Elezioni in Corea del Nord

Le elezioni in Corea del Nord si tengono ogni 4/5 anni per l'Assemblea popolare suprema, la camera legislativa del Paese, e ogni 4 anni per le Assemblee popolari locali.[1][2]

Un manifesto di propaganda a Pyongyang col motto "Votiamo tutti sì!" ("모두다 찬성투표 하자!").
Per votare, il cittadino deve porre una croce sul nome del candidato con una penna rossa vicino all'urna e senza segretezza.

Finora tutti i seggi sono sempre stati ottenuti dal Fronte Democratico per la Riunificazione della Patria,[3] dominato dal Partito del Lavoro di Corea con l'87,5% dei seggi, seguito dal Partito Socialdemocratico di Corea con il 7,4%, dal Partito Chondoista Chongu con il 3,2% e infine dai deputati indipendenti con l'1,9%.[4] Secondo i dati ufficiali, l'affluenza alle urne è vicino al 100% e l'approvazione dei candidati del Fronte Democratico è quasi sempre unanime.[1]

Procedura modifica

In risposta alle domande del politico britannico Sir Michael Marshall, il nordcoreano Li Chun Sik affermò a un incontro dell'Associazione dei segretari generali dei parlamenti (ASGP) appartenente all'Unione interparlamentare:[5]

«Mentre i candidati possono essere nominati da chiunque, la nomina da parte dei partiti era una pratica comune per tutti i candidati. Queste nomine erano esaminate dal Fronte Unito per la Riunificazione e in seguito dal Comitato Elettorale Centrale, che assegnava i seggi ai candidati. Il candidato in ciascun seggio era dopo considerato dagli elettori negli incontri nei luoghi di lavoro o simili, e nel giorno delle elezioni i cittadini potevano quindi indicare l'approvazione o no del candidato sulla scheda elettorale.»

Solamente un candidato si presenta a ogni elezione,[6][7] e il voto è all'apparenza segreto: l'elettore può cancellare il nome del candidato per votare contro, ma deve farlo senza alcuna segretezza.[6] Il voto è obbligatorio e l'affluenza è abitualmente vicina al 100%.[8]

I membri dell'Assemblea popolare suprema sono eletti con un mandato di cinque anni e si riuniscono per le sessioni fino a dieci giorni all'anno.[9] L'Assemblea popolare suprema elegge un comitato permanente noto come il Presidium, che esercita le funzioni legislative quando l'Assemblea non è in sessione. Elegge anche il Presidente della Commissione per gli Affari di Stato, il capo esecutivo del Paese, e il Primo ministro.[10]

Elezioni locali modifica

Durante le elezioni locali tenute sin dal 1999,[11] il popolo elegge i rappresentanti delle assemblee cittadine, conteali e provinciali ogni 4 anni. Il numero dei rappresentanti è determinato dalla popolazione di ogni giurisdizione.[12]

A tal proposito, lo studioso Andrei Lankov dell'Universitá Kookmin di Seul ha affermato che "Hanno un sistema duale: c'è il sindaco o il governatore, tecnicamente eletto (ma all'atto pratico nominato), e c'é poi un segretario di partito della cittá o della provincia. É quest'ultimo che detiene il potere effettivo, ma il sindaco o il governatore puó essere importante in alcuni casi, fintanto che sia consapevole del suo ruolo e non interferisca con il segretario del Partito dei Lavoratori di Corea."[13]

Critiche modifica

Le elezioni sono sempre state descritte come delle farse o dei censimenti politici.[14][15] I seggi non sono competitivi e tutti i candidati sono scelti dal Fronte Democratico.[3][5][7] A causa dell'affluenza vicina al 100%, le elezioni servono anche come un censimento ufficiale e la vigilanza degli inminban sorveglia le elezioni per identificare coloro che non si presentano alle urne.[8]

In molti seggi, un elettore, per votare contro un candidato, deve usare una penna rossa sotto gli occhi degli ufficiali elettorali e in altri seggi viene posizionata un'urna apposita per i voti contrari.[16] Molti disertori nordcoreani affermano che un tale atto rappresenta una diserzione ed è molto rischiosa.[6]

Ultime elezioni modifica

Le ultime elezioni parlamentari si sono svolte il 10 marzo 2019.

Alleanza Leader Partiti Leader Seggi
Fronte Democratico per la Riunificazione della Patria Kim Yo-jong Partito del Lavoro di Corea Kim Jong-un 607
Partito Socialdemocratico di Corea Kim Yong-dae 50
Partito Chondoista Chongu Ri Myong-chol

(ad interim)

22
/ / Ch'ongryŏn Ho Jong-man 5
/ / Indipendenti 3
Totale 687

Note modifica

  1. ^ a b (EN) DPRK Holds Election of Local and National Assemblies, su www1.korea-np.co.jp, People's Korea (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2013).
  2. ^ Constitutional and Parliamentary Information, p. 4.
  3. ^ a b (EN) Angela Moon, N.Korea vote may point to Kim successor, in Reuters, 8 marzo 2009.
  4. ^ Constitutional and Parliamentary Information, p. 5.
  5. ^ a b Constitutional and Parliamentary Information, pp. 17-18.
  6. ^ a b c North Korea votes for new rubber-stamp parliament, in Associated Press, 8 marzo 2009.
  7. ^ a b (EN) Kim wins re-election with 99.9% of the vote, in The New York Times, 9 marzo 2009.
  8. ^ a b (EN) Emily Rauhala, Inside North Korea's sham election, su Time, Time.
  9. ^ Constitutional and Parliamentary Information.
  10. ^ The Far East and Australasia 2003, 34th, Europa Publications, 2002, p. 680, ISBN 978-1-85743-133-9.
  11. ^ (EN) North Korea elections: What is decided and how?, su bbc.com, BBC News, 19 luglio 2015.
  12. ^ (EN) Kim Seong Hwan, NK to hold local elections next month, su DailyNK, 10 giugno 2015.
  13. ^ (EN) Rob York, North Korea's local elections coming in July, su nknews.org, NK News, 9 giugno 2015.
  14. ^ (EN) Choe Sang-Hun, North Korea Uses Election To Reshape Parliament, in The New York Times, 9 marzo 2014.
  15. ^ (EN) Oliver Hotham, The weird, weird world of North Korean elections, in NK News, 3 marzo 2014.
  16. ^ (EN) Alma Milisic, Foregone result in North Korea's local elections, su aljazeera.com, Al Jazeera, 19 luglio 2015.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica