Dylan Thomas
Dylan Marlais Thomas (Swansea, 27 ottobre 1914 – New York, 9 novembre 1953) è stato un poeta, scrittore e drammaturgo gallese. Scrisse poesie, saggi, epistole, sceneggiature, racconti autobiografici e un dramma teatrale dal titolo Sotto il bosco di latte (Under milk Wood) la cui versione radiofonica, in cui recitava l'autore stesso, vinse il Prix Italia nel 1954. Autore neo-romantico e dalla vita travagliata, segnata dall'alcolismo, anticipò la Beat Generation e morì a soli 39 anni di polmonite ed edema cerebrale.

BiografiaModifica
Dylan Thomas nasce a Swansea, Galles, secondo figlio di David John Thomas, professore della Grammar School locale, e Florence Williams. Fin da giovanissimo mostra una notevole inclinazione per la poesia, arrivando a pubblicare le prime poesie all'età di undici anni nel giornalino della sua scuola.
Nel 1934 pubblica Diciotto poesie, la sua prima raccolta poetica, suscitando scalpore nei raffinati ambienti letterari londinesi. Nei suoi primi versi pubblicati cominciano a intravedersi le tematiche che renderanno celebre la sua poesia: la morte, la natura, l'amore, l'unità estatica e drammatica di tutto il creato. Di questa prima raccolta la composizione più conosciuta è And death shall have no dominion. Già straordinariamente maturo dal punto di vista letterario, Thomas pubblica le successive raccolte a distanza di pochi anni l'una dall'altra: Venticinque poesie (1936), Il mondo che respiro (1939), La mappa dell'amore (1939).
Nel 1936 sposa la ballerina Kathleen McNamara, da cui ebbe tre figli (tra cui la scrittrice Aeronwy Thomas) e con cui si trasferì a Laugharne, a occidente di Swansea, in una casa sul mare chiamata Boathouse. Lì, nella solitudine del famoso capanno verde (The writing shed), compose alcune delle sue più famose poesie.[1] Inoltre la cittadina di Laugharne ispirò la località immaginaria di Llareggub in cui è ambientato il dramma Under milk wood ("Sotto il bosco di latte").
Nel 1940 esce Ritratto dell'artista da cucciolo, una raccolta di storie di impronta autobiografica, mentre nel 1946 esce il libro che rappresenta la sua definitiva consacrazione Death and entrances ("Morte e ingressi"). All'indiscusso valore poetico di Thomas si accompagna una vita di grande dissolutezza, fatta di sperperi e di alcolismo, che spinse la sua famiglia sull'orlo della povertà. Malgrado la sua dipendenza dall'alcol e l'essere perennemente ossessionato dalla mancanza di denaro e dai debiti, ebbe sempre la solidarietà del mondo intellettuale che, riconoscendone il genio, non gli fece mancare sostegni economici e morali.
Comparso come una meteora appena ventenne a sconvolgere scuole e teorie, Thomas fra gli anni Trenta e Quaranta fa vivere alla poesia inglese un'incantevole stagione di vigore creativo. Fin dai suoi esordi, con la forza del provinciale che resta legato alle sue origini, ignora il dibattito intellettuale e con suprema maestria e abilità da funambolo sembra scavalcare ogni tradizione poetica. La sua opera oscura e labirintica porta alle estreme conseguenze le tecniche dell'analogia, dell'associazione e dell'enumerazione caotica, con l'unico limite della forma stilistica: una struttura che comunque, come egli ebbe a dire, "nasce da sé, dalle parole e dalle espressioni di esse, e non è mai sovraimposta".
Dalle poesie ai racconti, le suggestioni sono quelle assolutamente concrete e insieme favolose della propria piccola patria, Swansea e il Galles: con gli interni gremiti, le stradine tortuose, le colline di orti e di fattorie, il vento dell'oceano e gli aromi selvatici della campagna. Infatti la poesia di Thomas, come quella di un antico bardo, si nutre di miti: il folklore locale, la religione biblico-contadina e panteista, la saga familiare e le leggende della propria giovinezza si confondono in un vortice inebriante di immagini. Il suo linguaggio variopinto è un concentrato semantico e sonoro e viene descritto dallo stesso autore come un "metodo dialettico": "un costante sorgere e crollare delle immagini che si sprigionano dal germe centrale, esso stesso distruttivo e costruttivo insieme". Thomas si colloca innanzitutto sulla linea di William Blake e di G. M. Hopkins, ma il carattere vorticoso, furiosamente visionario e aggrovigliato della sua ispirazione ne fanno una sorta di unicum nel panorama della poesia contemporanea.
Nel corso di un suo viaggio negli Stati Uniti, gli fu commissionato da Igor' Fëdorovič Stravinskij un libretto per un'opera lirica che però non vide mai la luce. Il quarto viaggio negli Stati Uniti fu anche l'ultimo: arrivò il 20 ottobre 1953, già piuttosto malandato, per un ciclo di conferenze sulla poesia organizzato da Malcom Brinnin. Il 26 ottobre, qualche giorno dopo, solo grazie ad una iniezione del dottor Feltenstein Thomas riuscì a fare due performance di Under Milk Wood, dopo le quali ebbe un crollo. Il giorno seguente non poté neanche trattenersi a un party organizzato in suo onore. A New York il 2 novembre si erano registrati livelli di smog elevatissimi e alla fine del mese le persone morte a causa di problemi respiratori legati allo smog ammontavano a circa duecento. Thomas, che già soffriva di problemi respiratori, ne risentì molto.
Il 4 novembre, sempre più affannato e sofferente secondo i medici di encefalopatia epatica, fu visitato dal dottor Feltenstein che gli iniettò una robusta dose di morfina. I risultati furono pessimi tanto che dopo poco divenne cianotico, riuscendo a respirare con sempre maggiori difficoltà. Quando arrivò l'ambulanza era già in coma. Sottoposto a tracheotomia, morì in ospedale il 9 novembre, a 39 anni. L'autopsia rivelò che, benché il poeta fosse morto di polmonite, il problema principale era un grosso edema al cervello causato da una sacca di liquido cerebrospinale. Nonostante il suo alcolismo, il fegato mostrava invece solo lievi segni di cirrosi epatica, oltre che steatosi. La moglie, arrivata a New York in precario equilibrio mentale e in preda all'alcol, nel frattempo era stata internata in manicomio, dove rimase per un periodo. Thomas fu sepolto a Laugharne, in Galles.
L'anno successivo Stravinsky compose il pezzo In memoriam Dylan Thomas per quartetto d'archi, quattro tromboni e voce maschile.
Omaggi e citazioniModifica
- Si dice che Robert Allen Zimmerman si ispirò a Dylan Thomas quando nel 1961 adottò il nome d'arte Bob Dylan. Il cantante ha sempre negato che ci fosse un nesso col nome del poeta, sostenendo che fosse un omaggio a suo zio Dillon, ma nell'autobiografia Chronicles del 2005 ha riconosciuto questa fonte d'ispirazione.[2]
- Nel 1986 lo scrittore Tiziano Sclavi diede il nome di Dylan Dog al personaggio dei suoi fumetti in omaggio al poeta gallese.
- Il libro Adventures in the Skin Trade ha ispirato i Duran Duran per il singolo Skin Trade pubblicato nel 1987.
- Dal 1995 Man and Myth (L'Uomo e il Mito), la mostra permanente realizzata presso il Dylan Thomas Centre di Swansea, costituisce la più ricca e accreditata raccolta di documenti sulla vita e l'opera dello scrittore.
- Nel 2008 viene girato un film che racconta parte della sua vita: The Edge of Love, con Cillian Murphy, Matthew Rhys, Keira Knightley e Sienna Miller.
- Nel film Interstellar (regia di Christopher Nolan) viene citata più volte dal Professor Brand (Michael Caine) la poesia "Do not go gentle into that good night" (Non andartene, docile, in quella buona notte).
- La stessa "Do not go gentle into that good night" viene citata più volte anche dalla protagonista del libro Matched di Ally Condie, Cassia.
- "Do not go gentle into that good night" ha ispirato il brano "Do not go gentle" contenuto nell'album folk "American Dream" delle Rainbow Girls, uscito nel 2017.
