di enzimi chitinolitici.[11]

Uno studio giapponese del 2009, fatto presso la Università di Tokai (東海大学?), documenta come la Drosera sia in grado di sopprimere la risposta infiammatoria sulle membrane dei mastociti e dei linfociti T in risposta all'ATC-m.[12]

In una ricerca su animale condotta nel 2004 presso l'Università di Vienna, è stata scoperta la proprietà antibroncospastica della Drosera per un'azione mediata sui recettori muscarinici di tipo 3 (M3), questo effetto sembra imputabile alla presenza dell'acido ellagico.[13] Questo dato conferma una precedente ricerca tedesca del 2002.[14]

Note modifica

  1. ^ (EN) Maiz-Tome, L. 2016, Drosera rotundifolia, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 18 giugno 2023.
  2. ^ (EN) Drosera rotundifolia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 giugno 2023.
  3. ^ a b Christophe Wiart, Ethnopharmacology of medicinal plants: Asia and the Pacific, Humana Press, 1º settembre 2006, pp. 37–, ISBN 978-1-58829-748-8.
  4. ^ Biteau F, Nisse E, Hehn A, Miguel S, Hannewald P, Bourgaud F, A Rapid and Efficient Method for Isolating High Quality DNA from Leaves of Carnivorous Plants from the Drosera Genus, in Mol Biotechnol, ottobre 2011, DOI:10.1007/s12033-011-9462-y, PMID 22002226.
  5. ^ Ritu Kinra, Materia Medica for Students, B. Jain Publishers, 1º agosto 2002, pp. 224–, ISBN 978-81-7021-925-5. URL consultato l'8 novembre 2011.
  6. ^ Zehl M, Braunberger C, Conrad J, et al., Identification and quantification of flavonoids and ellagic acid derivatives in therapeutically important Drosera species by LC-DAD, LC-NMR, NMR, and LC-MS, in Anal Bioanal Chem, vol. 400, n. 8, giugno 2011, pp. 2565–76, DOI:10.1007/s00216-011-4690-3, PMID 21298259.
  7. ^ Hohtola A, Bioactive compounds from northern plants, in Adv. Exp. Med. Biol., vol. 698, 2011, pp. 99–109, DOI:10.1007/978-1-4419-7347-4_8, PMID 21706429.
  8. ^ Babula P, Mikelova R, Adam V, Kizek R, Havel L, Sladky Z, Using of liquid chromatography coupled with diode array detector for determination of naphthoquinones in plants and for investigation of influence of pH of cultivation medium on content of plumbagin in Dionaea muscipula, in J. Chromatogr. B Analyt. Technol. Biomed. Life Sci., vol. 842, n. 1, settembre 2006, pp. 28–35, DOI:10.1016/j.jchromb.2006.05.009, PMID 16765109.
  9. ^ Paper DH, Karall E, Kremser M, Krenn L, Comparison of the antiinflammatory effects of Drosera rotundifolia and Drosera madagascariensis in the HET-CAM assay, in Phytother Res, vol. 19, n. 4, aprile 2005, pp. 323–6, DOI:10.1002/ptr.1666, PMID 16041727.
  10. ^ Karin Kraft e Christopher Hobbs, Pocket guide to herbal medicine, Thieme, pp. 71–, ISBN 978-3-13-126991-1.
  11. ^ Libantová J, Kämäräinen T, Moravcíková J, Matusíková I, Salaj J, Detection of chitinolytic enzymes with different substrate specificity in tissues of intact sundew (Drosera rotundifolia L.): chitinases in sundew tissues, in Mol. Biol. Rep., vol. 36, n. 5, maggio 2009, pp. 851–6, DOI:10.1007/s11033-008-9254-z, PMID 18437530.
  12. ^ Fukushima K, Nagai K, Hoshi Y, et al., Drosera rotundifolia and Drosera tokaiensis suppress the activation of HMC-1 human mast cells, in J Ethnopharmacol, vol. 125, n. 1, agosto 2009, pp. 90–6, DOI:10.1016/j.jep.2009.06.009, PMID 19540325.
  13. ^ Krenn L, Beyer G, Pertz HH, et al., In vitro antispasmodic and anti-inflammatory effects of Drosera rotundifolia, in Arzneimittelforschung, vol. 54, n. 7, 2004, pp. 402–5, PMID 15344845.
  14. ^ Kolodziej H, Pertz HH, Humke A, Main constituents of a commercial Drosera fluid extract and their antagonist activity at muscarinic M3 receptors in guinea-pig ileum, in Pharmazie, vol. 57, n. 3, marzo 2002, pp. 201–3, PMID 11933852.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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