Drumanargh

Promontorio irlandese

Drumanagh (detto anche "Drumanargh"[1]) è un promontorio fortificato situato a circa 20 km a nord di Dublino, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici di origine romana. Viene da alcuni considerato un possibile forte romano che confermerebbe la presenza romana in Irlanda.[2]

Il promontorio di Drumanargh visto dalla spiaggia di Loughshinny; al centro, una martello tower

Caratteristiche modifica

Drumanagh è un piccolo promontorio di circa 900 metri di penetrazione verso il mare ed oltre 190 metri di larghezza. Ha una superficie di circa 4 ettari, includendo le scogliere.

È circondato da scogliere e dirupi sul versante marittimo e conserva tracce di un piccolo fossato verso la terraferma, rinforzato con murature in pietra.

Al centro si trova una martello tower costruita a fine Settecento, con una piccola strada d'accesso.

Rilevamenti aerofotogrammetrici non hanno evidenziato strutture di forti od accampamenti romani, anche se i sostenitori di questa ipotesi pensano che l'erosione marina potrebbe aver ridotto la dimensione del promontorio, distruggendo possibili evidenze di quelle strutture.

Storia modifica

 
Publio Cornelio Tacito scrisse che Giulio Agricola nell'82 "attraversò il mare ed assoggettò popoli sconosciuti ai Romani"

La supposta radice "ruman" del nome D(ruman)argh lascerebbe sottintendere un riferimento ai Romani[3], anche se il nome potrebbe venire dall'antico celtico Droim Meánach[4].

L'ipotetico forte[5], potrebbe essere stato usato da Giulio Agricola per una spedizione esplorativa in Irlanda nel primo secolo d.C.

Nell'area del promontorio sono stati rinvenuti artefatti e gioielleria di fattura romana, conservati nel "National Museum of Ireland", insieme a monete romane con effigie degli imperatori Tito, Traiano e Adriano. Questi ritrovamenti suggerirebbero una presenza o frequentazione romana del sito, dal 79 al 138.

Recenti scavi archeologici in Irlanda hanno portato alla luce numerosi manufatti romani e romano-britannici nella costa meridionale ed orientale dell'antica Hibernia (come veniva chiamata dai Romani l'attuale Irlanda). Il che conferma una continua interrelazione, quantomeno commerciale, nei primi secoli dopo Cristo tra Irlanda ed Impero Romano.[6]

(EN)

«Warner believes that Ireland may have been invaded by a force composed of exiled Irish and British adventurers with the support of Roman weapons, training and organisation. This possible invasion and attempted colonization may have been led by a prominent historical figure called Tuathal Techmar. The size of the supposed fort 'suggests the Romans attempted to control Irish internal politics during the period with a series of military campaigns designed to carve out kingdoms in the country for exiled Irish nobility". Furthermore Warner, it seems, believes that a further Roman military campaign '...led to the establishment of Cashel, now a key town in Tipperary.»

(IT)

«Warner crede che l'Irlanda possa essere stata invasa da una forza militare composta da esiliati irlandesi ed avventurieri britannici con l'aiuto di organizzazioni ed armamenti romani. Il capo del gruppo potrebbe essere stato Tuathal Techmar. La dimensione del supposto forte (di Drumanagh) suggerisce che i Romani abbiano tentato di controllare la politica interna irlandese in quegli anni, attraverso una serie di campagne militari volte a creare regni per la nobiltà irlandese esiliata. Inoltre Warner crede che una successiva campagna militare romana abbia portato alla fondazione di Cashel, nella contea di Tipperary

Altri autori[7]credono che vi possa essere stata una spedizione militare sostenuta da Giulio Agricola per creare un regno alleato in Hibernia. Infatti Tacito scrisse che un capo irlandese (forse Tuathal) fu ospite di Agricola, il quale stimava che gli sarebbe bastata una legione romana ed alcune coorti ausiliarie per assoggettare l'Hibernia. In molti siti associati al capo irlandese Tuathal Techtmar, come Tara e Clogher sono stati ritrovati reperti romani[8].

Warner e Hughes credono che vi possa essere stata un'altra campagna militare romana in Hibernia, guidata dal governatore della Britannia, Maximus, nel 225. Questa invasione sarebbe iniziata con l'occupazione del Leinster (la regione irlandese dove si trova Drumanagh) e avrebbe portato alla creazione della Rocca di Cashel (Cashel proverrebbe dal latino "castrum"), attualmente un'importante città della contea di Tipperary.[9]

Note modifica

  1. ^ Vittorio Di Martino, Roman Ireland
  2. ^ Articolo del "Sunday Times" di Londra, pubblicato nel gennaio 1996, su h-net.msu.edu. URL consultato il 25 luglio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2013).
  3. ^ Secondo lo scrittore Di Martino
  4. ^ Droim Meánach: Placenames Database of Ireland[collegamento interrotto]
  5. ^ Raftery, Barry: Pagan Celtic Ireland. Cooney, Gabriel: Ireland, the Romans and all that
  6. ^ Riferimenti alla possibile presenza romana a Kilkenny e Limmerick
  7. ^ Vittorio di Martino. Roman Ireland Capitolo primo e secondo
  8. ^ R. B. Warner (1995), "Tuathal Techtmar: a myth or ancient literary evidence for a Roman invasion?", Emania 13
  9. ^ The British Chronicles, p. 112 (in inglese)

Bibliografia modifica

  • Cooney, Gabriel. Ireland, the Romans and all that from Archaeology Ireland, Spring 1996.
  • Di Martino, Vittorio. Roman Ireland, The Collins Press. London, 2003.
  • Hughes, David. The British Chronicles. Heritage Books. London, 2007 ISBN 0-7884-4490-5
  • Raftery, Barry. Pagan Celtic Ireland. Thames & Hudson Ltd. London, 1997.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica