Ecomuseo del paesaggio di Parabiago

museo italiano

L'Ecomuseo del paesaggio di Parabiago è un ecomuseo della provincia di Milano. L'ecomuseo viene costituito nel 2008, è riconosciuto dalla Regione Lombardia ed è gestito dal Comune di Parabiago.

Ecomuseo del paesaggio di Parabiago
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàParabiago
IndirizzoCentro di documentazione: c/o Sede distaccata del Municipio di Parabiago, Ufficio Agenda 21, via Ovidio 17
Coordinate45°33′26.74″N 8°56′57.74″E / 45.557429°N 8.949372°E45.557429; 8.949372
Caratteristiche
TipoEcomuseo
Apertura2008
Sito web
Palazzo Castelli "La Torre". L'albero della vita.

Storia modifica

L'Ecomuseo del Paesaggio nasce nell'ambito delle attività dell'Agenda 21 locale di Parabiago, un comune situato lungo l'asse del Sempione a circa 25 km da Milano. L'ecomuseo viene istituito ufficialmente dalla Giunta Comunale di Parabiago il 14 maggio 2008 e viene riconosciuto dalla Regione Lombardia ai sensi della L.R. n.13/2007 sugli Ecomusei.

L’ecomuseo è un’istituzione culturale con l’obiettivo di aiutare i residenti a Parabiago e i visitatori ad apprezzare, a riconoscere e comprendere il paesaggio per prendersene cura e per migliorarlo. L’ecomuseo di Parabiago, grazie ad un percorso di partecipazione permanente, è diventato un patto con cui la comunità si è impegnata a lavorare insieme per la cura del territorio[1].

Il progetto si arricchisce di giorno in giorno grazie al contributo delle istituzioni, associazioni e imprese del territorio e dei cittadini, chiamati a collaborare condividendo ducumentazione (interviste, disegni, fotografie) e partecipando al forum e ai gruppi di lavoro per la redazione e l'attuazione del piano di azione pluriennale dell'ecomuseo.

L'ecomuseo ha come ambito territoriale l'intero territorio comunale di Parabiago, e racconta l'evoluzione e le trasformazioni che il paesaggio ha subito nel tempo, per far emergere le relazioni fra passato e presente, fra il territorio e la comunità che nel corso dei secoli lo ha abitato. L'ecomuseo ha realizzato alcuni itinerari culturali alla ri-scoperta del patrimonio che caratterizza la città di Parabiago: non soltanto dunque il paesaggio naturale e agricolo (il comune è infatti compreso fra i parchi del Roccolo e dei Mulini), ma anche quello urbano (con circa il 50% della superficie comunale), con una particolare attenzione a quanto realizzato dalle persone che abitano questo ambiente e che nel tempo hanno contribuito a definirlo.

La Mappa della Comunità modifica

L'Ecomuseo del Paesaggio si propone di presentare e valorizzare i luoghi fisici, gli oggetti materiali (reperti di epoca romana, mulini, chiese e antichi palazzi) e, soprattutto, la memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita: dunque anche antichi saperi, mestieri tradizionali (come i firunatt di Villastanza[2]), pratiche oggi quasi del tutto scomparse, ma che in passato hanno segnato lo sviluppo della città e dei suoi abitanti.

Per avviare il progetto è stata realizzata una Mappa di Comunità, attraverso la quale la gente che abita Parabiago ha potuto raccontare ad altri, o ricordare a se stessa, i punti fondamentali della propria storia e del proprio patrimonio. All'interno della mappa trovano dunque posto luoghi, personaggi, toponimi dialettali, piatti tipici, modi di dire, tutto ciò insomma che contraddistingue e rende unica Parabiago e i suoi abitanti.

Dopo un anno di lavoro è stata realizzata la Mappa della comunità di Parabiago, una delle prime in Lombardia. La Mappa è stata redatta grazie ad un gruppo di lavoro costituito all'interno del Forum per l'Ecomuseo. Il gruppo, aperto a tutti, è costituito da associazioni, tecnici comunali, politici e singoli cittadini di Parabiago e dei comuni limitrofi. Fondamentale è stato anche l'aiuto delle scuole che hanno redatto le loro mappe ed hanno ispirato il lavoro degli adulti. La realizzazione grafica è invece dell'artista locale Patrizio Croci, esperto di mappe che ha disegnato per anni per alcune riviste a tiratura nazionale. La differenza con le altre mappe è che Croci per realizzare la mappa della comunità di Parabiago si è basato su quanto è emerso dal gruppo di lavoro[3].

