Curcumina

colorante alimentare
(Reindirizzamento da E100 (additivo alimentare))

La curcumina, o E100 nella codifica europea degli additivi alimentari, è un estratto dalla Curcuma longa utilizzato principalmente come colorante alimentare. Ha colore giallo, simile a quello dello zafferano. Il suo utilizzo come colorante alimentare non è ammesso in USA e Canada.[2] In altri settori merceologici, come quello cosmetico, è identificata da Color Index: C.I. 75300 o da Natural Yellow 3. Il nome curcumina è anche uno dei sinonimi del suo principale costituente. La curcumina può essere anche considerata come un integratore alimentare. Con questa funzione è generalmente riconosciuta come sicura (GRAS) dalla FDA.[3]

Curcumina
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
(1E,6E)-1,7-bis-(4-idrossi-3-metossifenil)-epta-1,6-dien-3,5-dione
Abbreviazioni
E100
Nomi alternativi
curcuma
giallo di curcuma
diferuloilmetano
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC21H20O6
Massa molecolare (u)368,39
Aspettosolido cristallino giallo-arancione
Numero CAS458-37-7
Numero EINECS207-280-5
PubChem969516
DrugBankDB11672
SMILES
COC1=C(C=CC(=C1)C=CC(=O)CC(=O)C=CC2=CC(=C(C=C2)O)OC)O
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquainsolubile
Temperatura di fusione170 °C (443 K)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H315 - 319 - 335
Consigli P261 - 305+351+338 [1]

Storia modifica

La curcumina è stata per la prima volta isolata e descritta da Vogel e Pelletier nel 1842. Dopo che Ciamician a altri ne hanno definito la formula chimica, la struttura è stato identificata nel 1910 da J. Miłobędzka, Stanisław Kostanecki e Wiktor Lampe.[4]

Nel 1913 Lampe riesce a sintetizzarla, ma solo nel 1953, dopo gli studi di Pavolini e altri,[5] Srinivasan[6] la identifica chiaramente come una miscela.[7]

La via biosintetica è conosciuta solamente dal 2008.[8]

La Curcuma è parte integrante della medicina e fitoterapia di molti paesi del Sud-Est asiatico, viene comunemente utilizzata per trattare disturbi biliari, ittero, anoressia, tosse, ulcere diabetiche, disturbi epatici, reumatismi, infiammazione, sinusite, disturbi mestruali, ematuria, ed emorragia. La curcuma o curcumin è anche usata come antisettico, analgesico, antinfiammatorio, antimalarico e repellente per insetti.[9]

La curcumina è uno dei più studiati fitoterapici al mondo.[10]

Composizione modifica

Come per tutti gli estratti vegetali la sua composizione può variare in funzione della varietà della pianta, del luogo di coltivazione, della raccolta, del processo di estrazione e di altri fattori.

L'estratto standard per utilizzo alimentare, come specificato dal JECFA[11] e dall'EFSA,[12] deve contenere almeno il 90% di curcumine o curcuminoidi[5][6] in varie proporzioni:[3][13][14]

Sostanza Nome concentrazione
(% w/w)
concentrazione tipica
nei prodotti commerciali[15]
  diferuloilmetano, curcumina o curcumina I 65 - 85 77
  p-idrossicinnamoilferuloilmetano, demetossicurcumina o curcumina II 12 - 25 17
  p,p-di-idrossidicinnamoilmetano, bisdemetossicurcumina o curcumina III 1 – 10 3

Alcune analisi hanno individuato ciclocurcumina al 3% oltre che isomeri geometrici della curcumina I e della curcumina III.

 
diferuloilmetano enolico
 
diferuloilmetano cheto

La curcumina I e la curcumina III esibiscono tautomeria cheto-enolica. Ai gruppi ossidrili (-OH) degli isomeri enolici viene attribuita la spiccata azione antiossidante delle curcumine. Semplificando, le curcumine sono composte da 2 gruppi fenolici legati da 2 gruppi α, β insaturi. Questi ultimi, quali accettori di Michael, favoriscono le addizioni nucleofile. In funzione del processo di purificazione possono essere presenti, in piccola quantità: α-turmerone, β-turmerone, curlone, zingiberene, turmenorolo A, turmeronolo B e altri sesquiterpeni e resine che caratterizzano l'oleoresina di curcuma, intermedio di produzione della curcumina. La maggiore concentrazione di componenti aromatiche modifica il potenziale utilizzo della polvere di curcuma e dell'oleoresina di curcuma, classificate in passato come colorante E100(ii).

Fonti modifica

La curcumina costituisce dal 2 all'8 % del peso della comune polvere di curcuma per cucina.[16]

Diverse fonti alternative di curcumina e dei suoi analoghi sono presenti in altre specie oltre la Curcuma longa: Curcuma mangga, Curcuma zedoaria, Costus speciosus, Curcuma xanthorrhiza, Curcuma aromatica, Curcuma phaeocaulis, Etlingera elatior e Zingiber cassumunar.[17]

Biosintesi modifica

 
Biosintesi della curcumina

Il percorso biosintetico della curcumina si è dimostrato molto difficile da determinare. Nel 1973 Roughly e Whiting hanno proposto due meccanismi per la biosintesi.

  1. Nel primo meccanismo viene coinvolto una catena di reazione di estensione da acido cinnamico e 5 molecole Malonil-CoA che sono alla fine arilizzate in un curcuminoide.
  2. Nel secondo meccanismo vengono coinvolte due unità cinnamato accoppiate tra loro da malonyl-CoA.

Entrambi i meccanismi usano l'acido cinnamico, derivato dalla fenilalanina, come punto di partenza. Questo è degno di nota perché la biosintesi nella pianta impiega l'acido cinnamico come punto di partenza e ciò in natura è insolito, essendo più comune l'uso di acido p-cumarico.[18] Sono pochi i composti identificati: nigorufone e pinosilvina ed entrambi usano l'acido cinnamico come molecola di partenza.[19][20]

La seconda via biosintetica è oggi universalmente accettata.[8]

Estrazione modifica

La curcumina si ottiene per estrazione con solvente dal rizoma essiccato e macinato della pianta di Curcuma longa (Curcuma domestica Valeton). Si ottiene un intermedio l'oleoresina di curcumina che contiene dal 37 al 55% di curcumine e fino al 25% di oli volatili. L'estratto deve essere separato dalle sostanze aromatiche presenti nell'oleoresina, per cui viene purificato per cristallizzazione. I solventi utilizzati, singolarmente o in combinazione, sono normalmente: acetone, etil acetate, etanolo, metanolo, esano, alcol isopropilico. L'utilizzo di solventi tradizionali per l'estrazione non è di grande efficienza e può richiedere un costoso smaltimento di questi ultimi per prevenire danni ambientali; per questo motivo sono allo studio meccanismi di estrazione a temperature più basse con altri solventi quali i liquidi ionici.[21]

Il prodotto ottenuto è liposolubile, di un colore giallo brillante tendente al verdastro e vira al rosso con pH superiore a 7,5.

Il suo assorbimento e la sua assimilazione sono resi difficile dall'instabilità del pH intestinale, dalla scarsa stabilità in acqua, dalla pessima biodisponibilità orale e dalla rapida eliminazione.

Analisi modifica

Oltre a varie procedure analitiche gascromatografiche in grado di caratterizzare l'estratto, è possibile una semplice identificazione colorimetrica basata sul comportamento della curcumina in ambiente acido: il colore della sua soluzione in etanolo dev'essere giallo con fluorescenza verde e virare al rosso intenso per aggiunta di acido solforico concentrato.

La curcumina reagisce con diversi composti contenenti boro come l'acido borico, gli acidi boronici liberi, gli esteri degli acidi boronici e i sali di fluoroborato, dando una colorazione rossa[22] e può essere utilizzata come indicatore per il boro.[23]

Tossicologia e sicurezza modifica

La sicurezza della curcumina, se assunta a basso dosaggio, è supportata da molte prove, compresi vari studi clinici sull'uomo, nonché da una varietà di studi sperimentali su animali e in vitro che corroborano ulteriormente le osservazioni sull'uomo. Gli studi clinici hanno mostrato epatotossicità a dosi elevate.[24][25]

I dati ricavati da studi su animali sono molti e a volte equivoci. In particolare gli studi sulla carcinogenesi,[26] tossicità riproduttiva ed epatotossicità sui ratti. L'Agenzia europea per i medicinali conclude che la curcumina non appare essere mutagenica o tossica per la riproduzione.

Il JECFA (Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives) ha stabilito una DGA di 0–3 mg/kg pc/die ricavato da un NOEL di 250–320 mg/kg pc/die sulla riproduzione dei ratti.[27] L'EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza alimentare) ha adottato una DGA di 3 mg/kg pc/die ricavato dal NOAEL calcolato in studi sulla tossicità riproduttiva.[12] Il colorante E100 nella UE può essere utilizzato con concentrazioni limitate da 20 a 500 mg/kg a seconda dei prodotti alimentari. In alcuni tipi, come alcuni formaggi, oli e grassi può essere utilizzata quantum satis avendo come limite solo le norme di buona fabbricazione.[12][28]

Farmacocinetica modifica

L'assorbimento orale è modesto e la biodisponibilità è fugace,[29] il suo metabolismo è rapido con bassi livelli ematici e tissutali e con una estensiva escrezione.[30]

I parametri farmacocinetici di 10 e 12 g di curcumina somministrati a volontari sani sono:[31]

  • AUC
    • 10 gr: 35.33 +/- 3.78;
    • 12 gr: 26.57 +/- 2.97 mg/mL x h
  • Cmax 1.73 +/- 0.19 mg/mL
  • Tmax 3.29 +/- 0.43 h
  • T1/2 6.77 +/- 0.83 h

Ratio: glucuronide vs sulfato è di 1.92:1.

Contribuiscono allo scarso assorbimento orale l'insolubilità nell'acqua. Nel tentativo di migliorare l'assorbimento la curcumina si associa alla piperina (piper nigrum), anche se un recente studio (2013) ne afferma l'inutilità[32]; oppure viene inclusa in liposomi e/o nano-particelle oppure ancora si usano analoghi strutturali,[30] o anche esiste una formulazione di curcumina inclusa in β-ciclodestrina (hydroxypropyl-β-cyclodextrin-curcumin).[33]

Non esiste tossicità dose-limitante né per la curcumina né per i suoi metaboliti che si ritrovano nelle feci.[15] Con 450 mg o più di curcumina somministrata per via orale per sette giorni se ne ritrovano tracce nei tessuti normali, nelle mucose e in tessuti tumorali di tumori del colon.[15] Resta comunque poco chiaro il ruolo farmacologico dei metaboliti.[34] Nonostante la bassa biodisponibilità, è stata documentata l'efficacia terapeutica della curcumina nei confronti di varie malattie umane, tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari, il diabete, l'artrite, malattie neurologiche e la malattia di Crohn.[35]

Una formulazione brevettata di curcumina e lecitina di soia nel rapporto di 1:2 con 2 parti di cellulosa microcristallina ha mostrato di migliorare significativamente l'assorbimento intestinale e rallentare l'eliminazione con più alti livelli plasmatici di principi attivi.[36][37][38] Questo è stato verificato anche sull'uomo dove si è visto un assorbimento maggiore di 29 volte mediamente (27 a bassa dose e 31 alta dose) rispetto alla curcumina non complessata.[39]

Confronto di parametri farmacocinetici Sec.[36]
Parametro
farmacocinetico
Curcumin
Cmax (nM)
Curcumin fosfolipide
Cmax (nM)
Curcumin
AUC (µg•min/ml)
Curcumin fosfolipide
AUC (µg·min/ml)
Curcumin 6.5 ± 4.5 33.4 ± 7.1 4.8 26.7
Curcumin Glucuronide 225 ± 0.6 4420 ± 292 200.7 4764.7
Curcumin Sulphate 7.5 ± 11.5 21.2 ± 3.9 15.5 24.8

La LD50 nel ratto è >2 g/Kg.[40]

Metaboliti modifica

Vari test, soprattutto su ratti, hanno analizzato il percorso metabolico della curcumina. Assunta per via orale le principali trasformazioni metaboliche si verificano nell'intestino e nel fegato. I principali metaboliti sono:[41]

  • Solfato di curcumina
  • Tetraidrocurcumina
  • Curcumina glucuronide

Di questi la tetraidrocurcumina, incolore, con altri metaboliti prodotti per bioriduzione, esaidrocurcumina e octoidrocurcumina, pare poter esplicare molte delle attività attribuite alla curcumina.

Le vie metaboliche predominanti sono la riduzione e la coniugazione, e alcuni enzimi che metabolizzano i farmaci quali l'alcool deidrogenasi, l'UDP-glicuronosiltransferasi (UGT) o la sulfotransferasi; insieme alle principali vie metaboliche in vivo quali la deossidrilazione, la ciclizzazione e la metilazione. Inoltre, più di trenta metaboliti di curcuminoidi sono stati identificati, con vari metodi, in matrici biologiche tra cui il plasma, urine e bile nei ratti o nell'uomo.[42]

Farmacodinamica modifica

Dal punto di vista farmacodinamico si riteneva che la curcumina presentasse diversi target farmacologici e molecolari; tuttavia si è scoperto che la curcumina è responsabile di falsi segnali nei test di screening farmacologico[43].

Studi sugli eventuali effetti sulla salute modifica

  Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Nel XX secolo alcune ricerche identificarono nella curcumina il fattore responsabile della maggior parte delle attività biologiche della curcuma.[44] Studi In vitro e su animali hanno suggerito che la curcumina possa avere una serie di potenziali effetti terapeutici o di prevenzione[13] rilevandone una serie di presunte proprietà: antinfiammatoria, attività antibatterica ecc. e sul fegato[45].

Attualmente questi effetti non sono stati confermati negli esseri umani e nel 2017 è stata pubblicata la più ampia rassegna critica sulla curcumina mai realizzata, giungendo alla conclusione che non ci sono prove che offra alcuno specifico beneficio terapeutico.[46][47]

Interazioni modifica

La curcumina e i suoi metaboliti attivi sono capaci di legarsi direttamente al DNA e RNA. Grazie alla sua parte β-dichetone, la curcumina subisce la tautomeria cheto-enolica, cosa che viene indicata come favorevole per ottenere un legame diretto con altre molecole. I gruppi funzionali sulla curcumina adatti all'interazione con altre macromolecole includono α, β-insaturo della porzione β-dichetone, il gruppo carbonilico e gruppi enolico della porzione dei gruppi β-dichetone, metossifenolico e ossidrilico e gli anelli fenilici.[48]

Inoltre, grazie anche a questi legami la curcumina è capace di legarsi direttamente alle proteine trasportatrici migliorando così la propria solubilità e biodisponibilità.[48]

Avvertenze ed effetti collaterali modifica

Diversi studiosi sottolineano che, come molte altre sostanze antiossidanti, la curcumina può dare inconvenienti, in studi in provetta, poiché accanto ai presunti effetti benefici ci sono effetti pro-ossidanti.[49] Gli effetti cancerogeni[non chiaro] sono stati dedotti dal fatto che la curcumina interferisce con la proteina P53 che ricopre la funzione di soppressore tumorale.[50] Tuttavia i test, e tra essi quello relativo all'LD, svolti su gatti e topi non sono riusciti a dimostrare una relazione tra tumorigenesi e somministrazioni di curcumina in concentrazione superiori al 98%.[51]

Altri studi suggeriscono che la curcumina può avere effetti cancerogeni in presenza di determinate condizioni.[52][53] In studi su animali si sono ravvisati come effetti collaterali l'alopecia e una bassa pressione sanguigna.[54]

Studi clinici sull'uomo con alti dosaggi (2–12 grammi) di curcumina hanno mostrato pochi effetti collaterali quali nausea e diarrea.[55] Più recentemente si è riscontrato che la curcumina altera il metabolismo del ferro attraverso chelazione e sopprimendo l'epcidina causando così una potenziale carenza di ferro.[56]

I soggetti affetti da calcolosi biliare non devono assumere curcumina poiché, inducendo essa la contrazione della colecisti (azione colecistocinetica),[57] potrebbe scatenare l'insorgenza di coliche biliari o altre complicanze.[58]

Ulteriori studi appaiono necessari per stabilire il rapporto rischi/benefici della curcumina.[59]

Note modifica

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 01.12.2011.
  2. ^ 2014 FDA/JIFSAN Food and Nutrition Webinar – Color Additives in Foods Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive..
  3. ^ a b FDA: GRAS Notification for Curcumin Preparation .
  4. ^ J. Miłobȩdzka, St. v. Kostanecki e V. Lampe, Zur Kenntnis des Curcumins, in Berichte der deutschen chemischen Gesellschaft, vol. 43, n. 2, 1910, pp. 2163-70, DOI:10.1002/cber.191004302168.
  5. ^ a b Pavolini, T.; Gambarin, F. Grinzato, A. M. Curcumina e curcuminoidi. Ann. Chim. Roma, 1950, 40, 280-291.
  6. ^ a b KR SRINIVASAN A chromatographic study of the curcuminoids in Curcuma longa, Journal of Pharmacy and Pharmacology 5(7):448-57 · Agosto 1953.
  7. ^ Discovery of Curcumin, a Component of the Golden Spice, and Its Miraculous Biological Activities .
  8. ^ a b The Biosynthetic Pathway of Curcuminoid in Turmeric (Curcuma longa) as Revealed by 13C-Labeled Precursors - Bioscience, Biotechnology, and Biochemistry - Volume 72, Issue 7, su tandfonline.com.
  9. ^ Kumar A, Jyotsna D, Singh A. A review on spice of life Curcuma longa (turmeric). Int J Appl Biol Pharm Technol 2011;2:371–9. cit. in: Ronald Ross Watson, Foods and Dietary Supplements in the Prevention and Treatment of Disease in Older Adults, Elsevier Science, 27 gennaio 2015, p. 44, ISBN 978-0-12-418686-6.
  10. ^ Ronald Ross Watson, Foods and Dietary Supplements in the Prevention and Treatment of Disease in Older Adults, Elsevier Science, 27 gennaio 2015, pp. 16–, ISBN 978-0-12-418686-6.
  11. ^ Jefca: Curcumina - monografia - 2003 Archiviato il 26 ottobre 2017 in Internet Archive..
  12. ^ a b c EFSA:SCIENTIFIC OPINION Scientific Opinion on the re-evaluation of curcumin (E 100) as a food additive - 2010.
  13. ^ a b Simultaneous determination of curcuminoids in Curcuma samples using high performance thin layer chromatography .
  14. ^ Turmeric: The Genus Curcuma Archiviato il 10 settembre 2016 in Internet Archive..
  15. ^ a b c Shanmugam MK, Rane G, Kanchi MM, Arfuso F, Chinnathambi A, Zayed ME, Alharbi SA, Tan BK, Kumar AP, Sethi G, The multifaceted role of curcumin in cancer prevention and treatment, in Molecules, vol. 20, n. 2, 2015, pp. 2728-69, DOI:10.3390/molecules20022728, PMID 25665066.
  16. ^ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23339049
  17. ^ Aggarwal BB, Sundaram C, Malani N, Ichikawa H, Curcumin: the Indian solid gold, in Adv. Exp. Med. Biol., vol. 595, 2007, pp. 1-75, DOI:10.1007/978-0-387-46401-5_1, PMID 17569205.
  18. ^ Tomoko Kita, Shinsuke Imai, Hiroshi Sawada, Hidehiko Kumagai e Haruo Seto, The Biosynthetic Pathway of Curcuminoid in Turmeric (Curcuma longa) as Revealed by 13C-Labeled Precursors, in Bioscience, Biotechnology, and Biochemistry, vol. 72, n. 7, 2008, p. 1789, DOI:10.1271/bbb.80075.
  19. ^ Bettina Schmitt, Dirk Hölscher e Bernd Schneider, Variability of phenylpropanoid precursors in the biosynthesis of phenylphenalenones in Anigozanthos preissii, in Phytochemistry, vol. 53, n. 3, 2000, pp. 331-7, DOI:10.1016/S0031-9422(99)00544-0, PMID 10703053.
  20. ^ Gehlert, R.; Schoeppner, A.; Kindl, H., Stilbene Synthase from Seedlings of Pinus sylvestris: Purification and Induction in Response to Fungal Infection (PDF), in Molecular Plant-Microbe Interactions, vol. 3, n. 6, 1990, pp. 444-449, DOI:10.1094/MPMI-3-444.
  21. ^ Ferruccio Trifirò, Abbassare il costo di una chimica da biomasse. consigli dall'Asia e dell'Oceania (PDF), in La Chimica & l'Industria, n. 1, Società Chimica Italiana, gennaio-febbraio 2012, pp. 74-77.
  22. ^ Katherine Lawrence et al., A simple and effective colorimetric technique for the detection of boronic acids and their derivatives, in Analytical Methods, n. 9, 2012, pp. 2215-2217, DOI:10.1039/C2AY25346A.
  23. ^ EPA Method 212.3: Boron (Colorimetric, Curcumin) (PDF), su caslab.com. URL consultato il 19 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2016).
  24. ^ ASSESSMENT REPORT ON CURCUMA LONGA L. RHIZOMA (PDF), European Medicines Agency : COMMITTEE ON HERBAL MEDICINAL PRODUCTS (HMPC), febbraio 2010.
  25. ^ Epatiti, causa non sono integratori curcuma ma malattie latenti del fegato, ANSA, 29 luglio 2019.
  26. ^ NTP Toxicology and Carcinogenesis Studies of Turmeric Oleoresin (CAS No. 8024-37-1) (Major Component 79%-85% Curcumin, CAS No. 458-37-7) in F344/N Rats and B6C3F1 Mice (Feed Studies).
  27. ^ EVALUATION OF CERTAIN FOOD ADDITIVES AND CONTAMINANTS Sixty-first report of the Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives.
  28. ^ UE: SANCO – Limiti d'uso degli additivi alimentari Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive.
  29. ^ A. Shehzad, F. Wahid; YS. Lee, Curcumin in Cancer Chemoprevention: Molecular Targets, Pharmacokinetics, Bioavailability, and Clinical Trials., in Arch Pharm (Weinheim), Aug 2010, DOI:10.1002/ardp.200900319, PMID 20726007.
  30. ^ a b Anand, P.; Kunnumakkara, A. B.; Newman, R. A.; Aggarwal, B. B., Bioavailability of curcumin: problems and promises, in Molecular Pharmaceutics, vol. 4, n. 6, 2007, pp. 807-818, DOI:10.1021/mp700113r, PMID 17999464.
  31. ^ Vareed SK, Kakarala M, Ruffin MT, Crowell JA, Normolle DP, Djuric Z, Brenner DE, Pharmacokinetics of curcumin conjugate metabolites in healthy human subjects, in Cancer Epidemiol. Biomarkers Prev., vol. 17, n. 6, 2008, pp. 1411-7, DOI:10.1158/1055-9965.EPI-07-2693, PMC 4138955, PMID 18559556.
  32. ^ Volak LP, Hanley MJ, Masse G, Hazarika S, Harmatz JS, Badmaev V, Majeed M, Greenblatt DJ, Court MH., Effect of a herbal extract containing curcumin and piperine on midazolam, flurbiprofen and paracetamol (acetaminophen) pharmacokinetics in healthy volunteers., su ncbi.nlm.nih.gov, Br J Clin Pharmacol, February 2013..
  33. ^ Yadav VR, Suresh S, Devi K, Yadav S, Effect of cyclodextrin complexation of curcumin on its solubility and antiangiogenic and anti-inflammatory activity in rat colitis model, in AAPS PharmSciTech, vol. 10, n. 3, 2009, pp. 752-62, DOI:10.1208/s12249-009-9264-8, PMC 2802154, PMID 19495987.
  34. ^ SK. Vareed, M. Kakarala; MT. Ruffin; JA. Crowell; DP. Normolle; Z. Djuric; DE. Brenner, Pharmacokinetics of curcumin conjugate metabolites in healthy human subjects., in Cancer Epidemiol Biomarkers Prev, vol. 17, n. 6, Jun 2008, pp. 1411-7, DOI:10.1158/1055-9965.EPI-07-2693, PMID 18559556.
  35. ^ Anand P, Kunnumakkara AB, Newman RA, Aggarwal BB, Bioavailability of curcumin: problems and promises, in Mol. Pharm., vol. 4, n. 6, 2007, pp. 807-18, DOI:10.1021/mp700113r, PMID 17999464.
  36. ^ a b (EN) www.indena.it (PDF), su indena.it, p. 4. URL consultato il 3 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  37. ^ Amarenco P, Hauw JJ, Cerebellar infarction in the territory of the superior cerebellar artery: a clinicopathologic study of 33 cases, in Neurology, vol. 40, n. 9, 1990, pp. 1383-90, PMID 2392223.
  38. ^ Marczylo TH, Verschoyle RD, Cooke DN, Morazzoni P, Steward WP, Gescher AJ, Comparison of systemic availability of curcumin with that of curcumin formulated with phosphatidylcholine, in Cancer Chemother. Pharmacol., vol. 60, n. 2, 2007, pp. 171-7, DOI:10.1007/s00280-006-0355-x, PMID 17051370.
  39. ^ Cuomo J, Appendino G, Dern AS, Schneider E, McKinnon TP, Brown MJ, Togni S, Dixon BM, Comparative absorption of a standardized curcuminoid mixture and its lecithin formulation, in J. Nat. Prod., vol. 74, n. 4, 2011, pp. 664-9, DOI:10.1021/np1007262, PMID 21413691.
  40. ^ (EN) www.indena.it (PDF), su indena.it, p. 6. URL consultato il 3 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  41. ^ Recent Developments in Delivery, Bioavailability, Absorption and Metabolism of Curcumin: the Golden Pigment from Golden Spice.
  42. ^ Wang K, Qiu F, Curcuminoid metabolism and its contribution to the pharmacological effects, in Curr. Drug Metab., vol. 14, n. 7, 2013, pp. 791-806, PMID 23937173.
  43. ^ Articolo su Le Scienze
  44. ^ Aggarwal BB, Sundaram C, Malani N, Ichikawa H, Curcumin: the Indian solid gold, in Adv. Exp. Med. Biol., vol. 595, 2007, pp. 1-75, DOI:10.1007/978-0-387-46401-5_1, PMID 17569205.
  45. ^ La curcuma fa bene al fegato? Ecco benefici, uso e controindicazioni
  46. ^ La curcuma ingannatrice: un ammonimento per i farmacologi, in Le Science, 17 gennaio 2017.
  47. ^ Kathryn M. Nelson, Jayme L. Dahlin e Jonathan Bisson, The Essential Medicinal Chemistry of Curcumin, in Journal of Medicinal Chemistry, James Graham, Guido F. Pauli, Michael A. Walters, 11 gennaio 2017, DOI:10.1021/acs.jmedchem.6b00975.
  48. ^ a b Gupta SC, Prasad S, Kim JH, Patchva S, Webb LJ, Priyadarsini IK, Aggarwal BB, Multitargeting by curcumin as revealed by molecular interaction studies, in Nat Prod Rep, vol. 28, n. 12, 2011, pp. 1937-55, DOI:10.1039/c1np00051a, PMID 21979811.
  49. ^ Kawanishi, S; Oikawa, S; Murata, M;, Evaluation for safety of antioxidant chemopreventive agents, in Antioxidants & Redox Signaling, vol. 7, n. 11-12, 2005, pp. 1728-39, DOI:10.1089/ars.2005.7.1728, PMID 16356133.
  50. ^ Moos PJ; Edes K; Mullally JE; Fitzpatrick FA, Curcumin impairs tumor suppressor p53 function in colon cancer cells, in Carcinogenesis, vol. 25, n. 9, 2004, pp. 1611-7, DOI:10.1093/carcin/bgh163, PMID 15090465.
  51. ^ Lois Swirsky Gold. Turmeric (>98% curcurmin). Carcinogenic Potency Database Project. Last updated 3 Apr 2006. Last accessed 4 Jan 2007. [1] Archiviato il 1º settembre 2006 in Internet Archive..
  52. ^ Dance-Barnes ST, Kock ND, Moore JE, Lin EY, Mosley LJ, D'Agostino RB Jr, McCoy TP, Townsend AJ, Miller MS, Lung tumor promotion by curcumin, in Carcinogenesis, vol. 30, n. 6, 2009, pp. 1016-23, DOI:10.1093/carcin/bgp082, PMC 2691137, PMID 19359593.
  53. ^ López-Lázaro M, Anticancer and carcinogenic properties of curcumin: considerations for its clinical development as a cancer chemopreventive and chemotherapeutic agent., in Mol Nutr Food Res., vol. 52, Suppl 1, 2008, pp. S103–S27, DOI:10.1002/mnfr.200700238, PMID 18496811.
  54. ^ National Institutes of Health.
  55. ^ Hsu CH, Cheng AL, Clinical studies with curcumin, in Adv. Exp. Med. Biol., vol. 595, 2007, pp. 471-80, DOI:10.1007/978-0-387-46401-5_21, PMID 17569225.
  56. ^ Jiao Y, Wilkinson J, Di X, et al., Curcumin, a cancer chemopreventive and chemotherapeutic agent, is a biologically active iron chelator, in Blood, vol. 113, n. 2, gennaio 2009, pp. 462-9, DOI:10.1182/blood-2008-05-155952, PMC 2615657, PMID 18815282.
  57. ^ Rasyid A, Rahman AR, Jaalam K, Lelo A, Effect of different curcumin dosages on human gall bladder, in Asia Pac J Clin Nutr, vol. 11, n. 4, 2002, pp. 314-8, PMID 12495265.
  58. ^ Rasyid A, Lelo A, The effect of curcumin and placebo on human gall-bladder function: an ultrasound study, in Aliment. Pharmacol. Ther., vol. 13, n. 2, 1999, pp. 245-9, PMID 10102956.
  59. ^ Burgos-Moron E, Calderón-Montaño JM, Salvador J, Robles A, López-Lázaro M., The dark side of curcumin., in Int J Cancer., vol. 126, n. 7, 2009, pp. 1771-5, DOI:10.1002/ijc.24967, PMID 19830693.

Bibliografia modifica

Libri modifica

Fitoterapia modifica

Curcuma modifica


Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica