Edmund Gennings
Sant'Edmund Gennings | |
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Martire inglese | |
Nascita | Lichfield, 1557 |
Morte | Londra, 10 dicembre 1591 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 15 dicembre 1929 da papa Pio XI |
Canonizzazione | 25 ottobre 1970 papa Paolo VI |
Ricorrenza | 10 dicembre |
Edmund Gennings, o Jennings (Lichfield, 1557 – Londra, 10 dicembre 1591) è stato un presbitero inglese martirizzato sotto Elisabetta I, venerato come santo della Chiesa cattolica e ricordato come uno dei Santi quaranta martiri di Inghilterra e Galles.
BiografiaModifica
Edmund Gennings nacque a Lichfield nel 1567 e all'età di sedici anni entrò al servizio come paggio di un gentiluomo cattolico, Richard Sherwood. Sherwood fu di grande ispirazione per il giovane Gennings, che si convertì al cattolicesimo e seguì il padrone quando si trasferì in Francia per studiare da prete. Gennings studiò al collegio inglese di Reims e fu ordinato sacerdote a Soissons nel 1590.[1]
Dopo l'ordinazione, Gennings tornò in Inghilterra con lo pseudonimo di Ironmonger e, sbarcato a Whitby, tornò a Lichfield per cercare di convertire la famiglia.[2] Qui però scoprì tutti i parenti erano morti, con l'eccezione di un fratello che però rifiutò di convertirsi. Gennings tornò brevemente in Francia, prima di trasferirsi a Londra nel 1591. La sua carriera da missionario fu breve e il 7 novembre dello stesso anno fu arrestato mentre recitava messa in casa di Swithun Wells. Richard Topcliffe supervisionò il suo interrogatorio e tortura, ma la fede di Gennings riuscì soltanto ad inasprire il suo carceriere. Condannato a morte, Gennings fu impiccato, sventrato e squartato davanti a Gray's Inn il 10 dicembre 1591.
CultoModifica
John Boste fu beatificata da Pio XI il 15 dicembre 1929 e fu canonizzata da Paolo VI il 25 ottobre 1970 insieme ad altri 39 martiri inglesi e gallesi.[3]
NoteModifica
- ^ Saint Edmund Gennings, su english.op.org. URL consultato il 9 febbraio 2020.
- ^ CATHOLIC ENCYCLOPEDIA: Edmund and John Jennings, su newadvent.org. URL consultato il 9 febbraio 2020.
- ^ vatican.va, http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/cult-martyrum/martiri/009.html . URL consultato il 9 febbraio 2020.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61430527 · ISNI (EN) 0000 0000 4967 2191 · CERL cnp01425169 · LCCN (EN) nr94036748 · GND (DE) 1019765372 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr94036748 |
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