Il patrimonio materiale modifica

A partire dal mese di dicembre 2006 sino al giugno 2007, è stato distribuito un questionario sul paesaggio intitolato “Luoghi del cuore” ai partecipanti del Forum dell'Ecomuseo, agli studenti delle scuole di Parabiago e delle sue frazioni, che partecipano agli itinerari educativi proposti nell'ambito del progetto Ecomuseo del paesaggio, ai loro genitori e ai loro nonni. I dati raccolti ed elaborati (circa 400 questionari) si sono rivelati un utile strumento finalizzato a fornire al Forum dell'Ecomuseo alcune indicazioni per la redazione della Mappa della Comunità e per censire il patrimonio materiale da preservare e migliorare nell'ottica dello sviluppo sostenibile.

Di seguito vengono indicati i luoghi segnalati in ordine di voti ottenuti (con asterisco sono indicati quelli riportati sulla Mappa della Comunità).

  1. Piazza Maggiolini*
  2. Villa Corvini* e Parco Corvini
  3. Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio*
  4. Parco del Roccolo*
  5. Canale Villoresi/pista ciclabile*
  6. Fiume Olona*
  7. Cascine*/maneggio
  8. Boschi*
  9. Chiesa Parrocchiale/piazza di Indipendenza a Villastanza*
  10. Palazzo Castelli detto "la Torre" in via San Michele angolo via Torre*
  11. Torre astronomica del Collegio Cavalleri*
  12. Museo "Carla Musazzi"*
  13. Chiese*/piazze/strade*
  14. Mulini*
  15. Oratori*
  16. Chiesa e monastero di Sant'Ambrogio*
  17. Chiesa San Michele/piazza Mercato*
  18. Corsi d'acqua/reti irrigue*
  19. Campi coltivati/prati*
  20. Chiesa Madonna di Dio il sa*
  21. Verde cittadino
  22. scuole (Manzoni, Istituto Maggiolini, Liceo Cavalleri, Elementari San Lorenzo)*
  23. Campo sportivo Libero Ferrario
  24. Case e palazzi*
  25. Campo sportivo Rino Venegoni e piscina
  26. Piazza/Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo*
  27. Ferrovia/stazione*
  28. Casa di Giuseppe Maggiolini*
  29. Casa di Giuseppe Giannini
  30. Luoghi di produzione/spacci/fabbriche di calzature
  31. Chiesa Gesù Crocifisso/piazza Paolo VI*
  32. Villa Gajo*
  33. Piazza mercato (Parabiago)
  34. Municipio*
  35. Piazza Magenta (Villastanza)
  36. Mulino Bert*
  37. Biblioteche/archivi pubblici e privati
  38. Cascina S. Lorenzo
  39. Vigneto*
  40. Piste ciclabili
  41. Piazza Libertà
  42. Cascine/mulino dei Bongini
  43. viale della Rimembranza
  44. Ricovero anziani
  45. Forno di Villapia
  46. Museo Crespi Bonsai*
  47. Chiesa Madonna della Neve a Ravello*
  48. Cave*

Il patrimonio immateriale modifica

L'Ecomuseo sta raccogliendo documentazione (interviste audio/video, immagini e pubblicazioni) sul patrimonio immateriale. Sono disponibili:

  • poesie in dialetto del poeta di Villastanza Augusto Boldorini detto "Gibak",
  • intervista all'ultimo "firunatt" di Villastanza il Sig. Giulio Domeni detto "Giuli Pulota"
  • la lezione sugli usi e costumi di Parabiago tenuta anni fa da Biagio Ferrario
  • un e-book sulle ricette tradizionali
  • un e-book sul mestiere dell'apicultore
  • un e-book su filastrocche e proverbi
  • due e-book sul dialetto
  • un e-book sui giochi... che non si giocano più

Atlante dei toponimi modifica

L'Ecomuseo sta redigendo un catalogo di toponimi dialettali e non per realizzare un atlante. Alcuni toponimi sono già stati inseriti nella mappa della comunità. Nella mappa interattiva è possibile aggiungerne altri.