- Nella primavera del 1947, trascorse del tempo nella villa Del Beccaro di Mosciano a Scandicci, vicino a Firenze, dove tuttavia non si trovò a proprio agio[3].
- And death shall have no dominion è citata nel film Solaris con George Clooney per la regia di Steven Soderbergh.
- Una voce fuoricampo declama la prima strofa di And death shall have no dominion all'inizio del film Omega doom.
- Il disco "Words for the Dying" del 1989 di John Cale presenta alcuni brani che sono la trasposizione in musica di alcune poesie di Thomas ("There was a Saviour", "On a Wedding Anniversary", "Lie Still, Sleep Becalmed", "Do Not Go Gentle Into That Good Night").
- La frase "Do not go gentle into that good night" è usata come titolo e viene citata nella Serie TV Shameless nella puntata 6 della stagione 11.
- La poesia "E la morte non avrà più dominio" (And death shall have no dominion) è citata nel romanzo Sempre tornare Mondadori di Daniele Mencarelli.
OpereModifica
- 18 Poems (18 poesie), The Sunday Referee; Parton Bookshop, 1934
- 25 poems (25 poesie), Dent, 1936
- The World I Breathe (Il mondo che respiro), New Directions, 1939
- The Map of Love (La mappa dell'amore), Dent, 1939
- Portrait of the Artist as a Young Dog (Ritratto dell'artista da cucciolo), Dent, 1940
- Deaths and Entrances (Morti e ingressi), Dent, 1946
- "Do not go gentle into that good night" (Non andartene, docile, in quella notte buona), Botteghe Oscure, 1951
- Collected Poems 1934-1952 (Poesie scelte), Dent, 1952
- The Doctor and the Devils and Other Scripts (Il dottore e i diavoli), New Directions, 1953
- Under Milk Wood (Sotto il bosco di latte), radiodramma, 1954 - postumo
- Quite Early One Morning, New Directions, 1954 - postumo
- Adventures in the Skin Trade, New Directions 1955 - postumo
- A Prospect of the Sea and Other Stories and Prose Writings, Dent, 1955 - postumo
- A Child's Christmas in Wales, New Directions, 1955 - postumo
- Letters to Vernon Watkins, Dent, 1957 - postumo
- Rebecca's Daughters, Triton, 1965 - postumo
- Selected Letters (Lettere scelte), Dent, 1966 - postumo
Adattamenti teatraliModifica
- Under Milk Wood,trad.Carlo Izzo, adattamento e regia Giancarlo Gori,1978 (in forma di monologo)
- Sotto il bosco di latte, di Gennaro Duccilli, regia Gennaro Duccilli, 2004
NoteModifica
- ^ Aeronwy Thomas: A daughter remembers Dylan, Merton Books, 2006, ISBN 1 872560172
- ^ Bob Dylan, Chronicles, Feltrinelli, 2005, ISBN 978-88-07-49036-1
- ^ rossovenexiano | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica › articoli2
Altri progettiModifica
- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Dylan Thomas
- Wikiquote contiene citazioni di o su Dylan Thomas
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dylan Thomas
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sito ufficiale, su dylanthomas.com.
- Thomas, Dylan Marlais, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Dylan Thomas, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Dylan Thomas, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Dylan Thomas, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Dylan Thomas, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Dylan Thomas, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Spartiti o libretti di Dylan Thomas, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Dylan Thomas, su WhoSampled.
- (EN) Dylan Thomas, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Dylan Thomas, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (EN) Informazioni su Dylan Thomas, su books.guardian.co.uk.
- Epistolario di Dylan Thomas, su lettereagliamici.oneminutesite.it. URL consultato il 6 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2017).
- Poesie di Dylan Thomas, su poesiedautore.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 73860698 · ISNI (EN) 0000 0001 2139 350X · BAV 495/328398 · Europeana agent/base/59935 · LCCN (EN) n79021315 · GND (DE) 118757261 · BNE (ES) XX1139629 (data) · BNF (FR) cb11926502s (data) · J9U (EN, HE) 987007268792805171 · NDL (EN, JA) 00458608 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79021315 |
---|