Un esempio segnalato dalla Sig.ra Maria: "la STRAA SCER (Strada campestre per Cerro) che parte dalla zona vicino al cimitero di San Lorenzo e arriva a Cerro. Percorso tutto a curve... da qui il detto "Te ve dris me la straa Scer" Vai dritto come la strada per Cerro. Ricordo quando le bambine volevano pettinarsi da sole e facevano la "riga" che divideva i capelli, se non era fatta bene le mamme dicevano: " te fa la straa sceer"."

Didattica e offerta culturale modifica

L'Ecomuseo sta effettuando attività didattiche sul paesaggio per scuole di ogni ordine e grado. Ha inoltre attivato stage e tesi di laurea con le Università milanesi, l'ITC Maggiolini di Parabiago e Mattei di Rho. L'Ecomuseo organizza anche visite guidate alla riscoperta del paesaggio urbano e agricolo. È possibile visitare l'Ecomuseo attraverso il sistema “Parabiago 3.0 - Percorrere, fruire, condividere il patrimonio culturale[4]”. Attraverso internet e i moderni telefonini è possibile visitare la città di Parabiago e conoscerne il patrimonio culturale e naturale. Parabiago 3.0 consente di percorrere itinerari tematici, fruire meglio del patrimonio della città e partecipare contribuendo al miglioramento del sistema stesso. Sono attivi alcuni itinerari di visita: Itinerario del Riale, Itinerario Virgiliano, Itinerario del '700: Giuseppe Maggiolini, Tracce d'infanzia (e non solo), Città dei ragazzi, Coltiva Parabiago, mangiando, Itinerario del Villoresi, Itinerario della Battaglia di Parabiago e dei Mulini lungo l'Olona, Itinerario della vite del Roccolo, OlonaGreenWay, Itinerario Storico-industriale, Itinerario Medievale[5].

Itinerario del Maggiolini modifica

In occasione del duecentesimo anniversario della morte di Giuseppe Maggiolini è stato predisposto un itinerario autoguidato (con audioguida) che conduce nei principali luoghi legati al celebre intarsiatore parabiaghese.

Itinerario Virgiliano modifica

Partendo dalla lettura delle opere di Virgilio è stato individuato un percorso lungo il quale è possibile ritrovare piante e ambienti naturali che l'autore latino ha citato nelle sue opere, perché da oltre 2000 anni caratterizzano il paesaggio agrario della Pianura Padana.

Sono stati messa a dimora, nel parco comunale di via Ovidio/Virgilio, alcuni filari di vite maritata all'orniello, secondo la modalità in uso nella Gallia Cisalpina ai tempi di Virgilio (arbustum gallicum).

Sede e Centro di documentazione modifica

L'Ecomuseo è dotato di un centro di documentazione presso la Sede decentrata del Municipio di Parabiago in via Ovidio 17, dove è possibile:

  • Ricevere informazioni
  • Consultare la documentazione presente
  • Prenotare visite guidate all'Ecomuseo
  • Ricevere gratuitamente copie delle pubblicazioni realizzate nell'ambito del progetto

Gran parte del materiale (fotografie, video, cartografie, ebook) è disponibile anche on line attraverso il progetto "banca della memoria[6]".

Note modifica

  1. ^ Tracce. Guida di benvenuto all'Ecomuseo del paesaggio di Parabiago, 2016, Comune di Parabiago.
  2. ^ I firunatt di Cerro Maggiore, Villastanza e Villapia erano venditori di firùni, ossia di filoni di castagne. Cfr. Castagne e firunatt (PDF), su ecomuseo.comune.parabiago.mi.it. URL consultato l'11 agosto 2023.
  3. ^ Mappa della comunità di Parabiago, su ecomuseo.comune.parabiago.mi.it.
  4. ^ Parabiago 3.0, su ecomuseo.comune.parabiago.mi.it.
  5. ^ itinerari, su ecomuseo.comune.parabiago.mi.it.
  6. ^ banca della memoria, su ecomuseo.comune.parabiago.mi.it.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica